Scazzula, come dici tu, lei non sta bene con se stessa. Ne so qualcosa. Il fatto è questa è una cosa che nessuno può cambiare se non lei stessa.
Scazzula, come dici tu, lei non sta bene con se stessa. Ne so qualcosa. Il fatto è questa è una cosa che nessuno può cambiare se non lei stessa.
Di primo impatto mi viene di pensare si tratti di depressione, spero di sbagliarmi...
si, sono d'accordo con morrigan che su certe cose gli amici/familiari/partner possono aiutare solo fino ad un certo punto
e anche con fiona sul fatto che dietro a questa apparente insoddisfazione cronica potrebbe anche celarsi qualcosa di più grave
comunque l'ho vista l'altroierisera... siamo stati al sushi insieme... e non ho potuto fare a meno di "studiarla" per quasi tutta la cena
e niente... all'apparenza sembra tutt'altro che una persona """depressa"""... ma comunque "ai tempi" anch'io in gruppo ridevo e scherzavo come nulla fosse... e anzi cercando in primis proprio di non mostrarmi "a terra"... quindi...
alla fine ne ho parlato anche con la mia ragazza di sta cosa... lei mi ha dato del crocerossino ma ha anche detto che mi sto comportando da amico con una persona che sta vivendo un brutto momento... e che è fiera di me
vabbè scherzi a parte... io credo che le farebbe bene qualche seduta dallo psicologo... e che se ora come ora non è depressione questo suo "stare male con se stessa" alla lunga potrebbero portarcela
però onestamente non me la sento proprio di dirglielo... cioè non mi sento nessuno per andare lì e consigliarle di andare dallo psicologo... vi potrebbe sembrare un discorso da "amico ipocrita" o da cagasotto ma sono sincero
ascoltarla e cercare di farla uscire/svagare si... ma andarle a dire "tu non stai bene e devi farti vedere da qualcuno" (ok, non sono le parole che dovrei usare in un'eventuale conversazione... ma a conti fatti la sostanza è questa qui) no! non me la sento di fare questo passo... anche perchè ho il forte sospetto che potrebbe prenderla male
per ora l'unico antidepressivo (naturale) che le sto consigliando è la cioccolata e siccome io preferisco sempre l'approccio pratico tra 2 settimane la porto all'eurochocolate di perugia così mi accerterò personalmente che ne mangi a volontà e torni a casa con una scorta abbondante
Secondo me c'è una premessa sbagliata di fondo. Da come descrivi questa ragazza, è solare e socievole ma non parla facilmente di sé. Da lì a uno sfogo segue una necessità anche spontanea di "aiutarla"/"starle vicino". Ma hai pensato che magari lei semplicemente non si sfoga perché non vuole questo?
I pensieri negativi li abbiamo, credo, più o meno tutti. Siamo tutti più o meno liberi di condividerli.
Da come descrivi questa ragazza, io in parte mi ci ritrovo un po' perché nemmeno io dico facilmente di essere giù di morale o mi sfogo facilmente con gli altri. Il che non vuol dire che io abbia qualcosa che non va, semplicemente non fa parte di me e se gli altri questa cosa non la capiscono non sono io a dover raccontare sempre cose che non mi va di condividere.
Quello che voglio dirti è che magari non pensi che la necessità di questa ragazza sia stata semplicemente quella di parlare con te in quel solo momento, senza poi che ci fosse un prosieguo.
C'è una cosa molto bella, che ha scritto Calvino: "alle volte uno si sente incompleto, ed è soltanto giovane".
Non ho l'età per farti dei paternalismi. Né per dire che le mie sono verità assolute.
Ma ci sono malesseri di fondo (senza dover per forza andare sul clinico con patologie come la depressione) che a volte passano e a volte non passano. E un malessere di fondo certe volte ci rende ciò che siamo, e anche in un modo assurdamente positivo. Non c'è niente di sbagliato nella tristezza. Non c'è niente di sbagliato nei momenti no.
Attenzione, non sto minimizzando quello che prova.
E "prima o poi le passerà" non è una frase del tutto sbagliata, ma magari non in questi termini.
Prima o poi si cresce. E quando si accettano i propri limiti (sì, anche io sarei potuta diventare scienziato al cern invece faccio l'impiegata, ma non per questo mi ritengo "limitata", solo che la mia vita è questa e sono felice anche così) si inizia a essere molto positivi. Ma è un percorso molto lungo e soprattutto individuale.
Puoi ascoltare, ma non puoi scavare. E ti dico, proprio perché anche io ho un carattere molto riservato, che l'unica cosa che si fa con le persone riservate è mostrarsi disponibili. Se vogliono, saranno loro ad aprirsi e sapranno esattamente che tu sei lì disposto ad ascoltare. Fidati che è già un gesto grandissimo.
E in ogni caso anche lo sfogo sull'insoddisfazione deve conoscere dei limiti.
Mi è capitato che una persona a me molto vicina si sfogasse molto con me su determinate cose su cui era oggettivamente più fortunata. Ascolta e valorizza per mesi, una volta che mi ha trovata storta mi è spontaneamente venuto di rispondere molto molto male.
Per fare un esempio estremo: qualche anno fa sentii una persona sfogarsi perché aveva troppi soldi e non sapeva che farsene. Non sminuisco un malessere che non conosco, perché non era una persona felice. Ma ci sono pure dei limiti a ciò che si può e non si può dire. Insomma, come quando stai ore ad ascoltare un amico e quello se ne esce con "mi sento solo nessuno mi caga"... sfogarsi significa restare sensibili.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
guarda anch'io sono uno che quando ho dei problemi faccio fatica a parlarne con i miei amici... e spesso quando sono con loro cerco anche di mostrarmi più "allegro" del solito proprio per non far notare il mio "momento no"
credo che il suo modo di fare sia praticamente lo stesso... e non trovo che ci sia niente di male... ognuno si sfoga a modo suo, e soprattutto ognuno parla dei suoi problemi con chi/se/quando vuole
(proprio per questo come ho scritto qui sopra non mi sento di "consigliarle cose"... o anche solo di farle troppe domande per spingerla a parlarmi di questi problemi)
il fatto però è come ho detto si è "sfogata" 2 volte con me... e quello che le ho sentito dire mi ha un pò allarmato...
ok che non c'è niente di sbagliato nella tristezza e che certi periodi no capitano un pò a tutti (per i motivi più disparati)... però boh... un pò sarà anche che da lei proprio non me lo sarei mai aspettato, ma certe cose che ha detto mi hanno preso proprio malissimo
E' vero, sei un amico con la a maiuscola e la tua ragazza fa bene ad essere fiera!
Comunque, proprio in virtù della vostra amicizia, basterebbe tu le dicessi che ci sei. Anche se lo sa, ma sentirselo dire fa bene. Te ci sei, e se si volesse sfogare ulteriormente non ci sono problemi, così se vuole sa che può farlo (io ad esempio ho sempre il terrore di rompere le scatole).
Infatti non dirglielo, quella dello psicologo è un'esigenza che deve partire da lei non da te, a me solo una persona ha "osato" dirmelo, ma è stata la mia migliore amica e sapevo che tutto quello che diceva era per aiutarmi perché veramente mi vuole bene e aveva capito che anche io avevo pensato a quest'opzione. Lo psicologo non è un gioco, non fa il lavoro dell'amico, lei probabilmente ha solo bisogno di comprensione, ma la comprensione di un amico e te stai facendo già la cosa giusta.
La depressione è una malattia infame, te la porti dietro per tutta la vita e quasi nessuno se ne accorge perché le persone depresse sono persone normali come tutti, cambia solo quello che sentono dentro quando si ritrovano soli con i loro pensieri.
In ogni caso complimenti, ce ne fossero di amici come te