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inno di Mameli e sport

  1. #41
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Ciò non deve esserci la competizione non capisco il concetto...

    La competizione ha senso sicuramente fra gli atleti che gareggiano. Già perde un po' di senso se essa nasce fra gli spettatori.

    Se poi si vuole dividerli in funzione della loro nazionalità, allora il senso non riesco proprio più a trovarlo...


  2. #42
    Gabriel8181
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    Non è vero che se tifi sei fazioso.

    Sei fazioso se non vuoi riconoscere la dignità e i meriti sportivi dell'avversario.
    La dignità nel senso che chi perde non vale meno di chi vince.
    I meriti sportivi nel senso del non voler ammettere le capacità sportive altrui in relazione alle nostre.
    Ah d'accordo, io intendevo fazioso con... di parte, nel senso che parteggio per una parte.
    Ovvio che se sei sportivo il rispetto ed il riconoscimento dell'avversario e' cosa imprescindibile, ma non vedo un contrasto tra questo valore e il canto dell'inno che e' un po' come "evvai, ho vinto io!"

  3. #43
    Mai più senza FdT lakeofire
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    La competizione ha senso sicuramente fra gli atleti che gareggiano. Già perde un po' di senso se essa nasce fra gli spettatori.

    Se poi si vuole dividerli in funzione della loro nazionalità, allora il senso non riesco proprio più a trovarlo...
    Ma scusa lo sport E' questo. E' competizione, altrimenti non esisterebbe.
    Come ci sono 2 squadre e anche giusto che ci siano 2 tifi ovviamente la rivalità nondeve sucire dalle tribune dello stadio (insomma dal posto in cui si sta svolgendo la gara) ma dev'esserci.

    E poi l'inno individua la provenienza, è il segno di appartanenza... e le competizioni a livello internazionale (cioè con l'inno) sono proprio per confrontarsi

  4. #44
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Ma scusa lo sport E' questo. E' competizione, altrimenti non esisterebbe.
    Come ci sono 2 squadre e anche giusto che ci siano 2 tifi ovviamente la rivalità nondeve sucire dalle tribune dello stadio (insomma dal posto in cui si sta svolgendo la gara) ma dev'esserci.

    E poi l'inno individua la provenienza, è il segno di appartanenza... e le competizioni a livello internazionale (cioè con l'inno) sono proprio per confrontarsi

    Per quel che dici tu non si dovrebbe scegliere come inno quello dello stato a cui si appartiene. Quello è un inno "politico", mentre dovrebbe essere "sportivo".
    Se tifo per la Roma è lecito che canti "Grazie Roma", non "Fratelli d'Italia".
    Lo stesso vale anche per la nazionale, nonostante la coincidenza geografica delle due cose, stato e squadra sportiva, potrebbe trarre in inganno. Si dovrebbe cantare "Forza italia, forza buffon, semo forti col pallon" e non "fratelli d'italia l'italia s'è desta"...

    Specifico poi una cosa che ritengo molto importante.

    Se c'è la partita di calcio Juventus-Inter, la competizione è fra gli undici calciatori della Juve e gli undici dell'Inter. E io non la nego.
    Se la competizione si trasferisce fra gli spettatori tifosi delle due squadre, forse questo è già un errore.
    Il tifoso non deve essere in competizione col tifoso avversario, ma per esso dovrebbe soltanto essere lecito il gioire per il successo eventuale della propria squadra. Sembra superficialmente che non ci sia differenza, invece la differenza c'è ed è abissale. La violenza negli stadi nasce proprio dall'inosservanza di questo presupposto.

    Rischio di andare OT, scrissi già molto sull'argomento nella sezione sport circa un anno fa...

    Uno dei motivi, probabilmente il principale, per cui via via sto abbandonando l'interesse per un po' tutti gli sport è proprio la faziosità che c'è fra i tifosi.

  5. #45
    Mai più senza FdT lakeofire
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    Per quel che dici tu non si dovrebbe scegliere come inno quello dello stato a cui si appartiene. Quello è un inno "politico", mentre dovrebbe essere "sportivo".
    Se tifo per la Roma è lecito che canti "Grazie Roma", non "Fratelli d'Italia".
    Lo stesso vale anche per la nazionale, nonostante la coincidenza geografica delle due cose, stato e squadra sportiva, potrebbe trarre in inganno. Si dovrebbe cantare "Forza italia, forza buffon, semo forti col pallon" e non "fratelli d'italia l'italia s'è desta"...

    Specifico poi una cosa che ritengo molto importante.

    Se c'è la partita di calcio Juventus-Inter, la competizione è fra gli undici calciatori della Juve e gli undici dell'Inter. E io non la nego.
    Se la competizione si trasferisce fra gli spettatori tifosi delle due squadre, forse questo è già un errore.
    Il tifoso non deve essere in competizione col tifoso avversario, ma per esso dovrebbe soltanto essere lecito il gioire per il successo eventuale della propria squadra. Sembra superficialmente che non ci sia differenza, invece la differenza c'è ed è abissale. La violenza negli stadi nasce proprio dall'inosservanza di questo presupposto.

    Rischio di andare OT, scrissi già molto sull'argomento nella sezione sport circa un anno fa...

    Uno dei motivi, probabilmente il principale, per cui via via sto abbandonando l'interesse per un po' tutti gli sport è proprio la faziosità che c'è fra i tifosi.
    Io invece credo che la competizione ci posso essere anche tra tifosi. Mi spiego. Tu vedi tutto sotoo il punto di vista che si è creato al giorno d'oogi ma gli sfottò che possono esserci tra i tifos, come succedeva civilmente una volta, non sono sbagliati. E quindi non può essere sbagliato "il confronto" tra tifosi.

    Per il discorso dell'inno tu lo vedi come qualcosa di politico ma in realtà non è così, almeno per me.
    L'inno è un segnale di apprtenenza e di attaccamento alla tua nazione, viene usato in politica, ma anche che ne so per un funerale, per una competizione ma anche per una ricorrenza...secondo me è riduttivo definirlo una questione politica
    Voglio dire l'inno è della nazione, la squadra rappresenta la nazione, è giusto che si canti l'inno della nazione ma nessuno vieta di cantare forza italia... sono cose complementari.

  6. #46
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Io invece credo che la competizione ci posso essere anche tra tifosi. Mi spiego. Tu vedi tutto sotoo il punto di vista che si è creato al giorno d'oogi ma gli sfottò che possono esserci tra i tifos, come succedeva civilmente una volta, non sono sbagliati. E quindi non può essere sbagliato "il confronto" tra tifosi.

    Per il discorso dell'inno tu lo vedi come qualcosa di politico ma in realtà non è così, almeno per me.
    L'inno è un segnale di apprtenenza e di attaccamento alla tua nazione, viene usato in politica, ma anche che ne so per un funerale, per una competizione ma anche per una ricorrenza...secondo me è riduttivo definirlo una questione politica
    Voglio dire l'inno è della nazione, la squadra rappresenta la nazione, è giusto che si canti l'inno della nazione ma nessuno vieta di cantare forza italia... sono cose complementari.
    Intendevo per l'inno, politico in sensa lato.
    Per come dici tu, anche la squadra di calcio diventa "politica".

    Sul tifo non sono d'accordo, è proprio dallo sfottò fra tifosi che nasce la violenza, perché lo sfottò è di per sé già violenza.

    Se io ti prendo per il cùlo, lakeofire, ti faccio una violenza.
    Se un gruppo di persone, accomunate dal colore di una bandiera, pernde per il cùlo un altro gruppo di persone, accomunate da un altro colore di bandiera, la violenza diventa di gruppo...

    Io tifoso della Roma posso cantare Roma Roma alé, ma non devo cantare Lazio Lazio vaffancùlo, perché in tal modo sono violento.
    E se prendo per il culo un tifoso laziale per essere stata la Roma davanti in classifica alla Lazio, sono altresì violento. Devo gioire della bella posizione di classifica della mia squadra, non della posizione bassa della tua.
    Se si partisse da questo, non ci sarebbero nemmeno i tifosi morti accoltellati.

  7. #47
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    Intendevo per l'inno, politico in sensa lato.
    Per come dici tu, anche la squadra di calcio diventa "politica".

    Sul tifo non sono d'accordo, è proprio dallo sfottò fra tifosi che nasce la violenza, perché lo sfottò è di per sé già violenza.

    Se io ti prendo per il cùlo, lakeofire, ti faccio una violenza.
    Se un gruppo di persone, accomunate dal colore di una bandiera, pernde per il cùlo un altro gruppo di persone, accomunate da un altro colore di bandiera, la violenza diventa di gruppo...

    Io tifoso della Roma posso cantare Roma Roma alé, ma non devo cantare Lazio Lazio vaffancùlo, perché in tal modo sono violento.
    E se prendo per il culo un tifoso laziale per essere stata la Roma davanti in classifica alla Lazio, sono altresì violento. Devo gioire della bella posizione di classifica della mia squadra, non della posizione bassa della tua.
    Se si partisse da questo, non ci sarebbero nemmeno i tifosi morti accoltellati.
    Calma. Io intendo gli sfottò che si sono sempre stati fino a pochi anni fa... quindi direi per un secolo circa e non è mai successo niente...
    Se la tua squadra ha fatto una partitaccia e ha perso 3-0 posso anche stuzzicarti. Se il tuo idolo ha sbagliato 2 rigori in 1 partita posso prenderti in giro. Su questo non c'è niente di male, in un paese civile credo sia una cosa normale (attenzione che non ho detto offese!!).
    Il tifo violento secondo me ha altre colpe ma non mi dilungo anche perchè so già che avremmo idee contrastanti



    Per quanto riguarda l'inno probabilmente si associa alla politica perchè ai giorni nostri uno stato si "conosce" tantissimo per la sua politica, per chi lo governa e tutto ciò che ci sta attorno.
    Magari sentendo l'inno di un paesino semi-sconosciuto non si associa subito alla politica e quindi si rimane nel mondo sportivo...forse...

  8. #48
    Assuefatto da FdT
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    Intendevo per l'inno, politico in sensa lato.
    Per come dici tu, anche la squadra di calcio diventa "politica".

    Sul tifo non sono d'accordo, è proprio dallo sfottò fra tifosi che nasce la violenza, perché lo sfottò è di per sé già violenza.

    Se io ti prendo per il cùlo, lakeofire, ti faccio una violenza.
    Se un gruppo di persone, accomunate dal colore di una bandiera, pernde per il cùlo un altro gruppo di persone, accomunate da un altro colore di bandiera, la violenza diventa di gruppo...

    Io tifoso della Roma posso cantare Roma Roma alé, ma non devo cantare Lazio Lazio vaffancùlo, perché in tal modo sono violento.
    E se prendo per il culo un tifoso laziale per essere stata la Roma davanti in classifica alla Lazio, sono altresì violento. Devo gioire della bella posizione di classifica della mia squadra, non della posizione bassa della tua.
    Se si partisse da questo, non ci sarebbero nemmeno i tifosi morti accoltellati.
    Abel x una volta nn mi trovo d'accordo con te....gli sfottò e il folklore tra le tifoserie sono parte integrante di sport x così dire "campanilisti" come x esempio il calcio...ti faccio un esempio... tutte e volte che vado in svizzera x i fine settimana una volta su due si va a vedere la partita dell'inter al bar, e io essendo l'unico juventino del gruppo mi unisco mio malgrado , giusto x passare una serata tra amici...il bar è un covo di interisti e appena entro io o qlc amico romanista scattano gi sfottò e i coretti..e noi a rispondere a tono..."Va che quest'anno l'nter guarda che se vinciamovince nessuno come noi ne havinti 4 di fila.." e io "guarda che se vinciamo noi quest'anno è la terza stella.." e via dicendo...l'inevitabile sfottò quando l'inter si becca il gol...cavolo secondo me ci stanno tutti...è il modo dei tifosi( quelli seri , naturalmente....) di vivere il calcio... io da quel bar ci sono sempre uscito intero, senza ferite di sorta...poi naturalmente il mondo è pieno zeppo di deficienti frustrati...

  9. #49
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Non mi sono spiegato su quel che intendo, ragazzi, (rispondo sia a lake che a brizio), è chiaro che la violenza a cui alludo io non si manifesti al bar dello sport dove ci si può ritrovare con amici che tengono per altre squadre.
    Però è da lì che scatta il meccanismo che poi, per interazioni successive, porta al morto accoltellato allo stadio.
    Se al bar dello sport non ci si sfottesse, si perderebbe quel senso di rivalità fra tifosi di sqaudre avversarie che poi, per alcuni aberra fino alla violenza fisica.
    Voi dite che una volta queste cose non c'erano, ma non è affatto vero; semplicemente una volta non si faceva uso di coltelli e spranghe, ma a suon di cazzòtti ci finiva spessissimo.
    E poi comunque, personalmente, non mi piace proprio il concetto di "sfottere" qualcuno, secondo me è quanto meno una cosa sciocca, forse violenta.
    Se io dovessi giocare a tennis o a biliardo o a quello che volete con un avversario che, nel caso che io perda, comincia a prendermi in giro, se permettete costui poi lo eviterei e non ci giocherei più.
    Che cos'è il prendersi in giro, pensateci bene?
    Umiliare l'altro come forma di divertimento...

  10. #50
    colibrì
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    l'inno è la sintesi di un paese e della sua cultura (almeno dovrebbe esserlo). Per cui credo che si suoni l'inno prima delle partite e durante le premiazioni per rendere partecipi anche gli altri della propria cultura e anche dell'indole politica.

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