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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Immagino che un politico capace, quando gli assegnano un ministero, si circondi poi di collaboratori tecnici, le cui soluzioni poi media con le altre esigenze che possono nascere.
Bè certo, non lo manda avanti da solo il ministero..Cmq è vero, se il politico è competente e intelligente, e sa servirsi dei collaboratori, andrebbe già bene come situazione..
Certo è che se questo politico non ha mai messo piede in un ospedale o in un tribunale perchè nella sua vita ha fatto tutt'altro, ammessa intelligenza e buona volontà gli manca comunque una delle basi..
Se poi non ha nemmeno quella, o è proprio stupido, ed è piazzato li solo in qualità di pezzo grosso del partito, andiamo male..
Il ministro in fin dei conti è si un componente del governo e quindi tendenzialmente un esponente politico, ma è anche il vertice di una intera branca (spesso ben specifica) della pubblica amministrazione..bisogna saperne, non si scappa.
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essere ministri nn dovrebbe essere solo nè principalmente 1 questione tecnica ma invece 1 questione politica
x es., tecnicamente puoi avere 1 supplemento di introito fiscale
- aumentando di x le % sui redditi + bassi
- aumentando di y quelle sui redditi + alti
- aumentando di x/2 (o altra divisione) quelle sui redditi + bassi & di y/2 (idem come prima) quelle dei redditi + alti
scegliere 1 delle opzioni è 1 scelta politica
1 può essere anke il miglior economista del mondo (a parte ke l'economia in realtà nn è 1 vera scienza) ma può fare cmq dei danni sociali
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Originariamente inviata da
Zeitgeist
Se per questo, amano più circondarsi di consulenti...
e amici e familiari da sistemare economicamente.
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ponci ponci po po po..
visto che la diretta interessata non risponde:
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Si è laureata 3 anni fuori corso, con una votazione mediocre ed una tesi di laurea sciatta (parole del suo relatore). Chi è ?
Che la nostra Maria Stella da Leno emigrante a Reggio Calabria non brillasse (aldilà del nome) di luce propria né intellettuale né culturale, l'avevamo ormai capito.Ma che fosse così "abelinata " come si dice dalla mie parti (e per la traduzione non ci vuole molta fantasia) da sfidare Bersani su un terreno che, definire per lei scivoloso è un eufemismo... Mah...Il suo relatore Prof. Antonio D'Andrea, docente di diritto costituzionale all'università di Brescia, ricorda così la sua esperienza di relatore con la futura ministra:«Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di 100 su 110, Mariastella Gelmini aveva scelto una tesi con un titolo accattivante: "Referendum d' iniziativa regionale". L' argomento era bello, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta». Il ricordo del professor D' Andrea è vivido, oggi: «Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più alla media dei voti. Non soltanto per come era stata scritta, a tirar via, ma soprattutto per come la Gelmini venne ad esporla in sede di discussione».
Fonte: Corriere della Sera
Bisogna però dire che col tempo, affinando le proprie capacità orali, la nostra ministra è diventata una delle portabandiere della meritocrazia. Almeno in quel campo (evidentemente).
Ps Ricordo che, per chi fosse tanto masochista, da voler leggere il CV più completo della nostra eroina, può sempre andare a recuperare negli archivi di Logicokaos:
Maria Stella Gelmini: ma quale azienda seria e competitiva assumerebbe una con questo C.V.?
BlogNews
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Mavà obo, questo fantomatico relatore sarà stato pagato per dire queste cose :lol:
(Sfigata)
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Originariamente inviata da
Wittmann
Bè certo, non lo manda avanti da solo il ministero..Cmq è vero, se il politico è competente e intelligente, e sa servirsi dei collaboratori, andrebbe già bene come situazione..
Certo è che se questo politico non ha mai messo piede in un ospedale o in un tribunale perchè nella sua vita ha fatto tutt'altro, ammessa intelligenza e buona volontà gli manca comunque una delle basi..
Se poi non ha nemmeno quella, o è proprio stupido, ed è piazzato li solo in qualità di pezzo grosso del partito, andiamo male..
Il ministro in fin dei conti è si un componente del governo e quindi tendenzialmente un esponente politico, ma è anche il vertice di una intera branca (spesso ben specifica) della pubblica amministrazione..bisogna saperne, non si scappa.
E' anche vero però che se un medico o un avvocato non ha mai affrontato con cognizione di causa la questione socio-politica, rischia di fare dei casini, seppur al ministero della Sanità o della Giustizia.
Secondo me è più pericoloso un tecnico intelligente a digiuno di sociopolitica che un politico intelligente a digiuno di tecnica.
Il governo tecnico infatti si usa solo in periodi di crisi, laddove non si può più discutere di questioni politiche perché non si troverebbe alcun accordo e si va avanti esclusivamente per risolvere quegli intoppi pratici impellenti fino a che non si superi la crisi politica.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
E' anche vero però che se un medico o un avvocato non ha mai affrontato con cognizione di causa la questione socio-politica, rischia di fare dei casini, seppur al ministero della Sanità o della Giustizia.
Secondo me è più pericoloso un tecnico intelligente a digiuno di sociopolitica che un politico intelligente a digiuno di tecnica.
Il governo tecnico infatti si usa solo in periodi di crisi, laddove non si può più discutere di questioni politiche perché non si troverebbe alcun accordo e si va avanti esclusivamente per risolvere quegli intoppi pratici impellenti fino a che non si superi la crisi politica.
Il governo tecnico si usa in periodo di crisi non perchè non possa funzionare, ma perchè i partiti reclamano i relativi posti e più di tanto lontano dalle poltrone non ci stanno..
Cioè, la loro durata e l'utilizzo nel tempo di crisi sono una conseguenza non della loro scarsa efficacia, ma della voracità della politica che non accetta di delegare i ruoli più importanti ad "estranei".
Poi (x esempio) ovviamente l'essere stato avvocato o magistrato non garantisce un buon ministro della giustizia, certo è che chi magari ha lavorato 20 anni in un tribunale è più facile che sappia cosa non va, dove andare a mettere le mani, ecc.
Se poi non ha nemmeno la laurea in giurisprudenza e quindi non conosce nè il lato pratico nè il lato giuridico del suo campo, insomma lo vedo in un bel casino.
Poi magari ce la fa eh, le eccezioni ci sono nei 2 sensi, ma l'optimum per me rimane un esperto del settore, che possibilmente abbia studiato e ci abbia lavorato dentro, ovviamente intelligente e si spera onesto, che sia anche in grado di gestire gli aspetti politici dell'incarico, più che viceversa un politico (magari abilissimo) che cerca di barcamenarsi alla meno peggio in un campo che non conosce.
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Che la nostra Maria Stella da Leno emigrante a Reggio Calabria non brillasse (aldilà del nome) di luce propria né intellettuale né culturale, l'avevamo ormai capito.Ma che fosse così "abelinata " come si dice dalla mie parti (e per la traduzione non ci vuole molta fantasia) da sfidare Bersani su un terreno che, definire per lei scivoloso è un eufemismo... Mah...Il suo relatore Prof. Antonio D'Andrea, docente di diritto costituzionale all'università di Brescia, ricorda così la sua esperienza di relatore con la futura ministra:«Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di 100 su 110, Mariastella Gelmini aveva scelto una tesi con un titolo accattivante: "Referendum d' iniziativa regionale". L' argomento era bello, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta». Il ricordo del professor D' Andrea è vivido, oggi: «Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più alla media dei voti. Non soltanto per come era stata scritta, a tirar via, ma soprattutto per come la Gelmini venne ad esporla in sede di discussione».
Fonte: Corriere della Sera
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L'ho trovata su facebook, magari a qualcuno appassionato alla storia potrebbe interessare :lol:
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Originariamente inviata da
Eurasia
Che la nostra Maria Stella da Leno emigrante a Reggio Calabria non brillasse (aldilà del nome) di luce propria né intellettuale né culturale, l'avevamo ormai capito.Ma che fosse così "abelinata " come si dice dalla mie parti (e per la traduzione non ci vuole molta fantasia) da sfidare Bersani su un terreno che, definire per lei scivoloso è un eufemismo... Mah...Il suo relatore Prof. Antonio D'Andrea, docente di diritto costituzionale all'università di Brescia, ricorda così la sua esperienza di relatore con la futura ministra:«Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di 100 su 110, Mariastella Gelmini aveva scelto una tesi con un titolo accattivante: "Referendum d' iniziativa regionale". L' argomento era bello, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta». Il ricordo del professor D' Andrea è vivido, oggi: «Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più alla media dei voti. Non soltanto per come era stata scritta, a tirar via, ma soprattutto per come la Gelmini venne ad esporla in sede di discussione».
Fonte: Corriere della Sera
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L'ho trovata su facebook, magari a qualcuno appassionato alla storia potrebbe interessare :lol:
:183:
qui sopra ho messo pure i link
abbiamo un governo di frustrati mi sa, dal Nano pelato, a Brunetta in poi..
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Originariamente inviata da
obo
:183:
qui sopra ho messo pure i link
abbiamo un governo di frustrati mi sa, dal Nano pelato, a Brunetta in poi..
Ah pardon, non avevo visto..:oops: