Sonny era un piccolo bastardino di color marrone con chiazze bianche e nere. Era felice Sonny; aveva un padrone che si prendeva cura di lui, tante coccole e un meraviglioso luccichio agli occhi che a vista faceva capire quanto era felice, quanto a lui era stato dato rispetto a molti altri.
Tutti parlavano di lui quando si recavano a casa del signor Canciani e appena il cancello del piccolo giardino si apriva ecco la coda piroettante di Sonny pronto a farti le feste e a darti un pizzico di gioia anche quando non riusciresti a vedere colore in giornata più grigia. Amerei definirlo un piccolo amico muto o meglio ancora un animale che provava empatia.
Due mesi fa Sonny guardava il suo padrone indaffarato a preparare qualcosa che mai aveva visto prima: vestiti estivi, beni preziosi, creme solari e quant altro. Ma in particolar modo vedeva il suo padrone eccitato come mai aveva avuto modo di vedere e anche lui, seppur incosciente, era eccitato per chissà quale meravigliosa sorpresa il destino gli avrebbe riservato.
E’ domenica del 7 Agosto…giornata calda e afosa. Sonny vede uscire di casa il padrone e dirigersi verso lui. Ecco gli occhi gli si accendono e la coda balza da destra a sinistra lestamente mentre all’improvviso si sente sollevato e trasportato. Che strano, nessuno lo aveva mai fatto prima o se non altro era cosa insolita. Riesce a vedere la station wagon e il padrone che lo ripone sul cofano…non vuole Sonny e abbaia, non era mai salito sulla station wagon ma ecco che il motore si accende e la macchina esce fuori dirigendosi verso chissà quale posto.
Arrivato a destinazione e decisamente scombussolato dal viaggio viene fatto scendere…osserva il paesaggio e vede tanti, troppi alberi…come mai ne aveva visto prima. Scodinzola Sonny e finalmente capisce che quella è una meravigliosa passeggiata col suo padrone, saltella ovunque qua e la, si volta verso il padrone e non lo vede, si accorge solo della portiera che si chiude e del motore rombante della station wagon in funzione. La macchina parte e Sonny pensando ad un divertente gioco la rincorre, ma la velocità aumenta e le sue zampe si stancano, gli viene il fiatone e si ferma abbaiando in direzione del padrone che si allontana forse per dirgli <<ehy! Guarda che io sono ancora qui…torna indietro!>> ma niente. All’improvviso quel meraviglioso paesaggio diventa uno spettacolo deprimente. Una felicità che non può esplodere.
Mercoledì 28 Settembre …ho studiato tanto gli ultimi 14 giorni, all’università ho un importante esame da sostenere, sono eccitato e nervosissimo…mi guardo allo specchio e dico “calma Marco, calma...è solo uno stupido esame”. Esco di casa più sicuro e prendo la macchina.
L’esame va bene…un 30/30 che mi fa letteralmente saltare dalla gioia. Non vedo l’ora di dirlo a tutti quanti. Esco dall’università e mi fiondo sulla macchina, accendo il motore e parto. Arrivato nei pressi della mia casa mi fermo e, spento il motore, guardo dall’altro lato della strada circa 30 metri più avanti…il sorriso che già era stampato si accende ulteriormente nel vedere lui…proprio Sonny! Corre come un forsennato in direzione del cancello del signor Canciani…corre Sonny, corre senza guardare …è un attimo e una punto grigia che sfreccia a più di 70Km/h in centro abitato gli sbatte contro prendendogli in pieno tutta la parte posteriore del corpo e scaraventandolo diversi metri più in là…nella lunghissima sgommata della punto che poi riparte quasi subito mi sale il cuore in gola. Scendo dalla macchina e mi dirigo verso Sonny correndo…ma mi fermo due metri circa dal suo corpo perché è in preda a una serie di convulsioni fortissime…durano troppo…chiamo qualcuno…chi chiamare? E’ un bagno di sangue…non riesco a pensare a niente, la gente mi guarda stranita come per dire “ma è solo un cane, chi se ne frega!”…d’improvviso il corpo di Sonny smette di muoversi…sono passati poco più di 5 minuti. Lo guardo sdraiato e capisco che è morto…chissà perché quando la felicità si ripresenta ecco qualcuno che è pronto a riportarla via…ma a Sonny, la felicità…è stata portata via per sempre.
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Premetto che quanto espostovi è vero seppur alcuni racconti in merito al modo d’abbandono sono stati inventati…è accaduto tutto oggi …ho sporto denuncia verso il signor Canciani e mi rode tantissimo il fatto che al massimo si beccherà una stupida multa.