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Diagnosi errate e infezioni in corsia boom di denunce, trentamila l'anno

  1. #1
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Esclamazione Diagnosi errate e infezioni in corsia boom di denunce, trentamila l'anno

    Il tumore non riconosciuto, lo sbaglio in sala operatoria, la terapia dannosa, l'infezione in reparto. Quasi 30mila volte ogni anno i cittadini italiani denunciano i medici e gli ospedali per errori che mettono in moto le assicurazioni per i risarcimenti e talvolta costano la vita ai loro parenti o amici. Spesso, più o meno in un terzo dei casi, si finisce nelle aule dei tribunali. La cosiddetta malasanità in Italia è una lunga lista di sviste, disattenzioni, carenze strutturali che finisce per allungare un'ombra scura su un servizio sanitario che quasi sempre funziona bene. É quel "quasi" a inquietare e soprattutto a gettare nello sconforto le famiglie che incontrano la sanità che invece di curare fa male. La madre del bimbo ingessato al braccio sbagliato, quella del piccolo a cui non viene riconosciuta una peritonite e muore, il giovane vittima del melanoma perché non gli hanno fatto l'esame istologico a un neo. Solo a Cittadinanzattiva - Tribunale diritti del malato ogni anno piovono 4mila segnalazioni, buona parte delle quali poi risultano fondate. Gli errori riguardano le specialità di ortopedia nel 17,5% dei casi, di oncologia (13,9%), di ginecologia e ostetricia (7,7%), di chirurgia e oculistica (5,4%), odontoiatria (5,2%) e pronto soccorso (2,8%). Secondo il rapporto Pit - salute dell'associazione di cittadini oltre la metà delle persone segnala interventi chirurgici andati male, circa un quarto una diagnosi errata, un ottavo una terapia sbagliata che ha fatto male al paziente. Un peso importante lo hanno anche le infezioni ospedaliere, responsabili del 14% dei danni accertati dai medici legali, registrati cioè in una fase successiva alla denuncia.

    I casi più eclatanti, quelli che finiscono sui giornali, capitano spesso al sud, talvolta per carenze strutturali o disorganizzazione dei servizi, ma si sbaglia anche al centro nord. Il ministero della Salute cerca di tenere il monitoraggio della situazioni ma solo poche Regioni inviano dati aggiornati e credibili. Basti pensare che tra il 2005 e il 2008 il dossier del ministero conta appena 243 eventi sentinella, cioè fatti gravi, con pazienti morti. "Chiediamo al Governo di rendere operative su tutto il territorio nazionale le linee guida sugli errori, le check list e tutti gli strumenti di prevenzione che già esistono, ma corrono il rischio di rimanere solo dei pezzi di carta", diceva ieri Teresa Petrangolini, segretario di Cittadinanzattiva. Il 68% degli errori avviene durante il ricovero in ospedale, il 18,4% in un ambulatorio pubblico. A morire a causa di uno sbaglio, sempre secondo la ricerca annuale dell'associazione, sono anziani tra i 77 e gli 87 anni nel 32% dei casi, seguono quelli tra i 68 e i 78 anni (18%). Le vittime tra 0 e 18 anni sono circa l'11%.

    "I nemici dei cittadini continuano ad essere la mancanza di una cultura della sicurezza, disorganizzazione, manutenzione troppo spesso dimenticata, assenza di qualsiasi sistema serio di valutazione degli operatori - dice ancora Petrangolini - Ancora oggi vengono frequentemente sottovalutati anche dei gesti minimi, come quello di chiudere un portellone, o controllare l'igiene di una terapia intensiva, così come lo stato delle culle o il superamento di intoppi burocratici".
    In base ai dati di Ania, l'associazione nazionale imprese assicuratrici, negli ultimi anni c'è stata un'impennata di richieste danni, che potrebbe non indicare solo un aumento degli errori ma anche una maggiore tendenza dei danneggiati a chiedere i risarcimenti. Si è passati dalle circa 17mila segnalazioni del 1996 alle 29.500 del 2007. Il valore medio dei sinistri è di circa 25mila euro. Sempre secondo il ministero della Salute, sono circa un terzo le denunce a cui segue un risarcimento (il 25% tramite accordo tra le parti, il 6 dopo un processo) perché viene riconosciuto l'errore. Per proteggersi dalle richieste di danni e assicurarsi, le Regioni italiane spendono circa 500 milioni di euro ogni anno.

    dove è la tanto decantata superiorità della Sanità Italiana?
    è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, questo è vero. però è assurdo, oltre che disumano, morire perché ad altri esseri umani costa troppo fare il proprio lavoro o per una dimenticanza così stupida come dimenticare il francobollo.
    muore troppa gente, senza un perché o senza un ma o u se.
    non esiste accadano queste cose in un Paese qualsiasi della Terra. non dovrebbe neanche capitare mai in uno del 2° o 3° Mondo. ma là ormai non fa più neanche tanto scalpore.
    a voi la parola.



  2. # ADS
     

  3. #2
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

    Predefinito

    stavo guardando scrubs ieri, e ci sono due filosofie contrapposte: pazienti = soldi (kelso) oppure pazienti = persone (cox)

    io credo che, oltre all'errore umano che non va comunque bene, ma ci può stare, la maggior parte degli errori e soprattutto di carenze strutturali e di pulizia siano causati dal degrado portato nell'equiparare la sanità ad un'azienda costretta a chiudere a fine anno il bilancio in positivo.

  4. #3
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito

    ottimo Scrubs. io son come Cox per qualità servizio, oltre che quantità.

    ormai l'ospedale è un'azienda vera e propria ergo si vanno a guardare i conti a fine anno. quindi forse non dovrebbero far più tanto scalpore notizie così.
    mi viene la nausea oltre a montarmi rabbia pensando a queste cose.
    è ora di fare un svolta. siamo nel 2010. non nel Medioevo.

  5. #4
    Falco67
    Ospite

    Predefinito

    Anche questo è il frutto della non professionalità dei nostri laureati .Sono diventati occupanti di un posto fisso è basta !
    Dovrebbe essere una cosa seria la medicina ed invece viene presa per macelleria pura .
    Dobbiamo formare l'eccellenza .
    Ancora qualche giorno fa veniva scoperto un ospedale dove erano operativi infermieri ma senza titolo per farlo .Chi li ha controllati ?
    Quante persone pazienti hanno usufruito di una mancanza di professionalità da parte di sanitari non abilitati ?
    Credo e spero che la scuola cambi ,che cambino le baronie che sparisca il nepotismo .
    Cambi tutto .
    Perchè la sanità potrrebbe funzionare ma con veri medici e non percepitori di stipendio e basta !

  6. #5
    Rosemary
    Ospite

    Predefinito

    Io credo che continuerà -purtroppo- ad essere sempre così fin quando nella Sanità si continueranno ad assumere persone incompetenti.
    La Sanità è importantissima, la Salute, gli Ospedali e via dicendo; le persone che lavorano lì dentro hanno un ruolo che non è come quello del pasticciere, ancora non si è capito e si continua ad assumere disgraziati che fanno errori che non sono concepiti da una persona LAUREATA.
    Si lavora con VITE UMANE, con SALUTE e MALATTIA, con la REALTA', non con barbies o con sogni campati per aria, il dott. House è un film, la gente MUORE.
    Oltre a questo aggiungiamoci che certe aziende ospedaliere -non tutte, sia chiaro questo- puntano al profitto, e spesso invece di vedere i pazienti come TALI, vengono visti come numeri, come camere da liberare perché hanno un costo e pure bello ALTO.

  7. #6
    Overdose da FdT
    Uomo 33 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    stavo guardando scrubs ieri, e ci sono due filosofie contrapposte: pazienti = soldi (kelso) oppure pazienti = persone (cox)

    io credo che, oltre all'errore umano che non va comunque bene, ma ci può stare, la maggior parte degli errori e soprattutto di carenze strutturali e di pulizia siano causati dal degrado portato nell'equiparare la sanità ad un'azienda costretta a chiudere a fine anno il bilancio in positivo.
    no aspè! kelso non è pazienti = soldi, ma secondo me rappresenta la situazione dei medici americani che non possono fare il loro lavoro perchè limitati dal sistema sanitario.
    perchè se ci fai caso, ogni tanto anche kelso fa delle cose contro il regolamento per aiutare dei pazienti.

    si, sono fissato con scrubs!

  8. #7
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    Quote Originariamente inviata da Falco67 Visualizza il messaggio
    Anche questo è il frutto della non professionalità dei nostri laureati .Sono diventati occupanti di un posto fisso è basta !
    Dovrebbe essere una cosa seria la medicina ed invece viene presa per macelleria pura .
    Dobbiamo formare l'eccellenza .
    Ancora qualche giorno fa veniva scoperto un ospedale dove erano operativi infermieri ma senza titolo per farlo .Chi li ha controllati ?
    Quante persone pazienti hanno usufruito di una mancanza di professionalità da parte di sanitari non abilitati ?
    Credo e spero che la scuola cambi ,che cambino le baronie che sparisca il nepotismo .
    Cambi tutto .
    Perchè la sanità potrrebbe funzionare ma con veri medici e non percepitori di stipendio e basta !
    Quoto.
    Il figlio del medico, spesso è medico (con qualche spintarella dal papà
    piuttosto che due sberle).
    Il posto da infermiere è ambitissimo.
    Conosco moltissime persone che hanno deciso di fare questo percorso, nonostante i tirocini non retribuiti, per avere un futuro stabile e un posto fisso.Ci vorrebbe passione per certe cose.
    Invece funziona così : "Meglio scienze infermieristiche o lingue?
    Cosa mi darà un futuro migliore?"
    Certe volte vedo mia madre disperata.
    E' una delle ultime 'anziane' rimaste.
    E dice continuamente che le infermiere più giovani stanno più attente a non spezzarsi la french che altro.

    Bisogna denunciare, denunciare e denunciare.
    Ma senza aspettare le stragi.
    Gli incompetenti a lavare i cessi !!

  9. #8
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
    Piaciuto: 799 volte

    Predefinito

    E' anche possibile che questo "allarme" sia dovuto, almeno in parte, al tipo di informazione e all'atteggiamento di tante persone.
    Da un lato la diagnostica non è una scienza perfetta, ogni intervento (anche i più banali) presentano rischi e % anche minime di esiti negativi o collaterali, c'è sempre il fattore dell'errore umano e comunque sempre un margine di incertezza.
    Dall'altro ora la gente (o meglio, qualcuno) è molto più portato a "sensazionalizzare" qualsiasi cosa che va storta, e se succede qualcosa manca poco che si chiami l'avvocato per "far causa" e il giornale per avere il servizio prima delle pompe funebri.
    C'è un mare di contenzioso su questa materia che cresce quasi esponenzialmente (come per le liti condominiali, i sinistri stradali, ecc.)e non credo proprio che quasi di colpo i medici siano tutti diventati idioti o incompetenti.
    Poi vabè ci sono realtà diversissime, io forse parlo così perchè sono in una zona che ha servizi di buonissimo livello, altri luoghi sono serviti peggio e sicuramente ci sono anche casi di effettiva incompetenza o errori colpevoli o personale poco qualificato, ma il senso del discorso più o meno rimane quello..

  10. #9
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Falco67 Visualizza il messaggio
    Anche questo è il frutto della non professionalità dei nostri laureati .Sono diventati occupanti di un posto fisso è basta !
    Dovrebbe essere una cosa seria la medicina ed invece viene presa per macelleria pura .
    Dobbiamo formare l'eccellenza .
    Ancora qualche giorno fa veniva scoperto un ospedale dove erano operativi infermieri ma senza titolo per farlo .Chi li ha controllati ?
    Quante persone pazienti hanno usufruito di una mancanza di professionalità da parte di sanitari non abilitati ?
    Credo e spero che la scuola cambi ,che cambino le baronie che sparisca il nepotismo .
    Cambi tutto .
    Perchè la sanità potrrebbe funzionare ma con veri medici e non percepitori di stipendio e basta !
    Sai com'è, se si tagliano i fondi medicina vanno a farla solo determinate categorie di persone...

    1) I figli di papà
    2) I figli di medici
    3) Quelli con le palle ottagonali squadrate col flex

    E purtroppo non sono i terzi quelli che hanno vita facile.

  11. #10
    Rosemary
    Ospite

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Quoto.
    Il figlio del medico, spesso è medico (con qualche spintarella dal papà
    piuttosto che due sberle).
    Il posto da infermiere è ambitissimo.
    Conosco moltissime persone che hanno deciso di fare questo percorso, nonostante i tirocini non retribuiti, per avere un futuro stabile e un posto fisso.Ci vorrebbe passione per certe cose.
    Invece funziona così : "Meglio scienze infermieristiche o lingue?
    Cosa mi darà un futuro migliore?"
    Certe volte vedo mia madre disperata.
    E' una delle ultime 'anziane' rimaste.
    E dice continuamente che le infermiere più giovani stanno più attente a non spezzarsi la french che altro.

    Bisogna denunciare, denunciare e denunciare.
    Ma senza aspettare le stragi.
    Gli incompetenti a lavare i cessi !!
    E' vero, anche secondo me Falco ha ragione!
    Ed è vero quello che dici anche tu: ci sono molte ragazze, nel mio Corso, che mi hanno detto esplicitamente "ho scelto questa Facoltà perché c'è lavoro, non per altro".
    Magari vedono immagini di gente a pezzi/ferita e fanno "iiiih" et similia.
    Questa gente però, te lo garantisco, fidati di me, dopo il primo tirocinio smette, scappa a gambe levate (per fortuna, meno concorrenza U.U)!
    Questo percorso di studi (Scienze infermieristiche come altre triennali di Medicina nonché Medicina stessa) richiede passione; la voglia del lavoro non è sufficiente perché il percorso di studi è difficilissimo, è durissima riuscire a resistere a uno stress didattico del genere, credimi, in più il tirocinio che ti mette a pezzi pure fisicamente, e NON sei appunto pagata.
    Quindi, o è una cosa (come per me ) che ti fa dire "cavoli, non vedo l'ora!" oppure adios amigos.
    Parlare è facile, me ne rendo conto XD, ma molti ragazzi del 2° e 3° anno ci vennero a parlare tempo fa e ci dissero:
    "Ragazzi, adesso siete 137 ma fidatevi di noi, dopo il primo tirocinio sarete 90, dopo il secondo 50 e via dicendo".
    Questo per chi voleva cambiare percorso e sfruttava Infermieristica per gli esami, per chi si rendeva conto che il lavoro fisso presupponeva il farlo e se non ti piace sono cavolucci amari e via di seguito!

    Perlomeno in questo sono contenta, c'è stato un "boom" d'iscrizioni ma alla fine fuggiranno tutti XD ed è meglio così, se devono esserci elementi del genere in giro!..

    P.s la French non è permessa

    Ma non siamo OT?

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