Originariamente inviata da
Quelo
Ci sono conventi poveri con frati ricchi e conventi ricchi con frati poveri.
La Cina ha tutto questo denaro da spendere con cui compra porti container strategici per le sue esportazioni, aziende chiave, e tanto altro perché, sostanzialmente, è
un lager dove
1.299 milioni di lavoratori forzati sono sotto il comando di
1 milione di ricchissimi imprenditori e/o politici. In queste date condizioni è facile primeggiare nell'economia. Qualcuno dice che in Cina dovremmo esportare i nostri diritti, il che è giustissimo. Ma se in Cina vivessero con lo stile di vita e i consumi italiani (che sono molto più parchi degli Americani) quel paese da solo utilizzerebbe tutto il petrolio, il gas, il ferro, rame etc. di questo pianeta (e quando dico tutto, intendo
tutto). In questo momento solo
200 milioni di Cinesi sono entrati nella macchina produttiva, ce ne sono
1.100 milioni che stanno ancora a guardare. Probabilmente non per molto. Prendiamo l'India (ma vale per tutti i paesi in via di sviluppo): nella prima metà degli
anni '60 aveva
365 milioni di abitanti. Ora ne ha
1.200 milioni. Prendiamo l'Egitto: ha
85 milioni di abitanti, 2,5 in più della fertile, ricca e grande Germania, e tutti costoro vivono, uno sopra l'altro, nella strisciolina coltivabile del Nilo. Fossi uno di loro, rischierei anch'io una probabile morte nel Canale di Sicilia, piuttosto di una morta certa per fame a casa mia.