Finito l'esperimento di digiuno indiano. La credulità dei media, invece, è inesauribile
Avete presente Prahlad Jani, l'uomo che dice di non aver mai mangiato o bevuto da prima della Seconda Guerra Mondiale e che sarebbe stato sotto scientificissima sorveglianza in un ospedale indiano per quindici giorni, allo scopo di dimostrare e studiare le sue straordinarie capacità di vivere senza cibo e soprattutto senz'acqua? Ne hanno parlato parecchio i
media (
Ansa,
Repubblica,
Bluewin.ch,
Yahoo UK) e anche il
Disinformatico, che ha osato porsi un dubbio: e se fosse semplicemente un imbroglione?
Ora l'esperimento è finito, ma la dose di entusiasmo acritico con la quale i
media ne parlano continua.
"Il santone indiano che non mangia e non beve da 74 anni dice la verità", dice
Ilsussidiario.net.
Bluewin scrive che
"Dopo 15 giorni di esami, i medici non sono riusciti a spiegare il mistero dell'eremita indiano che sostiene di poter vivere senza bere e mangiare". I medici sono rimasti "con un palmo di naso" nonostante abbiano sottoposto lo yoghi
" ad un accurato check-up in una stanza isolata di un ospedale sorvegliata da telecamere 24 ore su 24".
O almeno così ce la raccontano. Il
Daily Mail, che pure non risplende maestoso nel firmamento dell'autorevolezza, ha comunque avuto il buon gusto di sentire qualche parere invece di fare copiaincolla delle notizie d'agenzia, e ha sentito Sanal Edamaruku, segretario generale dell'Associazione Razionalisti Indiani, che ha rivelato un dettaglio interessante. Quando ha chiesto il permesso di inviare un gruppo di osservatori per esaminare la stanza nella quale si svolgeva il test, la sua richiesta è stata rifiutata ripetutamente. Edamaruku ha sottolineato che Sudir Shah, il medico che ha coordinato il recente esperimento, è lo stesso che ha svolto altre indagini analoghe, nelle quali non ha mai concesso una verifica indipendente e non ha mai pubblicato rapporti scientifici in merito.
Emergono altri dettagli ancora più interessanti nella
dichiarazione ufficiale del gruppo di medici rilasciata al termine dell'esperimento che avrebbe dimostrato che Jani vive senza ingerire acqua:
"L'unico contatto con qualunque forma di fluido è stata durante i gargarismi e i bagni, periodicamente effettuati durante lo studio, a partire dal quinto giorno".
Gargarismi e bagni?
La foto qui sopra è tratta dall'esperimento del 2003 condotta dagli stessi medici di oggi; proviene da una
presentazione Powerpoint scovata dall
'Irregular Times. Dalla quale emerge che in quell'esperimento Jani non solo veniva a contatto con l'acqua per gargarismi e bagni, che faceva versandosi ripetutamente acqua
proprio in testa (
video qui), ma aveva perso
quattro chili in dieci giorni.
Non è finita. Jani riceveva
"visite di devoti", alla faccia della sicurezza antifrode (
BBC). E nello stesso
video, tratto da un documentario di Discovery Channel, si vede Jani che si fa mettere una mano in bocca da un visitatore e ne "estrae" del "cibo magico" che lui afferma di produrre. I prestigiatori che stanno leggendo si staranno sbellicando dalle risate.
Come se non bastasse, nel video il medico Sudir Shah invita le persone a fissare il sole per periodi sempre più prolungati, senza sbattere le palpebre, fino ad abituarsi e così ricevere energia. Questo, come del resto avvisa anche il video, è un comportamento pericolosissimo, che può portare a lesioni permanenti della retina. Se questo è il genere di consiglio scientifico che offre il medico garante degli esperimenti, forse un attimo di prudenza è d'obbligo prima di scrivere che Prahlad Jani ha dimostrato scientificamente di vivere senza cibo e acqua.
Il rischio di trovarsi di fronte a un arzillo imbroglione che si compiace della venerazione dei fedeli e si fa esaminare solo da medici molto creduloni e di competenza traballante è insomma stratosfericamente alto. Solo una verifica da parte di professionisti (prestigiatori) permetterebbe di risolvere la faccenda una volta per tutte, ma la proposta è stata rifiutata. Guarda caso.
Pazienza, direte voi. Che male fa voler fantasticare un po'? A parte l'insulto a chi muore davvero di fame, la preoccupazione degli scettici indiani è che
"la gente cerca di imitare questi santoni e finisce per farsi del male", come già successo anche in Europa nei casi segnalati nel mio
articolo precedente. In questo caso sono già morte delle persone, sedotte da queste panzane fino a lasciarsi morire d'inedia. Sarebbe opportuno non alimentare ulteriormente credenze così pericolose.
74 anni senza mangiare. O senza farsi beccare?