Originariamente inviata da Trinità
Certo che se uno mi viene a dire che "la filosofia ha poco a che vedere con la religione", cosa devo fare, dirgli che accetto la sua opinione? Non è questione di opinioni, è questione di non sapere assolutamente nulla di ciò di cui si sta parlando. Nel vostro gergo significa sparare una gran cazzata, nel mio significa dimostrare che si legge poco. E' inutile che mi facciate pesare il modo in cui scrivo, perché rimarrà come è ora. Non uso parole "pompose" per far bella figura con ragazzini diciassettenni, ho un mio modo di scrivere. E siccome mi pagano pure per usare un buon italiano, penso che non debba cambiare io il mio modo di scrivere; altrimenti le mie case editrici mi avrebbero già cacciato.
Siete veramente noiosi quando tirate fuori questo discorso. Alcuni usano le K, altri usano un vocabolario più ampio; e come non date dell'imbecille a chi scrive con le K, non dovreste dare del borioso a chi cura la scrittura.
Poi, francamente, sentirmi dire da un ragazzino diciassettenne che ha dimostrato di non leggere che "non ce la faccio" è abbastanza divertente. Te la sei presa perché ho tirato fuori la parola ignoranza? Sei ignorante due volte allora, perché ti ho anche spiegato che non era per offendere. E se non fosse bastato, ho anche sottolineato come io stesso mi senta ignorante.
Io ritengo sia "giusto" (o quantomeno più interessante) ciò che è accompagnato da argomentazioni valide. Quando posso faccio riferimento a studi, a fatti storici, a correnti di pensiero o personaggi. Chi non è in grado di farlo risponda come vuole, ma se mi verrà a dire cose come "la filosofia ha poco a che vedere con la religione", gli dirò sempre e solo la stessa cosa: leggi, dannazione, leggi.