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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Dici che parliamo di esseri umani e non di animali: implicitamente stai affermando che consideri l'uomo non come animale ma come essere intelligente. Questo significa che dovresti accettare tutto ciò a cui la logica costruita dall'intelligenza umana porta, mentre in realtà poi cadi in contraddizione con questo. Confondi l'amore con l'attrazione sessuale: l'amore dell'uomo intelligente prescinde dalla riproduzione, che andrebbe a sua volta rivista e non demandata a un istinto bestiale. Bada bene che non sto predicando questo, ma unicamente perché l'uomo non è ancora sufficientemente maturo; di sicuro però è la via che è stata intrapresa e la meta che si raggiungerà.
Siete abbarbicati al concetto di famiglia; non dico che non dobbiate esserlo, siete l'attrito statico che non fa muovere la ruota; dico solo che presto o tardi la ruota si muoverà e volevo solo prepararvi a questo evento, a meno che non siate troppo vecchi per viverlo.
Basterebbe che vi soffermaste a tutte le contraddizioni che la famiglia incontra nel contesto attuale.
E in cosa mi sarei contraddetta? non dico anche io questo?:017:
Poi, mi dici una tua valida alternativa alla famiglia?
allora: il bambino nasce, mi descrivi nella vita PRATICA un percorso per te valido, alternativo alla famiglia, che lo conduca all'età adulta?
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
E in cosa mi sarei contraddetta? non dico anche io questo?:017:
Poi, mi dici una tua valida alternativa alla famiglia?
allora: il bambino nasce, mi descrivi nella vita PRATICA un percorso per te valido, alternativo alla famiglia, che lo conduca all'età adulta?
Se mi dici che "l'uomo fa sesso non solo per procreare", ho virgolettato le tue parole, io intendo che l'uomo fa sesso anche per fare altre cose, cioè per l'amore immagino che tu intenda.
Invece l'attrazione sessuale è in realtà un istinto unicamente bestiale, che non coinvolge la parte intelligente dell'uomo.
Quindi se si tratta di salvaguardare la famiglia perché essa è una cosa istintiva, allora si dovrebbero salvaguardare anche tutte le pratiche sessuali, stupri compresi.
***
Non ti descrivo un'alternativa per me valida alla famiglia. In questa sede, visto che di famiglia, anzi di genitori, si parla, di fronte a tanti elogi per la classe dei genitori, mi son sentito in dovere di sottolineare quanti e quali guai possano combinare i genitori e di come sia socialmente ingiusto che il destino di un essere umano possa dipendere da tale categoria di persone così eterogenea.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Se mi dici che "l'uomo fa sesso non solo per procreare", ho virgolettato le tue parole, io intendo che l'uomo fa sesso anche per fare altre cose, cioè per l'amore immagino che tu intenda.
Invece l'attrazione sessuale è in realtà un istinto unicamente bestiale, che non coinvolge la parte intelligente dell'uomo.
Quindi se si tratta di salvaguardare la famiglia perché essa è una cosa istintiva, allora si dovrebbero salvaguardare anche tutte le pratiche sessuali, stupri compresi.
***
Non ti descrivo un'alternativa per me valida alla famiglia. In questa sede, visto che di famiglia, anzi di genitori, si parla, di fronte a tanti elogi per la classe dei genitori, mi son sentito in dovere di sottolineare quanti e quali guai possano combinare i genitori e di come sia socialmente ingiusto che il destino di un essere umano possa dipendere da tale categoria di persone così eterogenea.
Appunto perchè mediata dall'intelligenza, l'attrazione sessuale non sfocia necessariamente in atto sessuale, altrimenti non saremmo uomini ma animali.
Io non ho detto che la famiglia è una cosa istintiva ma è l'essere umano che, dopo aver ponderato bene e fatto un'analisi oggettiva della propria situazione psicologica ed economica, decide o meno di creare una famiglia.
Nel momento in cui lo fa, allora l'istinto genitoriale lo porta ( nella maggior parte dei casi, per fortuna) a proteggere e formare il proprio figlio all'interno di quello che Bowlby definisce "una base sicura" per lo sviluppo della personalità, ciò che viene definita famiglia; a te suona strano, a me suona come la cosa più normale del mondo:roll:
Ok allora: parole parole paroleee....LOL
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Appunto perchè mediata dall'intelligenza, l'attrazione sessuale non sfocia necessariamente in atto sessuale, altrimenti non saremmo uomini ma animali.
Io non ho detto che la famiglia è una cosa istintiva ma è l'essere umano che, dopo aver ponderato bene e fatto un'analisi oggettiva della propria situazione psicologica ed economica, decide o meno di creare una famiglia.
Nel momento in cui lo fa, allora l'istinto genitoriale lo porta ( nella maggior parte dei casi, per fortuna) a proteggere e formare il proprio figlio all'interno di quello che Bowlby definisce "una base sicura" per lo sviluppo della personalità, ciò che viene definita famiglia; a te suona strano, a me suona come la cosa più normale del mondo:roll:
Ok allora: parole parole paroleee....LOL
Non mi sono spiegato.
Io non propongo alternative alla famiglia perché non voglio che ciò comporti poi un allontanarsi dall'oggetto, che è la famiglia.
Se proponessi alternative, questo farebbe si che non si discuterebbe più della famiglia, ma delle mie alternative.
MI limito a dire che la famiglia ha dei grandi bachi, non funzione bene. Mi piacerebbe che qualcuno con un po' di obiettività lo ammettesse, per poi eventualmente discutere insieme di quali potrebbero essere le contromosse a tali bachi.
Se l'intelligenza umana può mediare l'attrazione sessuale, allora può mediare anche quella genitoriale...
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Aggettivi possessivi
Intanto vorrei proporre una questione aggiuntiva.
Vi siete mai soffermati sull'uso degli aggettivi possessivi in riferimento ai propri familiari?
Mio figlio, mia madre, mia sorella, mio padre, mia zia, mio cugino...
Non vi sembrano un po' stonati? A me si...
Ritenere un'altra persona "propria" non è un tentativo di castrazione della stessa?
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Ma per "la famiglia non funziona bene" che intendi?!?
In questo caso che intendi per famiglia?!?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Intanto vorrei proporre una questione aggiuntiva.
Vi siete mai soffermati sull'uso degli aggettivi possessivi in riferimento ai propri familiari?
Mio figlio, mia madre, mia sorella, mio padre, mia zia, mio cugino...
Non vi sembrano un po' stonati? A me si...
Ritenere un'altra persona "propria" non è un tentativo di castrazione della stessa?
...O_O"...Se io faccio parte di una famiglia e ne fanno parte anche altri elementi che devo dire?!?
Suo figlio, sua madre, sua sorella, suo padre, sua zia, suo cugino...?!?
É sempre un modo chiaro per far capire chi sei e chi fa parte del tuo mondo.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
Ma per "la famiglia non funziona bene" che intendi?!?
In questo caso che intendi per famiglia?!?
Leggi dove ho quotato lakeofire poco più sopra.
Là descrivo alcuni danni (i più lievi) che un genitore può fare a un figlio.
Poi ci sono altri malfunzionamenti più spiccioli, ma eventualmente ne parliamo in seguito come rafforzativo.
Certo mi sarei aspettato che nuvolablu - psicologa - avesse commentato la mia risposta a lakeofire, non so come decifrare il suo silenzio...
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
...O_O"...Se io faccio parte di una famiglia e ne fanno parte anche altri elementi che devo dire?!?
Suo figlio, sua madre, sua sorella, suo padre, sua zia, suo cugino...?!?
É sempre un modo chiaro per far capire chi sei e chi fa parte del tuo mondo.
Be', si potrebbe usare l'articolo determinativo.
Ho mio padre a letto con la febbre/Ho il padre a letto con la febbre
suona male perché non siamo abituati a una simile costruzione, io per primo, però sarebbe altrettanto funzionale...
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Leggi dove ho quotato lakeofire poco più sopra.
Là descrivo alcuni danni (i più lievi) che un genitore può fare a un figlio.
Poi ci sono altri malfunzionamenti più spiccioli, ma eventualmente ne parliamo in seguito come rafforzativo.
Certo mi sarei aspettato che nuvolablu - psicologa - avesse commentato la mia risposta a lakeofire, non so come decifrare il suo silenzio...
Aspetta...Tu hai detto che la famiglia ha dei grandi bachi e che non funziona bene...E non è sbagliato...per quanto riguarda il mio caso la famiglia non è proprio esistita. Però non è una verità assoluta, ci sono famiglie che riescono bene, e la prova lo sono i figli...Per questo ti ho chiesto che intendevi in quel caso come famiglia...Non capivo se intendevi il sistema famigliare o la famiglia vera e propria...
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Be', si potrebbe usare l'articolo determinativo.
Ho mio padre a letto con la febbre/Ho il padre a letto con la febbre
suona male perché non siamo abituati a una simile costruzione, io per primo, però sarebbe altrettanto funzionale...
A parte che suona male...
Ma a che pro dovrei usare l'articolo determinativo?!
Il determinativo sulle persone lo uso se sono "indefinite" (non mi viene il termine adatto al momento), usando un possessivo sai chi è quella persona, sai cosa rappresenta e sai di che cosa fa parte...
Il determinativo in quel caso priva la persona di un significato...
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In poche parole, la mia famiglia è la mia base.
Penso sempre a me come un palazzo in costruzione, piano piano mi allontano dalle fondamenta, ma loro sono li, e ci saranno sempre.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
Aspetta...Tu hai detto che la famiglia ha dei grandi bachi e che non funziona bene...E non è sbagliato...per quanto riguarda il mio caso la famiglia non è proprio esistita. Però non è una verità assoluta, ci sono famiglie che riescono bene, e la prova lo sono i figli...Per questo ti ho chiesto che intendevi in quel caso come famiglia...Non capivo se intendevi il sistema famigliare o la famiglia vera e propria...
E che cosa ne pensi delle mie dissertazioni quindi? Tra l'aver avuto te dei genitori assenti e un tuo coetaneo dei genitori pressocché perfetti, non ti sembra che ci sia stata un'ingiustizia sociale? E che se tu avessi avuto dei genitori altrettanto ben presenti, avresti avuto delle possibilità migliori nel tuo approccio con il mondo esterno? Non è tutto ciò antitetico al concetto di società democratica dove tutti abbiano le stesse opportunità?
Senza dimenticare che un genitore assente, per quanti danni possa fare, a volte, molto spesso, fa comunque meno danni di un genitore presente, mal presente. Penso per esempio a coloro che vivono coi propri figli un rapporto simbiotico.
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Originariamente inviata da
Morgana.
In poche parole, la mia famiglia è la mia base.
Penso sempre a me come un palazzo in costruzione, piano piano mi allontano dalle fondamenta, ma loro sono li, e ci saranno sempre.
Se ci pensi bene la tua allegoria è l'antitesi della indipendenza.
Assimili l'essere umano a un albero con le sue radici o a un palazzo appunto con le sue fondazioni; ma l'essere umano sano deve essere dotato di gambe proprie e potersi muovere a suo piacimento...
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Leggi dove ho quotato lakeofire poco più sopra.
Là descrivo alcuni danni (i più lievi) che un genitore può fare a un figlio.
Poi ci sono altri malfunzionamenti più spiccioli, ma eventualmente ne parliamo in seguito come rafforzativo.
Certo mi sarei aspettato che nuvolablu - psicologa - avesse commentato la mia risposta a lakeofire, non so come decifrare il suo silenzio...
Eccomi:)
Credo tu ti riferisca al disorso sull'ereditarietà dell'ansia...delle nevrosi...
Non ho mai detto che ciò non sia vero ( anche se comunque non tutto è ereditario).
Sicuramente alla genesi di nevrosi e psicosi un ruolo determinante è svolto dalla famiglia da un punto di vista non solo genetico.
Hai quindi ragione quando dici che la famiglia non è un sistema perfetto, e aggiungo che mai lo potrà essere dato che è costituito da esseri umani, e la perfezione umana è sicuramente un miraggio.
Nonostante questo non puoi generalizzare e "abbattere" il sistema famiglia, in primis perchè non tutte le famiglie contribuiscono alla genesi di figli nevrotici o psicotici, ma famiglie sane esistono eccome, e in secondo luogo perchè, vuoi o non vuoi, alla nascita TUTTI necessitiamo di un nucleo familiare; il neonato, il bambino, l'adolescente NON possono gestirsi autonomamente nè dal punto di vista pratico nè psichico.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Guarda che hai centrato (o quasi) ciò che io sostengo...
Tu e Technics avete avuto insegnamenti diversi, però entrambi siete soddisfatti dei vostri genitori, perché per entrambi è nato un legame affettivo che non vi fa essere obiettivi.
Resta il fatto che tu e Technics partite da due punti differenti e avrete quindi differenti opportunità.
Posso concordare che i legami potrebbero diminuire l'obiettività però è anche vero che crescendo uno fa propri gli insegnamenti che condivide e abbandona gli altri.
Io vedo in casa mia... io e mio fratello siamo diversissimi in molti aspetti... eppure i genitori sono gli stessi. E sia io che lui non ci lamentiamo assulutamente di come ci hanno cresciuto.
Nel mio caso le opportunità ce le siamo create noi perchè la partenza è la stessa.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ora, tu sei soddisfatto di quel che i tuoi genitori ti hanno insegnato, però son sicuro che il tuo giudizio è sugli insegnamenti spiccioli. Ci sono una serie di cose che i tuoi genitori ti hanno trasmesso senza insegnartele, tutta una serie di handycap, che volente o nolente ti porti appresso e che sono diversi per ognuno di noi a seconda della "qualità" dei nostri genitori. Tanto per farti un esempio: "l'ansia". Un genitore può trasmettere ansia. Se una coppia di genitori genera (anzi trasforma) un figlio ansioso, questi avrà un handycap grandissimo che si porterà appresso per tutta la vita.
Quindi, se i tuoi genitori non ti hanno trasmesso l'ansia e i miei si, io sono svantaggiato rispetto a te, ho diverse opportunità e questo non è socialmente giusto.
Ovviamente l'ansia è solo un esempio, ci sono molteplici handycap da cui un giovane può essere vincolato per via dei genitori: nevrosi, dipendenze, somatizzazioni, compulsioni, ossessioni, per non andare oltre con cose assai più gravi. Quelle che ho citato in una certa misura ce le abbiamo più o meno tutti. Solo una coppia di genitori IDEALI non le trasmette in modo assoluto.
Tu pure, che sei soddisfatto dei tuoi genitori, son sicuro che qualche traccia di qualcuno di tali inconvenienti ce l'hai ed è "grazie" a loro.
Per questo dico che la famiglia è un tipo di organizzazione socialmente ingiusto, perché non permette a tutti gli individui di avere le stesse opportunità: ci saranno quelli che potranno affrontare ogni situazione della propria vita con successo e quelli che dovranno invece superare le montagne costituite dagli errori dei loro causali genitori.
Quindi un mondo migliore deve passare da un'organizzazione della società che prescinda dai genitori come sono intesi oggi.
Quando io dico questo faccio naturalmente un discorso teorico, quasi utopistico; certo non chiedo una legge che impedisca la famiglia, ma una tendenza e volontà a cercare una metamorfosi graduale della stessa che porti verso condizioni di vita migliori dei nuovi nati.
Concordo che ti possono "attaccare" qualcos che magari ti creerà dei problemi però tu fai il confronto con la famiglia perfetta... ma di perfetto non esiste nulla al mondo.
Non possiamo andare in cerca della perfezione. Non esiste.
Anzi il bello è che siamo tutti diversi :)
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Se ci pensi bene la tua allegoria è l'antitesi della indipendenza.
Assimili l'essere umano a un albero con le sue radici o a un palazzo appunto con le sue fondazioni; ma l'essere umano sano deve essere dotato di gambe proprie e potersi muovere a suo piacimento...
Non ho mai fatto attenzione a questa sfumatura di significato...
Non trovo allora una metafora adatta. Sono tutt' altro che dipendente dalla mia famiglia, e diciamo che, essendo in 4 i figli e io la più piccola, ho sempre visto come ognuno di loro iniziava a camminare con le proprie gambe, chi prima, chi dopo. E io sono come loro, inizio adesso ad allontanarmi dal ''nido'. Ma la mia famiglia, sparsa un po' dovunque, c'è sempre. Ho bisogno di sentirla vicino, e non con telefonate o pranzi domenicali, ma con il cuore, mi basta pensarli con affetto ed ecco che tutti e cinque mi sono intorno, e io sto sempre bene. La mia famiglia è come l' ossigeno, ne ho bisogno per vivere, ma respiro qui come altrove.
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Originariamente inviata da
Morgana.
Non ho mai fatto attenzione a questa sfumatura di significato...
Non trovo allora una metafora adatta. Sono tutt' altro che dipendente dalla mia famiglia, e diciamo che, essendo in 4 i figli e io la più piccola, ho sempre visto come ognuno di loro iniziava a camminare con le proprie gambe, chi prima, chi dopo. E io sono come loro, inizio adesso ad allontanarmi dal ''nido'. Ma la mia famiglia, sparsa un po' dovunque, c'è sempre. Ho bisogno di sentirla vicino, e non con telefonate o pranzi domenicali, ma con il cuore, mi basta pensarli con affetto ed ecco che tutti e cinque mi sono intorno, e io sto sempre bene. La mia famiglia è come l' ossigeno, ne ho bisogno per vivere, ma respiro qui come altrove.
La mia non era una critica, bada bene; anche perché l'indipendenza assoluta equivarrebbe alla solitudine: siamo tutti dipendenti da chi ci circonda... anche quando ora parli di ossigeno, in fondo è una dipendenza.
Diciamo allora che, come per tutte le cose, l'importante è la giusta misura, anche nella dipendenza.
:)
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Eccomi:)
Credo tu ti riferisca al disorso sull'ereditarietà dell'ansia...delle nevrosi...
Non ho mai detto che ciò non sia vero ( anche se comunque non tutto è ereditario).
Sicuramente alla genesi di nevrosi e psicosi un ruolo determinante è svolto dalla famiglia da un punto di vista non solo genetico.
Hai quindi ragione quando dici che la famiglia non è un sistema perfetto, e aggiungo che mai lo potrà essere dato che è costituito da esseri umani, e la perfezione umana è sicuramente un miraggio.
Nonostante questo non puoi generalizzare e "abbattere" il sistema famiglia, in primis perchè non tutte le famiglie contribuiscono alla genesi di figli nevrotici o psicotici, ma famiglie sane esistono eccome, e in secondo luogo perchè, vuoi o non vuoi, alla nascita TUTTI necessitiamo di un nucleo familiare; il neonato, il bambino, l'adolescente NON possono gestirsi autonomamente nè dal punto di vista pratico nè psichico.
Stai convenendo a quello che sostengo dal mio primo intevento in questo post: ci sono famiglie che generano dei figli psicotici, ci sono famiglie che generano dei figli "quasi" sani, ci sono tutta una serie di sfumature e tutta una scala di valori per i figli generati quindi, che possono essere perfetti da 0 a 100 o imperfetti da 100 a 0 che dir si voglia, a seconda dei genitori che gli sono capitati.
Rispondo anche a Lakeifire: IO NON STO PRETENDENDO LA FAMIGLIA PERFETTA. Desidererei soltanto delle pari opportunità per coloro che via via nascono e che si ritrovano del tutto casualmente in una famiglia; cioè sotto l'ègida di una coppia di persone (genitori) dalle cui capacità o incompetenze dipende il loro futuro. E' in questo che dico che il sistema famiglia presenta dei bachi. Non in quanto tale ma come piccolo modulo della società. I moduli che formano la società dovrebbero essere tutti equivalenti, mentre invece il sistema famiglia differisce da caso a caso con degli effetti sui più giovani che generano tra loro delle differenze abissali che da loro stessi non dipendono.
Poi è chiaro che ognuno di noi è differente dagli altri, come lakeofire e suo fratello, ma sarebbe giusto che le nostre differenze da adulti fossero dovute soltanto dalle nostre differenze REALI da neonati e dalla nostra volontà e dal nostro lavoro; NON DALLA CAPACITA' O INCAPACITA' DI CHI CI SIAMO BECCATI COME GENITORI.
Quindi io dico che la cosa socialmente più giusta sarebbe un sistema educativo che fosse uguale per tutti.
Prendiamo la scuola, per esemio: la scuola lo è (almeno finché resta statale), è uguale per tutti: ma la componente educativa dovuta alla scuola, se raffrontata a quella dovuta ai genitori, è minima.
L'educazione dei più giovani dovrebbe seguire dei protocolli, non può essere demandata ai capricci di due individui chiamati genitori.
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ripensandoci: per me il mio ideale di famiglia è come l'hanno costruita i miei nonni.
spero in futuro di riuscire a creare un rapporto con figli e nipoti splendido come quello che sono riusciti a creare loro :)
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Originariamente inviata da
Cimis
Per me sono le uniche persone nelle quali ho una fiducia assoluta.
Per qualcuno sembrerà banale però dal mio punto di vista è una cosa importantissima...
E' uno dei pochi punti saldi che ho in vita.
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Balbo, non possono esistere reali "pari opportunità" per come le intendi tu, per la semplice ragione che ogni individuo rimarrà (e ben venga sia così) comunque diverso dagli altri....finirà inevitabilmente per avere valori di riferimento un po' differenti, anche se magari non stravolti, rispetto al resto del mondo, e baserà su quelli la sua vita ed il suo sistema educativo.
Nel bene e nel male, è dalla differenza che si prospera, non dal livellamento....le famiglie disastrate sono un rischio da accettare perchè il legame genitori-figli è quanto di più antico esista al mondo, ben più antico della stessa specie umana.....un bambino ha BISOGNO di un legame familiare, neanche lui ti saprà dire perchè dato che è qualcosa di impossibile da spiegare, tanto è istintivo e connaturato.
E' qualcosa che non potrai MAI sradicare, e che secondo me NON VA sradicata.....combatti una battaglia persa per il semplice fatto che tu vuoi sovvertire il legame più forte ed antico che esista in natura.....non so come pensi di riuscirci :D
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Originariamente inviata da
Wolverine
Balbo, non possono esistere reali "pari opportunità" per come le intendi tu, per la semplice ragione che ogni individuo rimarrà (e ben venga sia così) comunque diverso dagli altri....finirà inevitabilmente per avere valori di riferimento un po' differenti, anche se magari non stravolti, rispetto al resto del mondo, e baserà su quelli la sua vita ed il suo sistema educativo.
Nel bene e nel male, è dalla differenza che si prospera, non dal livellamento....le famiglie disastrate sono un rischio da accettare perchè il legame genitori-figli è quanto di più antico esista al mondo, ben più antico della stessa specie umana.....un bambino ha BISOGNO di un legame familiare, neanche lui ti saprà dire perchè dato che è qualcosa di impossibile da spiegare, tanto è istintivo e connaturato.
E' qualcosa che non potrai MAI sradicare, e che secondo me NON VA sradicata.....combatti una battaglia persa per il semplice fatto che tu vuoi sovvertire il legame più forte ed antico che esista in natura.....non so come pensi di riuscirci :D
Si tratta di decidere se si vuole dare sfogo ai propri istinti o alle proprie capacità intellettive.
Tu dici che la famiglia è un legame antico; anche la pedofilia lo è, allora non capisco perché difendere la prima e non la seconda.
La differenza tra gli individui c'è perché non esistono due individui uguali, non si devono però "creare" delle differenze dal di fuori. E' come una corsa fra due centometristi: ben venga la differenza per la diversa struttura fisica e capacità mentale degli atleti, ma guai a fornir loro un diverso appoggio per il piede di partenza o una collocazione che faccia percorrere in realtà a uno dei due 98 metri anziché i 100 dell'altro... e la famiglia di fatto questo è!
Che poi non si possa avere 100 metri precisi al millimetro, ma qualche centimetro di differenza, non è mai la stessa cosa di 2 metri...
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Originariamente inviata da
Strano(r)male
Non riesco ad immaginare come sarei oggi,se non li avessi avuti vicino.Ho un tetto,da mangiare gratis tutti i giorni e anche se per qualcuno possono sembrare cose dovute per il semplice fato di essere figli,per me sono cose con un immenso valore.
Quindi grazie,per ogni cosa che mi concedete.
quando viene a mancare questa sicurezza per tutti i giorni
(della serie, oggi siamo qui Ilaria, domani non lo so.Ma la vita nella nostra famiglia e' cosi) allora credimi, pian piano ci si manca di rispetto.. si urla ..si piange si tengono i musi
Ma poi si ricomincia, possibilmente piu' uniti di prima...
Ma con la voglia, ancora nel cuore, di andar via. Lontani da tutto
Quote:
Lake :
Posso concordare che i legami potrebbero diminuire l'obiettività però è anche vero che crescendo uno fa propri gli insegnamenti che condivide e abbandona gli altri.
Io vedo in casa mia... io e mio fratello siamo diversissimi in molti aspetti... eppure i genitori sono gli stessi. E sia io che lui non ci lamentiamo assulutamente di come ci hanno cresciuto.
Nel mio caso le opportunità ce le siamo create noi perchè la partenza è la stessa.
quoto e' lo stesso anche nella mia famiglia.
Mio fratello ed io siamo completamente diversi
Io non mi faccio influenzare e la penso come l'ho vissuta io nella vita e come me l'hanno insegnata gli altri.
Mio fratello e' una persona piu' libera
di agire, di pensare.. fa tutto alla giornata. vive alla giornata
senza pensare alle conseguenze alcune volte
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Quote:
Originariamente inviata da
arturo.bandini
in qualità di giullare del tombino ti consiglio di andare ad intervistare
toto riina o bernardo provenzano...forse ti daranno degli importanti ragguagli per la tua questione
Si, posso anche riesumare Al Capone o Marlon Brando...