ROMA - Un incubo: l'ambulanza con un neonato di poche ore che a causa di una malformazione doveva essere trasferito d'urgenza al Bambino Gesù bloccata dalla folla tra via della Conciliazione e piazza Pia. Ogni attimo che passa può essere fatale, l'autista dell'ambulanza usa la sirena per fare capire quanto sia grave la situazione, ma i pellegrini non comprendono e prendono a calci il mezzo. I parenti del bimbo, che seguono dietro in automobile, angosciati e anche loro intrappolati non si sa perché lì dove ci sono decine di migliaia di persone e dove ogni corridoio di fuga per le ambulanze è stato travolto.
E' successo questa mattina, alle 9.30, e solo l'intervento caparbio dei volontari della protezione civile e di agenti della polizia municipale ha evitato il peggio, riuscendo ad aprire, ma solo dopo dieci minuti, un varco fra la folla. Ora il neonato è stato stabilizzato al Bambino Gesù, le sue condizioni sono ancora critiche, solo domani si saprà se è necessario un intervento chirurgico.
Spiega il fratello della donna che questa mattina ha partorito il neonato: «E' stata una situazione assurda e pericolosa. Non ce l'abbiamo con i medici e con l'autista dell'ambulanza, hanno fatto il massimo e pure di più. Ma non capiamo perché ci hanno fatto passare di lì, proprio nel cuore del caos. E siamo rimasti scioccati dal comportamento di alcuni pellegrini, più preoccupati dal fastidio causato dalla sirena che dalla reale emergenza sanitaria».
Ricostruiamo cosa è successo con Luigi, lo zio del neonato. Ieri sera alle 22 il bambino nasce a Villa San Pietro, sulla Cassia. I medici in nottata però rilevano che c'è una malformazione e che è necessario, d'urgenza, il trasferimento in un ospedale di altissima specializzazione come il Bambino Gesù. Sono le 9 quando l'ambulanza dell'ospedale si muove per il trasferimento.
L'autista per legge deve seguire il percorso ordinario, visto che nessuna comunicazione ufficiale lo ha modificato. A ridosso di via della Conciliazione ecco la trappola: migliaia di pellegrini in attesa dell'inizio della cerimonia di Beatificazione bloccano il passaggio, l'ambulanza con la sirena tenta di fare capire che è un'emergenza vera, molti si danno da fare per offrire spazio, ma molti altri rispondono prendendo a calci il mezzo infastiditi dalla sirena. Anche l'auto dei parenti, che segue di pochi metri l'ambulanza, viene presa a calci.
«Per dieci minuti siamo rimasti bloccati - racconta lo zio -, non andavamo né avanti, né indietro, ma in casi come questi ogni attimo è prezioso. Temevamo di non arrivare al Bambino Gesù, l'ambulanza a un certo punto ha spento proprio il motore. Solo grazie al coraggio di alcuni volontari della protezione civile che sono accorsi e degli agenti della polizia municipale alla fine di un'attesa che a noi è apparsa eterna siamo riusciti a passare. Ma perché nessuno ha modificato il percorso o quanto meno perché non sono state lasciate aree di passaggio per le ambulanze?».
Quella di Villa San Pietro non è stata l'unica ambulanza a restare intrappolata ieri. Per fortuna nessuno dei 1.300 soccorsi di ieri si è rivelato davvero grave. «Giovanni Paolo II - commenta un operatore sanitario - ha fatto anche questo miracolo».