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Il senso del Tempo

  1. #11
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da ...Calliope...
    io credo che bisogna innanzitutto fare una distinzione...e cioè tra il tempo vista come invenzione dell'uomo...cos'è un'ora?un giorno?un mese?nient'altro che "limitazioni" imposte dall'uomo...e l'altro tipo di tempo...cioè la vita stessa,la sua durata...Mi capita spesso di pensare al fatto che sia un tempo finito...soprattutto dopo interi pomeriggi sui libri...guardo l'orologio e mi chiedo se abbia senso sprecare tante ore preziose (perchè irripetibili) a studiare...o fare qualsiasi altra cosa di "inutile" (inutile dopo la morte...) ma credo che non troverò mai una risposta...
    beh teoricamente seguendo questa corrente dovremmo fare i fannulloni tutti quanti... e non penso che vivremmo nelle condizioni di agiatezza che abbiamo.. anche perchè l'uomo non è nato per vivere così bensì doveva rimanere uomo-animale.... con gli istinti naturali e nessuna affinazione delle tecniche... però ciò è accaduto ed ha cambiato totalmente le cose...io dico che al contrario tutti dovrebbero fare qualcosa nella vita, e tentare di lasciare qualcosa alle generazioni future..trovare la vita eterna nei ricordi di quelli che vengono dopo di noi...


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  3. #12
    Sempre più FdT
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 8/10/2004
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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt

    beh teoricamente seguendo questa corrente dovremmo fare i fannulloni tutti quanti... e non penso che vivremmo nelle condizioni di agiatezza che abbiamo.. anche perchè l'uomo non è nato per vivere così bensì doveva rimanere uomo-animale.... con gli istinti naturali e nessuna affinazione delle tecniche... però ciò è accaduto ed ha cambiato totalmente le cose...io dico che al contrario tutti dovrebbero fare qualcosa nella vita, e tentare di lasciare qualcosa alle generazioni future..trovare la vita eterna nei ricordi di quelli che vengono dopo di noi...
    Eh? Ma chi l'ha detto?

  4. #13
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da UriGeller

    Eh? Ma chi l'ha detto?
    lo dice il fatto che l'uomo è innaturale, è diventato contro la natura pur facendone parte, è una controversia e l'unico modo perchè essa non venisse creata era rimanere animali...
    ovvero l'uomo distrugge tutto si appropria di ogni cosa e distrugge gli equilibri che si sono creati e che hanno impiegato milioni di anni per formarsi, lui in 4 e 4 otto distrugge tutto...e distrugge sè stesso...

    so andando off... era solo per spiegare che in effetti l'uomo dovrebbe non essere costretto a studiare, lavorare, fare le cosine noiose che si fanno, pagare le tasse ecc.. l'unico modo per evadere era rimanere animali.. e difatti gli animali non devono studiare lavorare.. pensano a se e basta...fortunatamente e sfortunatamente ciò non è accaduto, e l'uomo si è evoluto, fortunatamente perchè l'uomo crea cose meravigliose, riesce a migliorare la qualià della vita con la tecnica... sfortunatamente perchè se egli non si fosse evoluto e fosse rimasto scimmia non navigheremmo nella merda, e con noi l'intero pianeta..

  5. #14
    Sempre più FdT
    Uomo 37 anni
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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt

    lo dice il fatto che l'uomo è innaturale, è diventato contro la natura pur facendone parte, è una controversia e l'unico modo perchè essa non venisse creata era rimanere animali...
    ovvero l'uomo distrugge tutto si appropria di ogni cosa e distrugge gli equilibri che si sono creati e che hanno impiegato milioni di anni per formarsi, lui in 4 e 4 otto distrugge tutto...e distrugge sè stesso...

    so andando off... era solo per spiegare che in effetti l'uomo dovrebbe non essere costretto a studiare, lavorare, fare le cosine noiose che si fanno, pagare le tasse ecc.. l'unico modo per evadere era rimanere animali.. e difatti gli animali non devono studiare lavorare.. pensano a se e basta...fortunatamente e sfortunatamente ciò non è accaduto, e l'uomo si è evoluto, fortunatamente perchè l'uomo crea cose meravigliose, riesce a migliorare la qualià della vita con la tecnica... sfortunatamente perchè se egli non si fosse evoluto e fosse rimasto scimmia non navigheremmo nella me**a, e con noi l'intero pianeta..
    L'uomo era nato per evolversi. Le cose non potevano andare diversamente: era ovvio che almeno certi uomini trovandosi in certe condizioni sviluppassero tutto quello che hanno sviluppato. Per l'uomo, ammesso il contesto storico-geografico favorevole, il progresso è perfettamente naturale. Che poi l'uomo distrugga la natura, o meglio faccia del male ad altri organismi viventi, è un'altro discorso. Tra l'altro nella storia naturale ci sono casi di specie ben più pericolose dell'uomo: la comparsa delle piante angiosperme (con i fiori) ha causato l'estinzione di migliaia di specie di felci che prima dominavano il mondo, se non ci fossero stati i dinosauri probabilmente i mammiferi si sarebbero avoluti molto prima e così via. Bisogna fare molta attenzione a cosa si definisce "naturale".

  6. #15
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    il tempo che abbiamo è sempre meno di quello che vorremmo avere, perciò cerco di sfruttarlo al massimo in tutti i campi, dalla scuola (lavoro), al quello passato con gli altri ecc....

  7. #16
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da UriGeller

    L'uomo era nato per evolversi. Le cose non potevano andare diversamente: era ovvio che almeno certi uomini trovandosi in certe condizioni sviluppassero tutto quello che hanno sviluppato. Per l'uomo, ammesso il contesto storico-geografico favorevole, il progresso è perfettamente naturale. Che poi l'uomo distrugga la natura, o meglio faccia del male ad altri organismi viventi, è un'altro discorso. Tra l'altro nella storia naturale ci sono casi di specie ben più pericolose dell'uomo: la comparsa delle piante angiosperme (con i fiori) ha causato l'estinzione di migliaia di specie di felci che prima dominavano il mondo, se non ci fossero stati i dinosauri probabilmente i mammiferi si sarebbero avoluti molto prima e così via. Bisogna fare molta attenzione a cosa si definisce "naturale".
    difatti sono anke io dell'idea che l'evoluzione era inevitabile.. e comunque ora non possiamo fare nulla.. ma l'uomo è l'unico che può valutare le situazioni, porre rimedi dove ha fatto danno ecc... peccato che non lo fa...
    e poi nella storia tutto è stato gradualissimo, le angiosperme hanno impiegato millenni per colonizzare tutto il pianeta.. qui si sta parlando d centinaia di anni.. non molto di più..

    anzi forse pure meno...

    off topic off topic

  8. #17
    Fragolin@Dolce
    Utente bannato

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    io vorrei ke si potesse tornare indietro nel "tempo".....alcune volte vorrei ke nn passasse mai..altre subito..dipende da come mi trovo in quel momento ecc..

  9. #18
    FdT svezzato
    Uomo 42 anni da Roma
    Iscrizione: 15/8/2006
    Messaggi: 121
    Piaciuto: 0 volte

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    complimenti per il topic, molto bello, e molto ben argomentato. Bravo urigeller, soprattutto tenendo conto che hai dovuto tradurre i pensieri di polly in qualcosa di senso compiuto.

    a parte gli scherzi, esiste un tempo convenzionale e un tempo non convenzionale, questo lo dico con certezza assoluta. Il tempo convenzionale è la settimana, è il mese. Tempo non convenzionale, ma naturale, è il giorno, ed è anche l'anno: entrambi sono legati a fenomeni fisici, oggettivi, non "creati" dall'uomo. Si può dividere un anno in quanti mesi e settimane si voglia, si può abolire il concetto di mese e settimana, ma in ogni caso la Terra gira intorno al Sole, e compie una rotazione completa in un anno. Così come è immodificabile che ogni 24 ore si assista ad alba tramonto e alternarsi di giorno e notte.

    su un altro piano invece c'è il tempo come concetto astratto. O meglio, c'è il "tempo di una vita". Che è un concetto relativo, tanto per cominciare: e il punto è proprio che non sappiamo quanto durerà la vita di ognuno di noi. E secondo me è su questo che si può ragionare e speculare filosoficamente.
    Da una parte metterei la speculazione sul "dopo la morte", che però sinceramente mi sembra tanto bella quanto inutile, perchè nessuno di noi sa cosa succederà dopo, e nessuno di noi può dare una risposta agganciandola a dati concreti, oggettivi. Ognuno CREDE in qualcosa: reincarnazione, vita eterna, paradiso-purgatorio-inferno, oppure fine di tutto, e basta. Nessuno ha ragione, non sappiamo niente, per cui io mi tengo la mia idea ma penso sia inutile discuterne, al massimo può essere interessante conoscere le convinzioni degli altri, ma finisce lì, non si può criticare nessuna visione, nemmeno la più apparentemente illogica (che so, domani se ne esce uno che dice che dopo la morte diventiamo tutti mobili dell'ikea: ci possiamo mettere tutti a ridere, ma in realtà ha la stessa possibilità di aver ragione di tutti quelli che credono che esista il paradiso).

    e infine l'unico tempo "astratto" su cui possiamo discutere, secondo me: il tempo della vita di ognuno di noi, inteso come "spazio fisico" e valore che gli diamo. Il fulcro è questo (copio da urigeller):
    "la vita è un tempo finito e nulla di quello che c'è fuori di essa può essere percepito, per noi umani il tempo non è una linea continua ed eterna, è solo quello che viviamo ed è come se si ripetesse sempre, perché non c'è un'altro tempo"
    dove il ripetersi io lo intendo come cicli attaverso cui passano tutti potenzialmente, cioè nascita-infanzia-pubertà-maturità-vecchiaia-morte, ma si potrebbe restringere in nascita-morte per includere proprio tutti. In questo senso, direi che è ciclica. E che è finita e non percepibile come "linea continua ed eterna". Ma qui io inserisco un passaggio ulteriore: ammettendo che sia così, come la mettiamo con la MEMORIA e con la STORIA? non sono forse anche quelle una parte della nostra vita? e dico di più, secondo me sono proprio l'unico modo per estendere la nostra vita al di là della sua durata fisica, della sua "fine". Entrare nella storia rende eterni, di fatto. E la memoria ripetuta, i libri, la documentazione servono a questo secondo me. E danno il vero senso alle nostre azioni: io la intendo così, il mio obiettivo è FARE qualcosa attraverso cui sopravvivere al mio stesso corpo. Fare che può anche non essere necessariamente una produzione di qualcosa di fisico, ma anche solo creare talmente tanto affetto in alcune persone da continuare a vivere attraverso di loro (basti pensare al nonno che racconta al nipote di suo padre, che probabilmente il nipote non avrà mai visto: in quel racconto il padre, ossia il bisnonno, continua a vivere, e se il nipote racconterà la storia alla generazione successiva, la catena continuerà, e così la "vita" del bisnonno che sarà a quel punto trisavolo e via continuando). Potenzialmente siamo immortali, in questo senso.

  10. #19
    FdT svezzato
    Uomo 34 anni da Bari
    Iscrizione: 19/11/2006
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    Quote Originariamente inviata da margot
    anche io penso che il tempo sia il fulcro della vita...nn riesco a pensare ad una vita senza tempo ...o peggio ad una vita con tempo illimitato.....
    + ke altro io penso ke sia impossibile pensare a un tempo senza vita

  11. #20
    Vivo su FdT
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    Messaggi: 3,731
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    Quote Originariamente inviata da AlexDeLarge
    E danno il vero senso alle nostre azioni: io la intendo così, il mio obiettivo è FARE qualcosa attraverso cui sopravvivere al mio stesso corpo. Fare che può anche non essere necessariamente una produzione di qualcosa di fisico, ma anche solo creare talmente tanto affetto in alcune persone da continuare a vivere attraverso di loro (basti pensare al nonno che racconta al nipote di suo padre, che probabilmente il nipote non avrà mai visto: in quel racconto il padre, ossia il bisnonno, continua a vivere, e se il nipote racconterà la storia alla generazione successiva, la catena continuerà, e così la "vita" del bisnonno che sarà a quel punto trisavolo e via continuando). Potenzialmente siamo immortali, in questo senso.
    "Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama".
    Questa frase che ho letto recentemente in un libro mi ha fatta impazzire e penso anche io che sia così.

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