Ho conosciuto una persona qualche anno fa su un forum.
In realtà fu lui a cercarmi, leggendo alcune mie storie assurde e sconnesse ma che, ai suoi occhi, apparivano come un bisogno di attenzione e di aiuto.
Mi contattò con un messaggio chilometrico e per un periodo abbiamo parlato in questo modo. Ci furono alcuni casini in casa mia e lui mi aiutò senza conoscermi.
Improvvisamente, un giorno, ci venne l'idea di poter parlare su Skype, un modo più semplice rispetto al sito e senza attese eterne tra una risposta e l'altra. Iniziammo a parlare, a raccontarci la nostra vita, le nostre abitudine e i nostri pensieri. Tra una battuta a sfondo sessuale e un discorso serio passammo così un altro periodo del nostro tempo ma io continuavo ad essere chiusa, fredda e sfuggente, anche se mi piaceva quella persona così complicata, mentre lui si impegnava per rubarmi qualche confessione profonda.
Si arrivò ad un punto in cui lui era senza forze e mi disse di troncare i contatti per quindici giorni (era il periodo di Natale, lo ricordo bene); io, ingenuamente, accettai e non mi feci sentire fino alla data stabilita. Avrei voluto scrivergli e sentire la sua voce ma a causa di un pizzico di orgoglio sono rimasta fedele alla parola data. Davvero un grande errore.
Passati i giorni di silenzio gli raccontai del mio sbaglio e da lì cambiò totalmente il nostro rapporto. Le nostre discussioni si fecero sempre più frequenti, chattavamo tutto il giorno su whatsapp e finimmo per parlare anche del sesso.
Fin qui sembra una storia comunissima se non fosse per il fatto che io ho 18 anni e lui 40. Non so come ci siamo trovati e compresi con una tale differenza di età e, di conseguenza, con menti ed esperienze diverse.
Come ho detto prima iniziammo a discutere del sesso e lui mi disse di avere un temperamento dominante a letto, di partecipare a cene e serate BSDM e di preferire donne remissive al potere del maschio. Aggiunse anche che quest'ultima caratteristica l'aveva riscontrata tra le righe dei miei post e che, se educata a modo, sarebbe potuta sbocciare.
Rimasi perplessa perché avevo sempre fatto sesso tradizionale ma iniziai ad avvicinarmi a quel mondo condividendo con lui alcuni miei pensieri e voglie che non avevo mai raccontato a nessuno finché lui mi disse di desiderarmi non solo intellettualmente ma anche fisicamente. La cosa mi fece piacere, l'essere desiderati è sempre bello, ma ero diffidente. Pensavo alla questa differenza di aspetto fisico così lampante ma non a quella delle menti e degli animi perfettamente in sintonia, a quest'uomo maturo che mi avrebbe voluto a letto con lui e soprattutto "sotto" di lui, piegata al suo volere ed ero sempre più confusa. Sarebbe potuto apparire come un uomo in cerca di ragazzine da abusare ma sentivo che c'era qualcosa di più intenso, qualcosa di cui mi sarei potuta fidare.
Successivamente mi capitò tra le mani un libro molto discusso e molto criticato per la sua "banalità". Lessi la trilogia di 50 sfumature nel giro di pochissimo tempo e, magicamente, le sue parole vennero smacchiate da quella patina di incomprensibilità. Una storia inventata, un po' ricamata stupidamente mi ha aperto gli occhi al suo mondo e cominciai a parlarne apertamente fino a scoprire che questa persona stava iniziando a piacermi anche fisicamente e che il suo desiderio era ricambiato.
L'ultima settimana di settembre 2013 lui mi fece sapere che sarebbe salito in quei giorni per conoscermi (ci sono 200km di distanza tra noi). Non ci eravamo mai visti prima, solo qualche foto da parte di entrambi, il nostro rapporto era essenzialmente formato da chat e chiamate ma avevo questa voglia di vederlo e di toccarlo. Infatti la mattina in cui arrivò, passò a prendermi a scuola e, una volta entrati nella casetta in cui stava, vidi subito le sue mani sopra il mio corpo in una maniera così naturale tanto da sembrare che ci conoscessimo da decenni. Rimase da me tre giorni e l'ultimo fu quello più bello ed emozionante perché finalmente compresi che la mia sfera sessuale combaciava perfettamente con la sua; mi legò i polsi alla testiera del letto e io mi piegai alla sua volontà e al suo piacere. La mattina dopo partì per tornare a casa sua con un bel sorriso (mentre io, al contrario, piangevo) ma mi avvertì che questo rapporto sarebbe dovuto essere libero, senza catene perché io ero troppo giovane e avrei dovuto vivere tutto con serenità. Dopo alcuni giorni di malinconia la vita ricominciò normalmente con chiacchiere e discussioni e anche alcuni problemi gravi che avevamo causato.
Qualche giorno fa lui è tornato di nuovo da me, siamo stati due giorni insieme ma questa volta, purtroppo, con meno tranquillità. Tanti sotterfugi e bugie che sono andati completamente nella strada sbagliata. Spero che le prossime volte andrà meglio perché voglio coltivare ancora questo rapporto. Noi, infatti, continuiamo ancora a parlare, mi piace molto, gli voglio bene e lo adoro e questa esperienza mi ha fatto capire che nella vita non si possono mai mettere le mani avanti a prescindere. Non avrei mai pensato che io, ragazzina, avrei avuto un rapporto così speciale con un uomo maturo, di finire a letto con lui e di volerlo tanto.
Anche adesso.