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Regole morali dell'Amicizia

  1. #1
    Matricola FdT rerosku
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 17/12/2014
    Messaggi: 30
    Piaciuto: 10 volte

    Esclamazione Regole morali dell'Amicizia

    Buongiorno a tutti, mi sono iscritto al forum solo per questo messaggio che vi sto lasciando che sarà lungo e complicato, ma ho bisogno di confrontarmi con più persone possibili.

    Per capire l'argomento che sto per iniziare devo prima raccontarvi a grandi linee un pezzo della mia storia, in modo che le risposte oltre che generiche possano anche essere mirate alla risoluzione del mio dilemma.

    Nella mia vita conosco molte persone: alcuni sono i classici conoscenti, che si incontrano per strada, ci si scambiamo le classiche battute di circostanza, ci si promette di organizzare ma in realtà sia tu che loro danno precedenza (giustamente) ai rapporti più stretti, con la conclusione di non vedersi quasi mai. CI sono poi gli "Amici dei fine settimana", quelli che ti stanno simpatici, che fanno parte in qualche modo del gruppo di persone con cui esci, persone a cui porti rispetto e che vedi volentieri in circostanze "leggere", con cui ridi e scherzi ma con le quali raramente parli dei tuoi problemi, amici che finito il weekend non vedi per magari una o due settimane e che si fanno vivi solo al venerdì. Infine ci sono gli amici stretti, che possono essere i migliori amici, i tuoi "fratelli" o "sorelle", insomma quelle persone con cui hai un rapporto che è più su di una amicizia, persone con le quali passi momenti leggeri e difficili, dalla serata in discoteca a fare la spalla su cui piangere (oppure a piangere sulla loro).
    Quest'ultima categoria è quella in cui nasce il mio dilemma.
    Ho la fortuna di poter contare su non solo uno ma ben 4 "migliori amici". (lo metto tra virgolette perchè il termine migliore amico mi sa tanto di asilo nido, io li considero miei fratelli).

    Per riuscire a capire di chi parlo uso i loro nomi abbreviati: Gae, il mio amico storico nonchè persona con cui mi confido di più e con cui in quasi 8/9 anni di amicizia non ho mai avuto particolari litigi o incomprensioni. Edo, ragazzo che conosco da quando avevo 14 anni, solo negli ultimi 2 ci siamo avvicinati e nonostante abbiamo due caratteri e due punti di vista al'opposto, ci vogliamo bene e parliamo spesso, confrontandoci. Tia, migliore amico anche di Edo (storico), la persona da cui nasce il dilemma, che conosco da quando conosco Edo, anche con lui ci siamo avvicinati molto negli ultimi 2 anni, condividendo insieme molto momenti indimenticabili, e abitando vicini passando molto tempo insieme. Anche lui ha un carattere molto diverso dal mio ma fino ad oggi non ci sono mai stati problemi insormontabili. Ed infine Ema, l'ultimo arrivato, che conosco da un anno e che a discapito di ogni aspettativa, si è rivelato molto più "leale" di tanti altri.

    Tenete presente che il "problema" è Tia, con il quale ho scelto di tagliare i ponti qualche giorno fa perchè, a mio avviso, e confrontandomi anche con altri miei amici, ha un modo di comportarsi maleducato e irrispettoso nei miei confronti. Purtroppo è difficile racchiudere in poche righe quello che voglio dire ma fidatevi, sto cercando di essere più conciso possibile.
    TIa e Edo sono cresciuti insieme e (purtroppo a mio avviso) hanno lo stesso modo di vedere le cose e di pensare, proprio perchè secondo me, hanno passato molte fasi della vita insieme. Tuttavia molti di questi modi di vedere e pensare funzionano tra loro due ma il resto del mondo (secondo me) "funziona" in un altro modo, e confrontandomi con altre persone, ne ho avuto riconferma, ma sono miei amici, quindi potrebbero essere influenzati dal mio giudizio.



    Ora veniamo al punto madre dal quale aprire la discussione: su cosa si basa l'amicizia dei "migliori amici"?
    Quali sono le "regole morali" da rispettare per far si che l'amicizia sia così speciale?

    VI illustro il mio punto di vista

    Un'amicizia importante come quella fra "migliori amici" segue secondo me molte regole dell'amicizia in generale, ma con alcune aggiunte.

    L'amicizia nasce intanto da un feeling, uno stare bene in compagnia, dall'avere un'attrazione verso l'altra persona per un qualche motivo, che può essere una conoscenza comune sia fisica che intellettuale, un interesse, o vedere il completamento della propria personalità, magari laddove uno è impulsivo l'altro è calmo e razionale e insieme riescono a "completarsi". A trarre vantaggio l'uno dall'altro.
    Nell'amicizia ci deve essere rispetto, sincerità e altruismo.
    Nel rispetto tengo a sottolineare che, se veramente si considera una persona il proprio migliore amico, non dovrebbe mai neanche passare per la testa il fatto di sminuirlo di fronte agli altri o comunque insultarlo senza ragione, sincerità per spiegare, ad esempio, perchè non ci si possa essere ad un determinato evento invece che dire solo non ci sarò. Nel rispetto ci sono tanti esempi che potrei fare ma eventualmente li scriverò man mano.
    L'amicizia è compiere dei gesti per far capire alla persona che ci tieni davvero, che lo consideri una persona importante e insostituibile. Come passare a salutare al lavoro quando si passa nei paraggi del suo ufficio (lavoro permettendo, io parlo per la mia situazione), scrivere all'amico quando si ha magari un pomeriggio libero dal lavoro cercando un momento per vedersi, anche mezzora per un caffè, oppure sapendo che l'amico sta male passare 5 minuti a trovarlo e dargli un abbraccio o farlo sorridere.
    TUtto questo lo si fa perchè è bello, ma la cosa deve essere reciproca a mio avviso. Se effettivamente tu consideri una persona tanto importante, e questa persona dice che ti considera allo stesso modo o che comunque tiene alla tua amicizia, tutto deve essere un "dare e avere"
    Sembra brutto da dire, quasi come un ricatto, ma se in un'amicizia una persona da tanto e riceve troppo poco, i casi sono due, o la persona non tiene a te come tu tieni a lei oppure sei un fedele che prega una divinità facendo offerte senza aspettarsi quasi nulla in cambio.

    QUando nascono i problemi in un amicizia, si parla e arrivati alla conclusione in cui quasi sempre la ragione sta nel mezzo, si cerca da entrambe le parti di andare a tappare il problema, modificando il comportamento nei confronti dell'altra persona in modo da non offenderla o metterla a disagio nelle prossime situazioni analoghe.
    Esempio: l'amico in questione non è una cima in Italiano e sbaglia spesso a scrivere i messaggi, se glie lo si fa notare si offende, e tra le altre cose risponde molto male. Io come amico da quando me l'ha detto, ho fatto molta attenzione a non correggerlo mai. Mentre quando ho fatto presente che alcuni suoi comportamenti mi danno fastidio, non solo non ha fatto niente per "correggerli" o comunque cercare di smussarli, mi ha anche fatto passare come se fossi io uno che si aspetta troppo, che "vive nelle aspettative", continuando a comportarsi allo stesso modo.

    Vi faccio un esempio di una conversazione avvenuta tra l'altro qualche settimana fa fra me e Tia dove A sono io e T è lui:

    A: ciao Tia, domani e mercoledì non lavoro, ci vediamo? o se vuoi puoi venire da me stasera (NB: lui lavora come panettiere e finisce verso le 3/4 del mattino di lavorare, quindi il mio stasera era inteso come quando finisci di lavorare, dove di solito viene da me, dorme qui e poi al mattino o stiamo ancora insieme o ci salutiamo)
    T: eh Ale nn riesco mi spiace
    A: ok, se ti libero domani pomeriggio avvisa se no ci vediamo poi
    T: se vuoi ci troviamo domani mattina alle 10 al forno
    A: ok a domani

    al mattino seguente, lui mi scrive alle 9.32 che non ci sarebbe stato, e che, scritto da lui e citando le parole esatte: "Facciamo al pome che sono ancora a casa sorry"

    Io non so voi, ma do peso alle parole che si dicono e agli impegni che si prendono.
    Fatto sta che nel pomeriggio non si è più fatto sentire, e neanche il giorno dopo.
    Io mi sono ovviamente incazzato, perchè se una persona mi dice "facciamo al pomeriggio" io aspetto che tu mi dica quando e non prendo impegni, o comunque organizzo la mia giornata sapendo che comunque dovrò dedicarti del tempo. Se avesse scritto, "se riesco facciamo nel pome" il discorso era diverso, non c'era una certezza alla base e quindi avrei dato molto meno peso alla cosa.
    Fatto sta che ne al pomeriggio, ne alla sera e nemmeno il giorno dopo ho ricevuto un suo messaggio. Niente di niente, quando l'educazione direbbe "ciao Ale, scusa ma ieri..." "Ale mi dispiace per ieri ma ho avuto un imprevisto" Ale scusa mi sono dimenticato".
    Hai fatto una figuraccia, ma almeno ti sei scusato. Secondo me è una questione di principio, di rispetto per l'altra persona e di educazione.

    QUesto esempio è solo uno ma la situazione si ripete spesso.

    Oggi parlando con Edo di questi problemi (ne ho elencati solo alcuni) lui pensa che sono io ad aspettarmi troppo, che secondo lui il fatto che Tia mi dia parola e poi non si presenti o comunque non si faccia sentire non sia un problema o una mancanza di rispetto. Addirittura al mio dire: "No Edo, se questa cosa l'avesse fatta una persona che conosco appena o che è un conoscente, avrei dato molto poco peso alla cosa, ma essendo tu il mio migliore amico mi aspetto che tu abbia rispetto nei miei confronti." e secondo lui è il contrario, ossia gli darebbe piu fastidio che sia un conoscente a non farsi sentire che il migliore amico, perchè dovrei capire che magari si è dimenticato di scrivere....

    Aspetto vostre risposte e commenti, a cui risponderà allegando altri dettagli su questo litigio.

  2. #2
    Minima Immoralia lunantica
    Donna
    Iscrizione: 17/10/2014
    Messaggi: 1,806
    Piaciuto: 1874 volte

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    Prima di tutto voglio un premio che ho letto tutto!!!!!!!!!!!

    Dopodichè...avete come hai già detto tu due modi diversi di intendere le cose, anche io sono più come te, quando dico una cosa non la dico tanto per dire, ma di gente che dice le cose con più leggerezza e tanto per è pieno il mondo.
    Io ti consiglio di prenderlo da parte e semplicemente chiarirti direttamente con lui (in breve e senza farne un dramma) e se non capisce o non vuol capire che la cosa non ti fa star bene a quel punto starà a te: o l'accetti per com'è...o ciao.
    A rerosku piace questo intervento

  3. #3
    Utente Catafratto DueDiPicche
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 14/2/2007
    Messaggi: 6,261
    Piaciuto: 1064 volte

    Predefinito

    Uno dei punti cardine dell'amicizia è la comprensione,non è solo un dare avere,ci sono amicizie nelle quali dai in maggior misura e altre dove sei tu il beneficiario di maggiori attenzioni.

    Schematizzare è impossibile,se per una banalità del genere riuscite a litigare pesante vuol dire che tanto fratelli non siete.

  4. #4
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

    Predefinito

    La tua situazione con lui è molto meno grave di quella che ha portato me a rompere un'amicizia di 16 anni, però la questione è la stessa: siete diversi, fino a quando questo non è un peso al rapporto ci si passa su, ma quando si iniziano a incrinare le cose è finita. Peggio ancora se solo una persona cerca di venire incontro al'altra, di incontrarsi a metà strada, mentre l'altra è ferma sulle sue posizioni e se ne frega di cosa fa male all'altro. La rottura è inevitabile, quando si arriva a quel punto.

  5. #5
    Matricola FdT rerosku
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 17/12/2014
    Messaggi: 30
    Piaciuto: 10 volte

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    Quote Originariamente inviata da lunantica Visualizza il messaggio
    Prima di tutto voglio un premio che ho letto tutto!!!!!!!!!!!

    Dopodichè...avete come hai già detto tu due modi diversi di intendere le cose, anche io sono più come te, quando dico una cosa non la dico tanto per dire, ma di gente che dice le cose con più leggerezza e tanto per è pieno il mondo.
    Io ti consiglio di prenderlo da parte e semplicemente chiarirti direttamente con lui (in breve e senza farne un dramma) e se non capisce o non vuol capire che la cosa non ti fa star bene a quel punto starà a te: o l'accetti per com'è...o ciao.
    Quote Originariamente inviata da DueDiPicche Visualizza il messaggio
    Uno dei punti cardine dell'amicizia è la comprensione,non è solo un dare avere,ci sono amicizie nelle quali dai in maggior misura e altre dove sei tu il beneficiario di maggiori attenzioni.

    Schematizzare è impossibile,se per una banalità del genere riuscite a litigare pesante vuol dire che tanto fratelli non siete.
    Rispondo a entrambi, anche perchè la risposta è analoga.
    Il post è gia molto lungo e non ho elencato tutto, ma la decisione di tagliare i ponti è stata sofferta.
    Ci ho già parlato, molte e molte volte, per gli stessi problemi che non si risolvono mai. E per rispondere anche a Temperance, si sono stufo di cercare sempre un punto di incontro, di cercare di migliorarmi quando lui non fa niente per migliorarsi.

    Lunatica hai scritto esattamente quello che mi ha consigliato il mio ragazzo, o lo prendi com'è o ciao e anche se fa male ho scelto il ciao, perchè sono stufo di starci male e di parlare al vento. Ci sto male adesso ma poi non ci sto male più.

    DueDiPicche non pensare che l'unico motivo del litigio sia quello, per sfogarmi di tutto, visto che sono stufo di parlare con lui, ho scritto (in caratteri piccoli) 2 pagine senza margini di word, elencando e spiegando i motivi per cui ero stufo di questo suo modo di comportarsi. Dalle mancanze di rispetto, attenzioni e di tatto.
    Vedo in lui una persona che da tutto per scontato, che non si accorge dei gesti che vengono fatti per lui.
    TI faccio un esempio, faccio il pasticcere e pochi giorni fa era il compleanno di Gae, gli ho fatto una torta, un pensiero che avevo piacere di condividere per augurargli un buon compleanno e l'h invitato dopo il lavoro da me. Mi scrive che avrebbe fatto tardi e che forse era meglio rimandare (non sapeva della torta), e io gli ho scritto che l'avrei aspettato e che anche se stava solo 5 minuti era sufficiente perchè era importante. E' passato e dopo avergli dato la torta mi ha detto "sapevo che avevi preparato qualcosa e mi fa davvero piacere, grazie"

    La situazione analoga poteva capitare con Tia, nella quale nella migliore delle ipotesi, avrebbe mangiato la torta senza neanche dire grazie probabilmente. Si, è un pensioero che faccio per te che sei mio amico, ma la gratitudine serve, per lo meno a me. Dimostrami che ti fa piacere, non darlo per scontato. Alcune persone non ne hanno bisogno, altre si.

    Una volta sono passato, tornando dal lavoro dopo 8 ore di produzione in pasticceria, a trovare mentre ero in strada Tia, che sapevo essere a casa ammalato. Sono stato 5 minuti in cui non ha parlato e comunque non mi ha praticamente considerato. A distanza di qualche settimana mi è venuto a dire che non gli aveva fatto piacere la mia visita perchè i quel momento non voleva vedere nessuno.
    Ora dico, capisco la situazione ma ci sono molti modi di dire la stessa cosa. "Alex, GRAZIE di essere passato, ma per favore se sto male non passare perchè se non ho voglia di vedere gente mi comporto male" invece di "Io oggi non volevo vedere nessuno"
    Saper apprezzare il gesto, mi sono fermato quando potevo andare a casa dritto, quando sono stanco dal lavoro e non vedo l'ora di sdraiarmi sul letto. Sono queste le cose che non tollero.

    COme accennavo il discorso è ampio ed è meglio approfondirlo ad ogni risposta!

  6. #6
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

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    Se sei stanco hai fatto bene a troncare i legami.

  7. #7
    Overdose da FdT Morgana
    Donna 36 anni da Catania
    Iscrizione: 24/1/2008
    Messaggi: 8,418
    Piaciuto: 1653 volte

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    Io sinceramente penso tu stia esagerando.
    Lo dico perché per un po' di tempo sono stata io, con la mia più cara amica, quella "fuggente", quella "criptica". Ma lei invece che giudicarmi (un paio di mesi di sti comportamenti qui eh) ha aspettato e quando mi sono "calmata" mi ha fatto parlare. Stavo attraversando un brutto momento e non mi sentivo di parlarne, ma nel vedere come lei non mi giudicava ho capito chi avevo di fronte e mi sono aperta. La cosa ci ha legate più di prima. Ai tempi ci conoscevamo da 17 anni, ora abbiamo compiuto il secondo decennio.
    Calmati, e parlagliene, appena lo vedi. Senza stressarlo o cercarlo troppo. Se poi le sue motivazioni non ti convincono, tutto buono e benedetto, ma se ci tieni allora concedigli il beneficio del dubbio.
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  8. #8
    "Etiamsi omnes, ego non" imok
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 1/5/2005
    Messaggi: 16,404
    Piaciuto: 3494 volte

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    Su cosa si basa l'amicizia?
    In soldoni: rispetto, lealtà, fiducia.

    Se è un amico, non deve incularmi come mi giro, non so se rendo l'idea...

    Finchè invece sono solo comportamento che mi danno fastidio basta parlarne in privato, spesso si risolve.
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  9. #9
    Matricola FdT rerosku
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 17/12/2014
    Messaggi: 30
    Piaciuto: 10 volte

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    Quote Originariamente inviata da Morgana Visualizza il messaggio
    Io sinceramente penso tu stia esagerando.
    Lo dico perché per un po' di tempo sono stata io, con la mia più cara amica, quella "fuggente", quella "criptica". Ma lei invece che giudicarmi (un paio di mesi di sti comportamenti qui eh) ha aspettato e quando mi sono "calmata" mi ha fatto parlare. Stavo attraversando un brutto momento e non mi sentivo di parlarne, ma nel vedere come lei non mi giudicava ho capito chi avevo di fronte e mi sono aperta. La cosa ci ha legate più di prima. Ai tempi ci conoscevamo da 17 anni, ora abbiamo compiuto il secondo decennio.
    Calmati, e parlagliene, appena lo vedi. Senza stressarlo o cercarlo troppo. Se poi le sue motivazioni non ti convincono, tutto buono e benedetto, ma se ci tieni allora concedigli il beneficio del dubbio.
    Ora che dici questo mi fai tornare in mente un'altro episodio in cui io stavo effettivamente male e stavo passando un brutto momento in cui avevo bisogno dei miei amici, tra cui Tia. Oltre a non essersi mai fatti vivi quando ormai ero quasi uscito dal mio periodo nero mi ha scritto, tra l'altro con termini molto bruschi, come mai non parlassi. Io gli ho fatto presente che più volte ho chiesto di vederci ma sono passato comunque come se fossi il io coglione che non li ha chiamati. La loro giustificazione è stata che loro non hanno bisogno di altre persone e che quindi non capiscono il mio ragionamento (edo e Tia, che come ripeto la pensano allo stesso modo).
    GLie ne ho parlato, con calma, di questo e altri problemi, la maggior parte dei quali sto elencando. Le cose dopo le discussioni vanno bene per 2/3 settimane per poi tornare come prima, stessi comportamenti, stesse risposte. Forse non ho reso bene l'idea, ma sono mesi che ormai litighiamo, almeno una volta al mese, e in cui loro due insieme riescono sempre a farmi passare come se fossi io ad avere una visione del mondo diversa. Poi parlando con altri amici, che li conoscono e che non li conoscono, mi rendo conto che non sono io a vederla in modo diverso, o per lo meno non del tutto. Sono talmente convinti che quello che fanno sia giusto che riescono a intortarmi come vogliono e io purtroppo sono molto emotivo e impulsivo, me la cavo molto meglio a scrivere che a parlare perchè riesco a riordinare meglio le idee.

    Quote Originariamente inviata da imok Visualizza il messaggio
    Su cosa si basa l'amicizia?
    In soldoni: rispetto, lealtà, fiducia.

    Se è un amico, non deve incularmi come mi giro, non so se rendo l'idea...

    Finchè invece sono solo comportamento che mi danno fastidio basta parlarne in privato, spesso si risolve.
    Grazie a dio non mi hanno mai "inculato", ma come detto sopra se si parla, loro espongono i problemi e tu i tuoi, tu cerchi di adattarti e loro no, allora la cosa non mi sta bene

  10. #10
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 42 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
    Messaggi: 5,146
    Piaciuto: 1351 volte

    Predefinito

    secondo il tuo modo di vedere l'amicizia, io di amici non ne avrei manco uno.

    non so, credo dipenda dai punti di vista, per me tu sei un pò troppo esagerato..

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