Emergenza maltempo e ingenti danni alle Canarie, a causa di un violento nubifragio che è abbattuto nelle ultime ore sull'arcipelago e che ha provocato l'interruzione dei servizi di trasporti, la chiusura delle scuole e interruzioni nella somministrazione di energia elettrica.
Le forti precipitazioni, fino a 200 litri per metro quadro in poche ore, hanno indotto il governo regionale a decretare l'allarme di livello due, il secondo nella scala del rischio. Le piogge unite alle forti mareggiate, secondo fonti della protezione civile citate dalle agenzie, hanno provocato inondazioni in alloggi e garages, spazzato le spiagge e ridotto alcune strade a fiumi in piena, sopratutto nell'isola di Tenerife.
«Si vedevano i pesci saltare nella zona pedonale del centro storico, portati dalla mareggiata», ha assicurato un abitante dell'isola ai microfoni di Radio Cadena Ser. Secondo l'Agenzia statale di meteorologia, il nubifragio sferzerà l'arcipelago anche nella prima metà della giornata odierna, per poi spostarsi gradualmente verso nordest. Raffiche di vento fino a 80 chilometri orari spazzeranno le isole di Fuerteventura e Lanzarote.
Il nubifragio ha provocato la chiusura dell'Avenida Maritima della Guia de Isora, al sud di Tenerife, e l'evacuazione di numerosi edifici nella zona de La Caleta. A Palma di Gran Canaria, una trentina di famiglie è stata sgomberata dalle abitazioni inondate dalla mareggiata, che ha travolto una dozzina di auto parcheggiate in strada. Ingenti danni sono sati registrati anche nel porto di La Restinga.
Intanto, agenti del Salvataggio marittimo hanno recuperato oggi, nei pressi di Punta de Arinaga, a Gran Canaria, il corpo senza vita del secondo occupante di un peschereccio naufragato sabato, in cui aveva perduto la vita un uomo di 80 anni. Si tratta del nipote della vittima, anche lui deceduto nel ribaltamento dell'imbarcazione.
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