Secondo voi noi cittadini ma anche uomini,siamo veramente liberi?
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Secondo voi noi cittadini ma anche uomini,siamo veramente liberi?
sì.
Sì di fare quello che vogliamo.
Però se sbagli non dare la colpa agli altri e autoinsultati.
Siamo liberi di agire nei limiti del consentito.. Siamo ancora liberi se non possiamo uccidere, rubare..
Purtroppo non siamo liberi se siamo quasi "obbligati" ad agire in un certo modo per via di tradizioni, tendenze, utilità personale.
Quindi in definitiva, le persone che possono definirsi davvero libere sono poche
si se parliamo di libertà fisica. non siamo in prigione e nessuno ci tiene costretti in un luogo chiuso.
ma possiamo dire di essere liberi come pensiero ? come mantalità ?
be tra mode, paranoie nostre che ci autocreiamo, cose che ci impongono dall alto (consciamente e inconsciamente) be credo proprio che non siamo del tutto liberi ne di agire ne di pensare
bah.. il discorso mode etc etc non lo condivido.. uno che non ha la forza di imporre se stesso sulle mode e le segue non perchè effettivamente gli piace, ma per non sembrare "diverso", non è che non sia libero, ma semplicemente non ha il coraggio di imporre le proprie idee (che non vuol dire solamente scendere in piazza, ma anche solo vestirsi come più piace a lui senza aver paura di sembrare uno sfigato o altro)..
no
Siamo liberi di fare quel che vogliamo, nei limiti del rispetto della legge.
Di certo, però, il diverso viene discriminato, e per me è davvero libero chi se ne frega di quello che pensano gli altri di lui e di quello che fa, delle sue idee, e riesce a vivere serenamente ciò che è.
Sono davvero pochi, però, quelli che lo sono.
Io direi che potremmo potenzialmente liberi ma in realtà siamo profondamente condizionati e ammaestrati dalla società... tutte le scelte che alla fine facciamo sono sempre ristrette ad un calderone prestabilito dalle grosse multinazionali, dalla società e dallo stato.
Una canzone di Vasco ( che tra l'altro non mi fa nemmeno impazzire lui, pero mi è venuta in mente) dice:
"Liberi siamo noi, pero liberi da che cosa, chissà cos'è, chissà cos'è"
Al livello sociale, si, ci avviamo verso la libertà. Ci sono "inghippi", problemi con le diversità sessuali, le diversità culturali, ma in linea generale "cerchiamo" di dirigerci verso la libertà collettiva.
Ma al livello individuale, la libertà è piu difficile. Siamo condizionati da un sacco di cose, dalle persone, dagli usi comuni, dalle regole, dal corso degli aventi, dalle ingiustizie , ma anche dalle giustizie. E non sappiamo nemmeno noi se ci vogliamo astenere da tutto o attenerci, per essere liberi, davvero.
No,anche la persona più anticonformista,originale,contro il sistema del mondo non sarà mai libera,perchè in quanto specie abbiamo innate delle caratteristiche che ci rendono cmq limitati per essere,anche inconsciamente,accettati dal "branco".
Persino il filosofo Diogene,che viveva nudo in una botte e faceva i bisognini per strada,chiedeva l'elemosina per sopravvivere...se fosse stato veramente libero avrebbe mangiato insetti e frutti,o avrebbe "rubacchiato"
e cmq Libertà è solo una parola...anche tutti gli animali,che di certo non sono razionali e schiavi delle consuetudini sociali come noi,rispondono cmq a delle leggi e degli "obblighi" naturali....
Tutti possono fare tutto, ma è anche vero che le conseguenze, belle o brutte a seconda dei casi, sono lecite.
Noi viviamo nel fantasma della libertà.
Chi ci governa vuol far credere alle masse di vivere in un mondo libero. Certo, possiamo scegliere se mangiare da Mc Donalds o da Burger King, se ascoltare Vasco o Ligabue o tutti e due, il piano è perfetto e funziona: la gente crede veramente di essere libera, mica come quegli straccioni iraniani, che a loro gli tagliano le mani.
Ogni persona è schedata, registrata, sorvegliata, intercettata, perquisita, inquisita, pedinata. Però abbiamo Sky e tutte le partite dei Mondiali, santoddio...
Come diceva il grande Jim "crediamo di essere liberi, ma siamo solo liberi di crederlo".
No.
non sono d'accordo.
uscire da questo sistema, se non ti piace, è del tutto gratuito e indolore, oltre che fattibile.
nessuno ti vieta di prenderti un appezzamento di terra dove più ti pare e quindi farti la tua vita raccogliendo solo i frutti della terra, senza tivù/internet/telefono.
Ma ovviamente poi non avrai i vantaggi che questo sistema, comunque sia, ti dà.
siamo schedati? e quindi?
a me mai nessuno m'è venuto a rompere la ciolla, eppure sono dentro a questo sistema fino al collo.
se mi trovassi nella situazione di rigetto del sistema, mi rintanerei nella mia campagna, tra fasce ed ulivi, senza nessuno attorno.
ma pretendere di stare dentro al sistema, trarne tutti i vantaggi, senza prendersi anche gli svantaggi e il prezzo di quello che uno consuma, allora è giusto un pò pretenzioso.
La libertà praticamente e concretamente (chiamatemi Cetto Laqualunque), intesa come assenza totale di costrizioni, non esiste. Ogni livello di libertà implica un livello di costrizioni superiori.
Saltiamo direttamente i livelli più ovvi, eppure sempre messi a rischio, le libertà civili. Passiamo alla libertà di pensiero e d'azione, escludendo le problematiche legate alla nostra fisicità, alle contingenze ed ai costumi sociali che condizionano sempre il nostro agire...
Siamo liberi di pensare a ciò che vogliamo? No. Tutti abbiamo un'impalcatura di istinti che canalizza il nostro pensiero sulla soddisfazione di bisogni primari e secondari, su valori universali e condivisi che hanno lo scopo di favorire la sopravvivenza della specie.
Io ora ad esempio son qui in casa perché non ho voglia di uscire, se fossi libero uscirei controvoglia. Sto scrivendo su un forum perché mi piace il confronto coi pensieri di altre persone, se fossi libero non farei qualcosa di piacevole che giova alla mia serenità, ma mi dedicherei ad un'attività assolutamente inutile o controproducente. Ed anche in tal caso, probabilmente obbedirei ad un istinto nascosto di autodistruzione.
Siamo marionette che la natura fa ballare, che ci piaccia o no.
quindi la maggior parte la pensiamo uguale
In pratica sì. Possono aver preso forme estremamente sofisticate e che noi identifichiamo coi pensieri più umani e nobili, ma abbiamo tutti schemi d'azione che risalgono ad un BIOS comune a tutti gli uomini.
E NON sto cercando di appiattire l'umanità ad uno schema prevedibile, dicendo che siamo tutti macchine banali. Ma prendendo coscienza di questo nostro grado di prevedibilità, di preimpostazione, e combattendone alcuni effetti nocivi, credo si possa vivere più serenamente (perseguendo così la nostra prevedibile ma sana ricerca della felicità).
Esempio: vado in macchina, se qualcuno mi sorpassa in malo modo, il mio BIOS mi prescrive di incazzarmi perché quello mi ha fatto un affronto. Ma in pratica, controllo l'incazzatura perché non vale la pena per così poco, e comunque so benissimo che il furbo in questione guida così perché ha necessità di sfogare le proprie pesanti frustrazioni sessuali.
I cittadini non sono mai liberi, perchè è uno status che impone dei diritti e dei doveri. Il fatto che l'uomo diventi cittadino dello Stato a cui appartiene ancora prima di prenderne coscienza la considero una prova di non-libertà o libertà vincolata.
Poi naturalmente chiunque può trasferirsi nella giungla o nell'isola deserta, ma non fa altro che adattarsi a un altro sistema di regole per vivere o sopravvivere. E credo che il discorso si complicherebbe ulteriormente se inserissimo la variante "legami affettivi", beato chi riesce davvero a non lasciarsi condizionare.
assolutamente no
non credo alla libertà, è solo una serie di compromessi quella che chiamiamo in quel modo.
Darei tutto quello che ho in cambio della tua ingenuità.
Credi davvero che basti andare a vivere in campagna, per uscire dal "sistema"? Non è una semplice questione di contratti Fastweb/Sky/Vodafone, è qualcosa di leggermente più ampio.
Per concludere, io mi sono semplicemente attenuto alla domanda del topic, sono ben lontano dal proporre la rivoluzione; se tu sei convinto di essere libero, io son contento per te, e un po' ti invidio...
essere controllato in tutto quello che fai lo chiami libertà? l' "informazione" che ti propinano è libertà? la pubblicità che ti trovi davanti anche quando vai al bagno è libertà? la definisci tale perchè non ti accorgi di quanti modi ci siano per limitare una persona. sei il prodotto perfetto di questa società: ingenuo e convinto nella sua ingenuità.
Essere liberi si può, è uno stadio difficile da raggiungere, bisogna solo accettare il bene e il male nel mondo come sono, non divisi come li hanno sempre descritti in ogni opera o Scritto delle nostre parti, ma un'unità singola, accettare la dualità delle cose che invece fanno parte della stessa cosa. I governi, i potenti, le lobby, la pubblcità non c'entrano assolutamente nulla con la vera libertà di una persona. Neanche vivere in città, in campagna ed altro.
Dipende da cosa è per ognuno la libertà.
Per la mia visione utopistica siamo tutto meno che liberi.
cioè? visto che sono ingenuo, illuminami con la tua esperienza di vita :)
facciamo l'esempio del tizio che si ritira sulla sua bella baita vivendo di quello che gli dà le nature, pascolando le greggi e via..
quell'uomo è schiavo dei potenti che lo schedano? :)
o può viversi la vita sbattendone la ciolla senza nessuno che gli venga a dire qualcosa?
oppure tu dici che la libertà è avere il porsche, le strade, la bella villa, i diritti, rappresentanti onesti, fare quello che più si vuole, non dover lavorare, tutto bello e perfetto insomma?
perchè lì si trascende l'ingenuità, e si va proprio sull'utopia più gretta :)