dipende da chi si ascolta, dai propri interessi e dalla propria intelligenza, se un imbecille ascolta un imbecille su cagate che interessano sì, fa stare meglio, altrimenti no
a meno che uno intelligente utilizzi l'imbecille per notare che c'è chi sta messo peggio, quindi lui si sente sollevato
personalmente parlo davvero poco, ritengo la maggior parte delle comunicazioni inutili (essendo evitabili ragionando), detesto quando vedo sorrisi o serenità attorno a me, quindi amo seminare a parole zizzania o sentire un'atmosfera di odio, provocare, evidenziare le magagne altrui, creare fango in cui sguazzare, cercare lo scontro e il turpiloquio
per questo motivo passo la maggior parte del tempo ad ascoltare quando sono con le persone, per poi trovare il momento giusto per l'intervento di poche parole in mezzora al fine di creare silenzio, sdegno, fastidio, ribrezzo, risposte offensive che mi permetteranno di rispondere con maggiori offese o far incazzare provocando litigi
questo mi fa stare meglio e mi capita anche con le ragazze, è un bene, le ragazze non amano chi parla tanto riempiendole di cazzate ma chi sa ascoltarle e parla solo quando serve (poi questo ti rende più misterioso), tantomeno amano chi le asseconda e piuttosto chi le critica quando serve e senza insultarle
non importa se magari lei non è molto intelligente e parla visto che mica bisogna sposarle tutte, l'importante è far finta di ascoltarla annuendo ogni tanto, intervallando le sue parole con interventi sarcastici e acidi che non la assecondano, per poi terminare il dialogo iniziale a letto, anche questo è un modo per stare meglio che nasce dall'ascolto prevalente, il sesso fa bene e fa circolare sostanze benefiche nel cervello