Sarà una storia lunga e noiosa... ma ho bisogno di sfogarmi.
Stavo con Marco da 5 anni, sempre insieme, tanto che lui ha lasciato il suo gruppo di amici per uscire con i miei e dedicarsi completamente a me. Col tempo è diventato un rapporto un po' opprimente, perchè né io né lui ci concedevamo i nostri spazi a causa della gelosia e possessività di entrambi.
Io, avendo un carattere più forte del suo però ogni tanto la scampavo, e riuscivo magari ad organizzarmi la mia vacanza, o la mia serata senza di lui. Lui ha un carattere chiuso, a volte musone.
Una premessa: nella coppia il più innamorato è sempre stato lui; sempre disponibile, dolce, gentile e comprensivo nonostante il mio carattere difficile che cerca di prevaricare tutte le altre persone. Ero spesso criticata da amici e persino dai miei genitori per il mio comportamento verso di lui. Mi accusavano di "usarlo" per comodità. Ma io sono sicura di avergli dimostrato tutto il bene che gli volevo, anche se a modo mio. E' anche vero che forse più che dare ricevevo... ricevevo moltissimo. Comunque... lo scorso luglio ho fatto avere il mio numero ad un ragazzo che avevo visto tre volte. Siamo usciti, ed io mi sono sentita in colpa (anche se non c'era stato nulla,ovviamente) ed ho lasciato Marco, senza dargli una valida motivazione. La ragione è stata più o meno questa :" Mi sento oppressa... Vorrei la mia libertà..." Lui è stato malissimo, mi telefonava, piangeva, si chiedeva perché. Poi sono uscita una seconda volta col ragazzo del numero e quando mi ha riaccompagnata ho trovato Marco sotto casa, con una rosa, che mi chiedeva di tornare con lui.... quando ha realizzato che ero appena scesa dalla macchina di uno. Era venuto lì perché non riusciva a contattarmi, né io né i miei amici rispondevamo al telefono, sapendo la situazione e per la paura di essere scoperta. Si è sentito tradito anche da loro, quelli che riteneva amici e per cui aveva abbandonato i suoi. Dopo quella sera ha cercato in tutti i modi di riconquistarmi: tattiche per farmi ingelosire, telefonate, mazzi di fiori , fingendo di fregarsene. Ma io non lo volevo, lo trattavo male. Quando non ho più saputo come reagire ho iniziato a parlare dell'altro; lui soffriva, ma io andavo avanti. forse inconsciamente volevo farmi odiare da lui, sarebbe stato più semplice.
Però lo cercavo al tempo stesso, non volevo perderlo, gli dicevo di essere confusa. Nel frattempo ho frequentato altri ragazzi, e lui lo sapeva da me.
Tutto questo fino a febbraio...quando una sera al ritorno dal cinema ha cercato di baciarmi, dicendomi che era la mia ultima possibilità, poi non avrebbe più potuto vedermi. Io non ci ho creduto (l'aveva detto 1000 volte, era arrivato a dire che si sarebbe trasferito in America per lavoro, che voleva morire perchè odiava tutto. Era anche molto dimagrito, mi ero spaventata, pensavo ad una malattia.)
Ho fatto male a non crederci, perchè da quel momento è finito tutto. Marco aveva detto al mio amico che conviveva, ma noi non ci credevamo, dati i precedenti e la mancanza di mezzi (era uno studente, lavoratore occasionale).
Così l'ho chiamato e mi ha detto che viveva da solo. (ora so che già conviveva). Mi ha detto che se non fosse successo tutto ciò saremmo andati a vivere insieme, perchè lui avrebbe avuto la casa, avrebbe potuto "coronare il suo sogno". Quando gli ho chiesto come stava ha risposto che l'unica cosa che voleva era andarsene dall'Italia, non vedere più nessuno, neanche mantenere i rapporti con la sua famiglia. Avrebbe voluto solo il suo cane. Non ha parlato di ragazze.
Da quella telefonata l'ho cercato altre volte, ma non rispondeva quasi mai ai miei messaggi. Gli indizi di un suo trasferimento li avevo: una macchina non sua, cani, non lo vedevo più in giro. Ma mi riusciva difficile crederci, visto che fino al giorno prima per me c'era.
Dopo qualche settimana ci siamo visti. All'inizio freddi, poi ha iniziato a dirmi che ero più bella e vari commenti.
Quando il mio amico che era con noi si è allontanato, Marco mi ha chiesto come stava il mio ragazzo, quello per cui era iniziato...o meglio finito... tutto. Fingeva di non ricordarsi il nome, di fregarsene. Gli ho detto che lo aspettavo per la sera, per bere qualcosa, ma lui ha detto che se non veniva non era colpa sua, ha sottolineato che LUI mi aveva aspettata tanto.
Comunque oltre al rancore mi sembrava di rivedere ciò che era quando stavamo insieme.
Ho ricominciato a pensare a lui, gliel' ho scritto, mi sono riavvicinata. Ma la sua risposta via sms è stata -hai rovinato tutto. Stavo bene con te. Ma tu hai voluto questo ed io ho dovuto adeguarmi.-
E per concludere ho avuto la conferma: sua madre ha incontrato la mia e le ha riferito che convive con una ragazza di sette anni più grande(lui ne ha appena fatti 21), che lei è molto più matura di me (coetanea di suo figlio), è una collega, ha lasciato l'università e ora fa barista a tempo pieno. E che le dispiace per me ma lui ora è felice. Ha tutto ciò che prima non aveva, anche gli amici.
Ho chiesto poi a Marco se fosse felice, lui non rispondeva e deviava il discorso. Alla terza volta finalmente mi ha risposto -Sono felice.-
Ecco qua...Era uno sfogo. Perchè credevo di essere stata la sua storia importante, perchè lui per me lo è tutt'ora. E mi sono pentita, perchè nonostante lei ci fosse già, forse lui voleva davvero darmi l'ultima opportunità... e io non l'ho capito. Così ora pago le conseguenze del mio comportamento e del mio errore.
Ciao a tutti!!!