le materie non dipendono dall'istituto e la materia è RELIGIONE CATTOLICA
Visualizzazione stampabile
Ma perchè nella mia scuola (privata gestita da religiosi) la materia in questione non viene valutata per i crediti.Cioè io quest'anno ho avuto 10 in religione ma questo non ha influito minimamente sulla media...?
ah gia..lo stato ha fatto le leggi apposta per la tua scuola..siete voi a chiamarla religione!
come noi chiamiamo una materia elettronica nonostante la materia vera sia elettronica e scienze della telecomunicazione
diciamo anche "calcolo" al posto di dire "calcolo delle probabilità,statistica e ricerca del metodo operativo"
Si vede che ti sei fatto allora 5 anni di catechismo in piu' e non te ne sei mai accorto, so vent'anni che vivo (azzarola eh) e la materia RELIGIONE CATTOLICA non l'ho mai vista, anche perche', da quel poco che ricordo, in quell'ora ti davano anche spolveratine di buddismo ._.
Comunque io sto credito a religione l'avrei lasciato...cioe', che fastidio da? uno studente che non la fa perche' dovrebbe essere penalizzato?
e' una materia non obbligtoria, se la fai ti prendi sto punto di credito, se non la fai ti rifai con qualcos'altro...non vedo dove stava il problema...
Beh ma sta nell'interesse dello studente se seguire o meno quella materia. Ripeto, parliamo di una materia facoltativa...se tu studente decidi di seguirla qualcosa in cambio devi pur averla.
E' come le lezioni del trinity college, non e' obbigatorio farle, ma se le segui ti prendi 3 punti di credito se non erro...allora che facciamo? togliamo anche i crediti al trinity college perche' chi non lo fa non prende crediti? Mi sembra una stronzata su.
E comunque non c'e' solo religione per prendere punti di credito in "piu' "...ci sono anche altri corsi/materie/attivita' extraorarioscolastico che possono darti punti di credito.
Figurati che se fai calcio ti becchi zitto zitto 3 punti di credito "perche' fai attivita' sportiva"...cioe' i modi per ottenere punti di credito "oltre la media" ce ne sono, dipende tutto dall'interesse e dalla partecipazione dello studente.
nonono..forse sei rimasto indietro con i regolamenti..perchè hai detto un paio di vaccate..
1. ok chi la segue deve essere ricompensato..e chi non può seguirla? un buddista cosa fa? è penalizzato
2.cosa c'è per prendere crediti in piu?
corsi? di cosa?
materie??? ma cosa stai dicendo? l'unica materia facoltativa è proprio religione
attività extrascolastiche?ah eh mi pare giusto comparare una cosa che va fatta al pomeriggio (facendoti perdere diverse ore) con una fatta a scuola e che quindi non fa perdere niente..
rileggendo il tuo topic ho notato che potevi intendere 3 crediti in 3 anni...quindi un credito all'anno..quindi ho editato perchè cambia tutto ^^
No, perchè non sono credente. Per quanto ci fu un anno in cui ciononostante rimanevo in aula, per la semplice ragione che il prof era un'OTTIMA persona oltre che un ottimo insegnante, e spiegava nelle maniere giuste, cioè parlando più dal punto di vista storico, sociale e culturale che non puramente religioso.
I prof di religionedovrebbero SEMPRE fare in quel modo, infatti. Non ci dovrebbe essere da sperare nel buonsenso dei prof, dovrebbe essere una prassi regolamentata ed istituzionalizzata :045:
ma se non frequentavi religione come fai a sapere i temi che si trattano durante i 5 anni? anch'io non sono credente ma l'ho frequentata...
evita quest'aria di sufficienza perchè non è il caso :)
comunque non siamo noi studenti a chiamarla religione, ma sulla pagella, che è un documento, c'è scritto "RELIGIONE". Punto. la materia religione cattolica non esiste...fattene una ragione ^^
Va che i miei compagni rimanevano, eh :lol: Ed una volta ogni mille anni rimanevo pure io....un paio d'anni avemmo pure un prete proprio, come insegnante....e NON era uno di quelli "lungimiranti".....
Tanto potevo anche rimanere perchè non è mai stata impiantata un'attività alternativa, quindi potevo fare quello che volevo :lol:
Ma infatti! :D Come anche ce l'aveva un altro degli insegnanti che abbiamo avuto nei 5 anni, che era quello con cui mi capitava di rimanere un po' più spesso proprio perchè affrontava discorsi nettamente più interessanti ed importanti in maniere molto più interessanti.
Il problema è che non deve dipendere dalla volontà e dalle capacità dell'insegnante, ma deve essere PER PROGRAMMA così. Non si deve sempre sperare in bene, ma TUTTI gli insegnanti di religione dovrebbero DA PROGRAMMA fare discorsi legati più agli impatti socio-culturali delle religioni, e poi parlare di problemi sociali attuali, e non fare lezioni che si avvicinano più al catechismo o insegnare solo e soltanto il cattolicesimo.
E la materia attualmente è "Religione CATTOLICA", non religione, tant'è che sui moduli di iscrizione delle scuole superiori c'è la possibilità di "non avvalersi dell'insegnamento di religione CATTOLICA".
Finchè la situazione rimarrà così, allora è profondamente ingiusto che sia valutata come qualsiasi altra materia
ok, oggi non sto molto bene quindi non ribatto oltre, si vede che avranno abbreviato nella mia scuola allora a scrivere il nome della materia...
comunque...sarò scema e forse non l'ho mai saputo...ma io non credo proprio di aver mai ricevuto dei crediti extra per aver fatto religione...
Crediti o voto che sia, quello che dico io è che non è giusto, PER COME E' STRUTTURATA OGGI, che la religione cattolica (me li ricordo sufficientemente bene i moduli di iscrizione, è come dico io....) abbia voce in capitolo per quanto riguarda promozione-bocciatura, medie o crediti. Parlo proprio in linea generale
Mo'.. la ministrA l'ha chiamata Religione Cattolica.
Per PRINCIPIO non dovrebbe essere così.
Visto che gli insegnanti di religione CATTOLICA vengono scelti dal clero e pagati dallo stato, con le nostre tasse, e visto che l'ora di religione è FACOLTATIVA , facciamo che chi vuol farla paga l'insegnante per i ***** suoi?
Visto che nono ci sono fondi per pagare i supplenti di matematica, facciamo che fanculizziamo gli insegnanti di religione CATTOLICA ?
Visto che non ci sono fondi per pagare i supplenti, è ovvio che non ce ne sono nemmeno per finanziare gli insegnanti per l' ORA ALTERNATIVA.
Francamente pagare con le mie tasse gli insegnanti di una materia che è facoltativa
non mi sta bene.
Fin quando E' una materia, è giusto che chi la studia abbia i suoi crediti.
E se non da crediti vuol dire che è una materia inutile. :evil:
non evito quest' aria di sufficienza perchè mi fanno arrabbiare certe cose..
io sulla pagella ho scritto "sist. op." allora la materia si chiama sist op? no...anche religione è abbreviata..tutto li..
farmi una ragione su una cosa che hai torno? no grazie..io mi sn informato in internet e credo di aver ragione..tanto piu che altra gente su questa discussione ha apporta prove a mio favore..
si lo hai ricevuto,se hai fatto 3 anni di religione lo hai ricevuto..semplicemente non compare la dicitura da nessuna parte..
venerdì 14 agosto 2009
La recente sentenza n° 7076 del Tar del Lazio, che limita le competenze degli insegnanti di Religione Cattolica negli scrutini di fine anno, ha scatenato numerose polemiche, non solo all'interno del mondo cattolico.
Il Ministro Gelmini ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, mentre ieri il pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), ha annunciato che si rivolgerà, se necessario, alla Corte Costituzionale per difendere la sentenza.
Ilsussidiario.net ospita la lettera di Souad Sbai, deputato del Parlamento italiano e Presidente della Confederazione delle comunità marocchine in Italia.
Caro Direttore,
come donna italiana di origine araba e come deputato del Parlamento italiano voglio dire che ritengo assurda la sentenza numero 7076/2009 del 17 luglio del Tar del Lazio.
L’insegnamento della religione ha la dignità delle altre materie e, come tale, ritengo doveroso che debba prevedere la valutazione. Vorrei ricordare a chi parla di discriminazione che, tra le altre cose, non è obbligatoria e la decisione di farla frequentare o meno da uno studente spetta al genitore. Non si tratta, come si potrebbe erroneamente pensare, di una questione secondaria: in gioco ci sono le radici e la storia di un Paese come l’Italia.
Come purtroppo accade da qualche tempo, con il pretesto di tutelare una minoranza, si opera contro la maggioranza, ma questo avviene anche in altre parti dell’Occidente, penso ad esempio all’Inghilterra, dove sono presenti addirittura tribunali sharitici. E allora mi chiedo: perché su argomenti così delicati non viene chiesto un parere agli italiani? Può una sentenza stravolgere la vita di un Paese? Qual è il motivo di questo accanimento contro le radici cristiane?
Non capisco come si possa trattare in questo modo la religione, che rappresenta il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Chiunque è consapevole che recandosi in un paese arabo troverà le radici dell’Islam, mentre in Israele incontrerà quelle dell’Ebraismo. In Occidente le radici rischiano di scomparire in nome di un’idea sbagliata di laicità. Perché la laicità è un’altra cosa, è la difesa di tutte le identità, il laicismo invece è altrettanto pericoloso dell’integralismo.
Vorrei altresì chiarire che la minoranza araba non ha chiesto nulla. Purtroppo in questi casi si rischia di generare confusione e alimentare le contrapposizioni. Non provino a metterci in mezzo, perché nessuno lo ha chiesto. Già in passato ho dovuto intervenire per evitare che la comunità araba venisse strumentalizzata: alcuni insegnanti, appartenenti alla sinistra radicale, impedirono infatti i festeggiamenti natalizi in una scuola, con il pretesto di accogliere un sentimento di disagio degli alunni e delle famiglie appartenenti ad altre religioni.
La cultura araba non integralista è aperta a tutti. Chi vuole eliminare la religione dalla scuola abbia il coraggio delle proprie responsabilità, senza strumentalizzare gli altri.
I miei figli e quelli di molti amici hanno frequentato le ore di religione a scuola. È stata per tutti loro un’occasione di arricchimento, da cui attingere l’amore per gli altri, l’impegno sociale e l’educazione civica.
Ringrazio il Ministro Gelmini per aver presentato ricorso. A settembre presenterò una mozione contro questa sentenza, confidando in un’alleanza trasversale di consensi.
Raccoglieremo altresì le firme all’interno della Confederazione della Comunità Marocchina per dire a voce alta che non ci sentiamo discriminati dall’insegnamento della religione nelle scuole e non condividiamo i contenuti di questa sentenza.
Souad Sbai
Deputata del Parlamento
Lo dice anche un musulmano :lol:
Solo in Italia non capiscono :lol:
Rido per non piangere ovviamente :lol:
Sono sulla stessa linea di pensiero della lettera...soprattutto con questo punto:
Quote:
Non capisco come si possa trattare in questo modo la religione, che rappresenta il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Chiunque è consapevole che recandosi in un paese arabo troverà le radici dell’Islam, mentre in Israele incontrerà quelle dell’Ebraismo. In Occidente le radici rischiano di scomparire in nome di un’idea sbagliata di laicità. Perché la laicità è un’altra cosa, è la difesa di tutte le identità, il laicismo invece è altrettanto pericoloso dell’integralismo.
Trattare male la religione è una cosa, e non sta bene neanche a me.
Darle la stessa dignità di materie oggettivamente fondamentali come italiano è matematica è tutta un'altra.
Se fosse strutturata in maniera differente allora SI' che sarebbe davvero importantissima....ma ora come ora, con i prof che se non hanno buon senso possono tranquillamente fare del semplice catechismo, io col ***** che la voglio vedere "parificata".
Prima cambiatene la struttura a monte, e poi se ne riparla
la lettere dell'araba non mi piace...
una sbagliata laicità?? se lo può tenere per se stesso questo commento...la laicità dello stato è una conquista...vediamo di non tornare indietro
calmati.
perfetto italiano
sarà anche abbreviato come dici tu ma a me non hanno insegnato la religione cattolica per 5 anni, anzi, per nemmeno un anno...
sinceramente sono contenta di aver frequentato quell'ora, almeno non sono ignorante su certe cose che sono basilari per quanto riguarda la nostra nazione e non solo, anche il resto del mondo...
lo ripeto comunque...io sono atea e felicemente...è solo questione di cultura personale secondo me...
chiudo.
non so voi, ma i voti di religione nel mio ex istituto erano Molto e Moltissimo...di certo non facevano media...di certo non era un voto...e di certo non ho ricevuto punti di credito in più per aver fatto religione, ne sono sicura...ho sempre ricevuto i punti di credito riguardanti la mia fascia dei voti...sarò tonta ma non ho ancora capito come funziona...
Caro Direttore,
come donna italiana di origine araba e come deputato del Parlamento italiano voglio dire che ritengo assurda la sentenza numero 7076/2009 del 17 luglio del Tar del Lazio.
L’insegnamento della religione ha la dignità delle altre materie e, come tale, ritengo doveroso che debba prevedere la valutazione. Vorrei ricordare a chi parla di discriminazione che, tra le altre cose, non è obbligatoria e la decisione di farla frequentare o meno da uno studente spetta al genitore. Non si tratta, come si potrebbe erroneamente pensare, di una questione secondaria: in gioco ci sono le radici e la storia di un Paese come l’Italia.
Non sono d'accordo.
Un insegnante di religione non ha fatto i concorsi come un qualsiasi altro insegnante.
E' solo PRESCELTO. E quindi può anche avere meno diritti degli altri.
Quanto al fatto d'essere facoltativa:
se è facoltativa IO non voglio pagare quegli insegnanti con le mie tasse. Preferirei che vegano utilizzate per scopi più utili ( lo Stato paga 23 mila insegnanti cattolici, circa 500 milioni di euro l'anno)Chi vuol farla può pagare di tasca sua quest'ora facoltativa d'insegnamento .
Come purtroppo accade da qualche tempo, con il pretesto di tutelare una minoranza, si opera contro la maggioranza, ma questo avviene anche in altre parti dell’Occidente, penso ad esempio all’Inghilterra, dove sono presenti addirittura tribunali sharitici. E allora mi chiedo: perché su argomenti così delicati non viene chiesto un parere agli italiani? Può una sentenza stravolgere la vita di un Paese? Qual è il motivo di questo accanimento contro le radici cristiane?
Soprattutto il lato economico.
E logistico.
E un fatto di principio.
Non capisco come si possa trattare in questo modo la religione, che rappresenta il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Chiunque è consapevole che recandosi in un paese arabo troverà le radici dell’Islam, mentre in Israele incontrerà quelle dell’Ebraismo. In Occidente le radici rischiano di scomparire in nome di un’idea sbagliata di laicità. Perché la laicità è un’altra cosa, è la difesa di tutte le identità, il laicismo invece è altrettanto pericoloso dell’integralismo.
Impariamo il passato dalla storia, intrisa di religione.
Impariamo l'arte, intrisa di religione.
Impariamo filosofia, religione.
E poi cosa dovrebbe insegnarci questa religione cattolica? A combattere ed uccidere il prossimo(eretico) in nome di Dio?
Vorrei altresì chiarire che la minoranza araba non ha chiesto nulla. Purtroppo in questi casi si rischia di generare confusione e alimentare le contrapposizioni. Non provino a metterci in mezzo, perché nessuno lo ha chiesto. Già in passato ho dovuto intervenire per evitare che la comunità araba venisse strumentalizzata: alcuni insegnanti, appartenenti alla sinistra radicale, impedirono infatti i festeggiamenti natalizi in una scuola, con il pretesto di accogliere un sentimento di disagio degli alunni e delle famiglie appartenenti ad altre religioni.
La cultura araba non integralista è aperta a tutti. Chi vuole eliminare la religione dalla scuola abbia il coraggio delle proprie responsabilità, senza strumentalizzare gli altri.
Souad Sbai
Vero. Spesso mi sento rispondere da chi vuol difendere l'ora di religione cattolica che se vado in medio oriente mi sparano dietro.
Non capisco cosa c'entri.
calmarmi per cosa? non mi sembra di aver insultato nessuno..
perfetto italiano? per aver detto "che" al posto di "di cui" ? beh
te hai scritto
"io sono atea e felicemente"...nemmeno questa frase è delle migliori da dire..e poi cosa c'entra la grammatica?
sei sicura di non aver preso il credito?come fai a esserne sicura? a meno che tu abbia sempre preso il minimo dei crediti non puoi esserlo.. ^^
non mi hai insultato ma semplicemente il tono non mi piaceva affatto :)
non solo il "di cui" era sbagliato
cosa c'è di poco corretto nella mia frase?
ne sono sicura, so le mie medie, sapevo ancora prima di leggerli quanti punti avrei ricevuto e non erano mai di più
scrivo le medie e i crediti, me li ricordo a memoria
terza: media 6,6 (uno schifo) 5 crediti (avevo passato il pet e mi hanno dato il punto maggiore della fascia)
quarta: media 7,45: 6 crediti (avevo frequentato uno stage ad un giornale locale e mi hanno dato il massimo)
quinta: media 7,51: 7 crediti (meritavo il massimo perchè avevo una media superiore al 7,5)
non capisco...
è il mio tono,non so cosa farci..mi spiace se ti sei sentita offesa...
non solo il "di cui"?
farmi una ragione su una cosa che hai torto
questa è la frase..cos'ha di sbagliato?
farmi una ragione su una cosa di cui hai torto..non ci vedo niente di male..vabbè ^^ lasciamo stare la grammatica va..
la media per il massimo dei crediti è sopra l 8.1..non 7.5
Normativa MAGGIO 2007
la tabella dice che fino alla media dell'8 si hanno 7 punti...