Durante questo periodo più volte con la donna si è litigato per il fatto che io spesso mi isolo per ore e ore, sto preparando un esame molto difficile (ho l'orale lunedì) e quindi non faccio altro durante quest'ultimo periodo, mi alzo presto e mi metto subito al lavoro, interrompo per pranzo e subito dopo riprendo, finisco circa verso le otto di sera, letteralmente morto. Ci tengo tantissimo a passare quest'esame perchè poi da luglio sarò in spiaggia a lavorare per due mesi e potrò preparare i prossimi esami per la sessione di settembre. Di conseguenza, come già detto, spesso mi isolo per tantissimo tempo, le scrivo il buongiorno, qualche messaggino e magari ci si risente direttamente la sera e poi prima di andare a dormire ci sentiamo per un oretta. Non la vedo da 8 giorni, perchè lei è stata una settimana fuori per un viaggio con la facoltà.
E' tornata ieri, ci siamo visti il giorno prima che lei partisse.
Io sono parecchio incasinato e non riesco a conciliare lo studio e lei, perchè sinceramente lo studio mi prende tantissimo tempo, tutto il giorno.
Per me quello che conta davvero ora è passare quell'esame, per sentirmi un pò meno con la cacca sino al collo per la sessione di settembre, in cui dovrò dare gli ultimi 2 esami dell'anno.
Lei mi sta accusando che non riesco a conciliare le cose, che se voglio ci riesco, come se a me la cosa non dispiacesse affatto, come se mi divertissi a studiare e non fare altro.
Le ho scritto parecchie volte che mi dispiaceva che la stavo trascurando....ma lei non solo non apprezza ma mi va contro, dicendo che io posso conciliare tutto se voglio, che le mie giornate non sono cambiate per nulla rispetto a quando ero single, che si sente un peso. Io dalla mia sento di essere dalla parte della ragione, ho un esame importante a pochi giorni e mi sento di annullarmi totalmente da tutti per poter superare questo esame molto difficile.
Sono molto stressato e lei con questo egoismo non fa altro che peggiorare le cose.
Secondo voi la ragione dove sta?