ROMA, 23 febbraio (Reuters) - L'ex -AD di Fastweb (FWB.MI:
Quotazione), Silvio Scaglia, e il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo sono tra i destinatari delle 56 ordinanze di custodia cautelare emesse nell'ambito di un'inchiesta su riciclaggio e rimpiego di capitali realizzati con frode fiscale, che vede coinvolti anche dirigenti di Telecom Italia Sparkle, controllata interamente da Telecom Italia (TLIT.MI:
Quotazione), e Fastweb, per fatti risalenti al 2003-2006.
Lo hanno riferito oggi gli investigatori in una conferenza stampa alla presenza del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e dei pm di Roma che hanno condotto l'inchiesta.
Una nota diffusa durante la conferenza stampa dice che "le indagini hanno accertato che capitali illegali riciclati attraverso un sofisticato circuito internazionale finanziario e bancario provengono da operazioni commerciali fittizie di acquisti e vendita di servizi di interconnessione telefonica internazionale per un valore di oltre 2 miliardi di euro".
"Le operazioni sono state realizzate con la compiacenza di alti funzionari amministratori delle società Telecom Italia Sparkle e Fastweb attraverso società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese e off shore".
I fatti contestati risalgono agli anni 2003-2006, si legge nel documento.
Telecom Italia Sparkle, come dice il sito Internet della società, è interamente di proprietà di Telecom Italia ed è un "leading telecommunications service provider".
SCAGLIA ALL'ESTERO PER LAVORO
Scaglia -- che nega ogni addebito -- in una nota ha riferito di essere all'estero per lavoro ma di aver dato mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda
Per Di Girolamo -- eletto nella circoscrizione estera "Europa" -- è stata inoltrata al Senato la richiesta di autorizzazione all'arresto.
Il senatore risulta indagato perché ritenuto colluso con l'organizzazione per costituire società internazionali di comodo funzionali al riciclaggio, ma anche per violazione della legge elettorale, in quanto gli investigatori ipotizzano brogli a suo favore nel distretto di Stoccarda, Germania, in occasione delle elezioni politiche del 2008.
L'indagine condotta dai sostituti procuratori Giovanni Bombardieri, Giovanni Di Leo e Francesca Passaniti, "ha accertato evasione Iva per 400 milioni di euro, un danno allo stato italiano per oltre 365 milioni di euro e mancato versamento attraverso utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 1,8 miliardi di euro", si legge nella nota.
Alcuni indagati sono stati raggiunti dal provvedimento restrittivo -- emesso dal gip di Roma Aldo Morgigni -- in Usa, Inghilterra e Lussemburgo.
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