Si può spedire una lettera ad un detenuto che è in una cella d'isolamento o ci vuole un permesso? Se SI, come si deve fare? Il detenuto poi, potrà rispondere ?
Si può spedire una lettera ad un detenuto che è in una cella d'isolamento o ci vuole un permesso? Se SI, come si deve fare? Il detenuto poi, potrà rispondere ?
Prova a guardare qua:
I colloqui, le telefonate e la posta
Le spettano sei colloqui visivi al mese, della durata di un’ora ciascuno, con familiari o conviventi. In casi particolari (per i quali deve specificare i motivi, in un’apposita richiesta da rivolgere al Direttore) i colloqui "possono" essere consentiti anche con altre persone. I colloqui possono durare anche più di un’ora: se non fa colloquio spesso, o se i suoi parenti vengono da lontano, può chiedere di riunire più ore, previste nel mese, in un solo colloquio.
Finché è imputato, l’autorizzazione ai colloqui viene concessa dal magistrato che procede; dopo il processo di primo grado, viene concessa dal Direttore.
Una volta alla settimana può essere autorizzato a telefonare a familiari e conviventi, sempre dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione, che va chiesta:
(La domanda va sempre presentata alla direzione dell’Istituto, che nel caso la trasmetterà a chi di competenza).
al magistrato che sta procedendo nei suoi confronti, fino alla sentenza di primo grado; al Magistrato di Sorveglianza, dopo la sentenza di primo grado e finché non sarà definitivo; al Direttore dell’Istituto, quando è definitivo.
Anche se proviene da un altro carcere, dal quale già telefonava ai familiari, deve chiedere l’autorizzazione ad effettuare le telefonate in questo Istituto e dovrà attendere alcuni giorni, prima di ottenerla. Una volta ottenuta l’autorizzazione, può chiedere con una domandina di fare la telefonata, specificando il giorno e l’ora in cui vorrebbe effettuarla. Indichi nella domandina anche quale lingua utilizzerà durante la telefonata, se si tratta di lingua diversa dall’italiano.
I condannati per i reati previsti dal primo periodo del primo comma dell’art. 4bis O.P., hanno diritto solamente a quattro colloqui e a due telefonate ogni mese. In questi casi, se ha necessità di avere dei colloqui in più, può chiedere al Direttore dell’Istituto di concederglieli, specificando bene i motivi della sua richiesta (ad esempio per favorire il mantenimento dei rapporti con la famiglia).
Può ricevere, al massimo, quattro pacchi al mese, portati dalle persone ammesse ai colloqui o ricevuti per posta, contenenti generi alimentari, vestiario e lenzuola personali, per un peso complessivo di 20 Kg. Tenga presente che ogni plico postale, contenente qualsiasioggetto (diverso dal materiale didattico), le verrà contato come pacco.
Può ricevere libri (non con copertina rigida), riviste e altro materiale didattico anche in eccesso al peso previsto. Abiti e scarpe imbottiti potrebbero non esserle consegnati, perché di difficile controllo, o perché non consentiti.
Può inoltrare e ricevere posta, senza limitazioni. Sulle lettere deve sempre scrivere il suo nome e cognome. Il Magistrato può sottoporre la corrispondenza a censura; in questo caso, sarà avvertito preventivamente e le lettere, in arrivo e in partenza, porteranno il visto della censura. (Se è sottoposto a censura, imbuchi la busta senza incollarla).
Altre info: Vita in istituto
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Ultima modifica di Dolla Kok; 19/10/2012 alle 19:49
Credo che se permesso debba essere accompagnata da un genitore/tutore. Dovresti parlarne con un avvocato penalista, sono domande molto "mirate"
ok grazie =)
Credo che se uno è detenuto e perdipiù in una cella di isolamento, sarebbe meglio non incontrasse o scrivesse a minorenni così all'acqua di rose