AGGRAPPARSI ALLA VITA
Un fotografo che stava realizzando il servizio video di un' intervento chirurgico eseguto all'interno di un utero materno- per correggere un problema di spina bifida- in un feto di appena 21 settimane ( un'autentica prodezza medica), mai avrebbe immaginato che la sua macchina fotografica potesse catturare il più eloquente grido in favore della vita sino ad ora conosciuto...
Mentre Paul Harris reallizzava il servizio nell'Università di Vanderbilt ( Nashville, Tennesse) da tutti riconosciuti come una delle strutture più avanzate nell'esecuzione di questo tipo di chirurgia, catturò il momento in cui il bimbo trasse la piccola mano dell'interno dell'utero materno afferrando il dito del chirurgo che lo stava operando.
La foto fu pubblicata in varie riviste negli USA e le sue ripercussioni fecero il giro del mondo sino ad arrivare in Irlanda, dove più forte è lo schieramento contrario alla legalizzazione dell'aborto. La piccola mano che commosse il mondo appartiene a samuel Alexander, nato il 28 dicembre 2002 ( il giorno della foto era a soli 5 mesi di gestazione).
Se pensiamo a ciò, la foto è più che eloquente. La vita del bimbo era letteralmente appesa ad un filo. I chirurghi sapevano che non avrebbero mai potuto mantenerlo in vita al di fuori dell'utero materno. Per questo dovevano riuscire ad operarlo "dentro" correggendo l'anomalia fetale e risuturando poi l'organo perchè il bimbo potesse proseguire la sua crescita fisiologica.
Per tutti questi motivi, l'immagine fu considerata come una delle fotografie mediche più importanti degli ultimi tempi e dil documento di uno degli interventi più straordinari sino ad ora eseguiti nel mondo. Samuel è il paziente più giovane che mai sia stato sottoposto a questo tipo di procedura.
L'immagine meravigliosa di questa piccola mano che stringe il dito di un chirurgo ci fa pensare a come l'uomo possa salvare una vita umana.
LA VITA è UN DONO PREZIOSO... DA AMARE..... E DA DIFENDERE
La foto la si può vedere nel sito sotto da dove ho tracopiato il testo.
http://blog.libero.it/musa1985/1433178.html