Ha 21 anni, si chiama Lizzie Velasquez e viene da Austin in Texas, è alta 1 metro e 57 centimentri e pesa appena 25 chilogrammi, ma non è anoressica. La malattia che la colpisce, infatti la costringe a mangiare ogni 15 minuti, per un totale di 5000-8000 calorie al giorno, tutto questo per sopravvivere.
Lizzie è affetta da una condizione talmente sconosciuta da non avere neanche un nome. Tale condizione le impedisce di mettere su peso e di assorbire i grassi dal cibo che mangia.
La giovane ragazza indossa vestiti di taglia XXS e si pesa costantemente nella speranza di guadagnare qualche grammo. “Mi peso regolarmente e se mi accorgo di aver preso peso, divento la persona più felice del mondo.” – dichiara la ragazza.
“Durante la giornata mangio di tutto, croccanti, cioccolato, pizza, pollo arrosto, torta, gelati, per questo mi arrabbio un po’ quando le persone mi accusano di essere anoressica.”
Se non mangiasse ogni quarto d’ora, Lizzie non avrebbe energie per potersi muovere e svolgere qualsiasi attività e morirebbe. Quando è nata pesava appena 900 grammi e nel grembo materno c’era pochissimo liquido amniotico a proteggerla. I medici però, non riescono a trovare il nesso che possa far capir loro qual è la causa di questa malattia e anzi si dicono sconcertati di come Lizzie possa essere ancora viva.
“Ci hanno detto che non capiscono come possa essere sopravvissuta. Negli anni, centinaia di medici hanno cercato di capire quale potessere essere la causa della malattia, noi però l’abbiamo sempre trattata come una normale bambina.” – dichiara la mamma in un’intervista.
Recentemente la la signora Velasquez sta scrivendo un libro dove raccoglie e racconta tutte le esperienze della figlia nei suoi primi 21 anni di vita. Il suo intento è quello di poter aiutare qualche medico nel mondo a scoprire quale malattia rende sua figlia così fragile.
E intanto i dottori dichiarano: “Lizzie è molto fortunata ad avere una dentatura, un’ossatura e degli organi in perfette condizioni, continueremo a studiare il suo caso fino a quando non troveremo una soluzione per questa situazione.”
E noi tutti ci auguriamo che ci riescano.
poverina...un altra malattia di cui non si sentiva il bisogno. queste cose mi mandano in bestia, le persona non devono "vivere" cosi (o anche peggio)