Sapevo da tempo che l'azienda per cui lavoro non testa né componenti né prodotti finiti sugli animali dagli anni '80.
In passato ho fatto leva su questa cosa ma gli animalisti più convinti mi hanno sempre risposto che fin quando non fosse rientrata nelle liste delle Associazioni, non la avrebbero considerata Cruelty Free.
Le Aziende, per poter rientrare in queste liste, devono rispettare degli standard dettati dalle Associazioni stesse.
Due anni fa, l'azienda per cui lavoro è comparsa nelle liste LAV e BUAV, perché rientrava negli standard.
Nel corso del 2011 questi standard sono cambiati.
Le Aziende, per poter rientrare nelle liste Cruelty Free, NON DEVONO intrattenere rapporti commerciali con la Cina, non devono esportare i prodotti. Questo perché la Cina potrebbe chiedere ulteriori test di tolleranza, eseguiti sugli animali.
In sostanza, il prodotto finito arriva ai confini che è Cruelty Free.
Passata la dogana potrebbe sporcarsi di sangue.
Ora io vorrei un parere da voi perché a me questa sembra un'assurdità.
Boicottare Aziende occidentali per boicottare un Paese?
Mi verrebbe da chiedere ai soci LAV se la stampante che usano per stampare i volantini sia MADE IN SPAGNA o che.
Non riesco a trovare un senso a questa cosa, davvero.
Poi è strano come marchi appartenenti a Case più grandi rientrino nelle liste mentre la Casa Madre no. (Esempio: The Body Shop compare nelle liste nonostante sia di proprietà di L'Oréal. E L'Oréal non compare nelle liste.....)
Quanta politica c'è in queste associazioni?
C'è qualcosa che non riesco a cogliere?