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Matrimonio

  1. #11
    *Giu*
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da anemy Visualizza il messaggio
    Effettivamente non capisco che problemi si fa, è un matrimonio non una serata tra maschi :\
    Parla con lui, o ti porta o non ti porta, ma almeno che si dia una mossa a decidere.
    E se opta per la seconda, è uno stronzo
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    Effettivamente non capisco che problemi si fa, è un matrimonio non una serata tra maschi :\
    Parla con lui, o ti porta o non ti porta, ma almeno che si dia una mossa a decidere.
    E se opta per la seconda, è uno stronzo



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  3. #12
    Matricola FdT
    36 anni
    Iscrizione: 18/4/2010
    Messaggi: 11
    Piaciuto: 0 volte

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    Ragazzi ho una risvolta..ovviamente più negativa che altro.Mi ha appena chiamata dicendomi ora che i suoi amici vanno senza compagnia.Quindi se ero ancora intenzionata ad andare..E mi ha chiamato solo perchè il "lo sposo"voleva conferma. Un pò della seria hio preso la palla al balzo.

  4. #13
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
    Messaggi: 2,441
    Piaciuto: 655 volte

    Predefinito

    Esita perché ti vuole bene: nessuno lo vuole ammettere, ma i matrimoni sono delle orrende rotture di zebedei, specie per voi donne.
    Dovete restare ore in piedi sui tacchi, esposte allo sguardo clinico e assassino di plotoncini di altre donne antipatiche che si scambiano commenti acidi a bassa voce sul vostro vestito, il vostro portamento, la vostra pettinatura, la miseria di regali che avete fatto, ecc...
    Poi in chiesa: in piedi, seduti, in piedi, seduti, prega, o meglio, articola fraseggi scomposti per far finta di ricordarti le preghiere, due ore tutte così.
    Poi li vedi così felici, e magari ti rode un pò perché ti viene da pensare che il giorno che ti sposerai te ci sarà qualche rogna, tipo che pioverà. Se piove non vi dà sollievo, perché non avete l'ombrello perché quando siete partiti c'era il sole.
    Poi fuori: un'ora buona a cazzeggiare in attesa che il reggimento racimoli i bagagli e che si parta per il saccheggio del ristorante.
    Il pranzo! Non ne parliamo neppure! Un salone enorme, praticamente una caverna, dove tutti cominciano a parlare ad alta voce e si crea l'effetto discoteca: se tutti parlano ad alta voce, chi vuole parlare deve urlare per sentirsi. Se tutti urlano, perché quelli vicini urlano, allora si deve urlare ancora di più. In breve da un congresso di gente fine, civile e ben vestita, si passa ad una situazione dove non si sa se si è in una caserma boliviana o in un sabba di streghe scozzesi.
    Poi ci si siede a tavola: e sti antipasti che non arrivano, e i grissini fetenti che stanno lì davanti e che per la disperazione cominciate a sgranocchiare, che vi si artigliano ai molari dandovi il latte alle ginocchia.
    La gente intorno a voi intrattiene discorsi di un'idiozia allarmante, quando vi coinvolgono fate un benevolo cenno d'assenso per puro dovere civico. C'è sempre un bambino rompipalle che piange a squarciagola, da qualche parte, come se lo stessero scannando come un porco, invece magari è solo che vuole mangiare questo invece di quest'altro, e voi maneggiate il coltello e per un istante pensate di andare a dargli una buona ragione per piangere.
    Gli affettati sembrano tanto appetitosi, ma poi sanno di latta ossidata. Sperate che i tagliolini possano recarvi la luce, ma questi quando arrivano sono scotti ed insipidi. L'arrosto ha lo stesso gusto e la stessa consistenza fibrosa del cartone pressato. Non restano che le patatine fritte, unte e bisunte ma nel gorgo di depravazione in cui vi hanno cacciato, non importa più nulla, e le cospargete pure di sale e di pepe, anche se sapete che fa malissimo, poco importa, anzi meglio, schiattassi subito ma almeno uscirei di qui! Fra una portata e un'altra passa il tempo equivalente ad un'era geologica. I camerieri, oberati da pile inverosimili di piatti sporchi, sparecchiano e servono con malgarbo, sfidando la gravità, minacciando di farvi franare addosso le loro torri di coperti sudici. Il tavolo comincia a cospargersi di piccoli relitti: cerchietti dei tappi di bottiglia, molliche, elementi organici di natura imprecisata sgusciati via dai piatti. Fissate quella desolazione nel rombo assordante dell'antro.
    La torta è un pezzo di spugna gialla affondata in una gelatina di panna sintetica. Farebbe vomitare un cinghiale, ma la mangiate lo stesso. Il limoncello che viene ad ammazzare il buon gusto del caffé sembra una melassa di acido formico.
    Ci vuole poi un'altra buona oretta in piedi, mentre il vostro stomaco è chiuso per lutto e si scatena l'Ottobre Rosso nel vostro fegato, prima di andarsene. Naturalmente prima bisogna presentare i rispetti ad una quantità di gente antipatica, o di cui non vi importa nulla, fingendo l'affetto che dedichereste a degli amici d'infanzia e formulando promesse di incontri futuri che, fortunatamente, non saranno mai mantenute.
    Finale? Arrivate a casa alle cinque, distrutte nel fisico e nell'animo. Non potrete nemmeno cenare, se non con un brodetto da ospizio dei poveri. Alle nove si va a letto. Le gambe a pezzi non vi lasciano dormire fino a mezzanotte e passa.
    Se siete giovani e forti, in due giorni vi rimetterete dai postumi del matrimonio.

    Lui ti ama, e ti vuole risparmiare questo girone dantesco.

  5. #14
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Secondo me il problema è semplicemente di tipo economico e legato ai coperti del rinfresco o ristorante. Forse il tuo ragazzo avrà riconosciuto che per l'amico potrebbe essere un problema sostenere il costo dei coperti per ogni fidanzata di amici di turno, da questo punto di vista non mi sento di dargli torto, soprattutto se è stato fatto un regalo unico dal gruppo di amici.
    Non dico che sia giusto o sbagliato, semplicemente soprattutto in queste occasioni la questione economica genera cattivi equivoci e lui stesso avrà avuto timore a parlartene. Ti sei offerta per partecipare al regalo dell'amico? Può sembrare una questione schifosamente materialista, però è abbastanza diffusa.
    Io non mi offenderei, infondo è lì con gli amici e per festeggiare un momento particolare. Organizzati allo stesso modo con un'amica e non pensarci troppo.

  6. #15


    SalentinaNelCuore
    Donna 37 anni da Lecce
    Iscrizione: 15/6/2009
    Messaggi: 3,035
    Piaciuto: 160 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Esita perché ti vuole bene: nessuno lo vuole ammettere, ma i matrimoni sono delle orrende rotture di zebedei, specie per voi donne.
    Dovete restare ore in piedi sui tacchi, esposte allo sguardo clinico e assassino di plotoncini di altre donne antipatiche che si scambiano commenti acidi a bassa voce sul vostro vestito, il vostro portamento, la vostra pettinatura, la miseria di regali che avete fatto, ecc...
    Poi in chiesa: in piedi, seduti, in piedi, seduti, prega, o meglio, articola fraseggi scomposti per far finta di ricordarti le preghiere, due ore tutte così.
    Poi li vedi così felici, e magari ti rode un pò perché ti viene da pensare che il giorno che ti sposerai te ci sarà qualche rogna, tipo che pioverà. Se piove non vi dà sollievo, perché non avete l'ombrello perché quando siete partiti c'era il sole.
    Poi fuori: un'ora buona a cazzeggiare in attesa che il reggimento racimoli i bagagli e che si parta per il saccheggio del ristorante.
    Il pranzo! Non ne parliamo neppure! Un salone enorme, praticamente una caverna, dove tutti cominciano a parlare ad alta voce e si crea l'effetto discoteca: se tutti parlano ad alta voce, chi vuole parlare deve urlare per sentirsi. Se tutti urlano, perché quelli vicini urlano, allora si deve urlare ancora di più. In breve da un congresso di gente fine, civile e ben vestita, si passa ad una situazione dove non si sa se si è in una caserma boliviana o in un sabba di streghe scozzesi.
    Poi ci si siede a tavola: e sti antipasti che non arrivano, e i grissini fetenti che stanno lì davanti e che per la disperazione cominciate a sgranocchiare, che vi si artigliano ai molari dandovi il latte alle ginocchia.
    La gente intorno a voi intrattiene discorsi di un'idiozia allarmante, quando vi coinvolgono fate un benevolo cenno d'assenso per puro dovere civico. C'è sempre un bambino rompipalle che piange a squarciagola, da qualche parte, come se lo stessero scannando come un porco, invece magari è solo che vuole mangiare questo invece di quest'altro, e voi maneggiate il coltello e per un istante pensate di andare a dargli una buona ragione per piangere.
    Gli affettati sembrano tanto appetitosi, ma poi sanno di latta ossidata. Sperate che i tagliolini possano recarvi la luce, ma questi quando arrivano sono scotti ed insipidi. L'arrosto ha lo stesso gusto e la stessa consistenza fibrosa del cartone pressato. Non restano che le patatine fritte, unte e bisunte ma nel gorgo di depravazione in cui vi hanno cacciato, non importa più nulla, e le cospargete pure di sale e di pepe, anche se sapete che fa malissimo, poco importa, anzi meglio, schiattassi subito ma almeno uscirei di qui! Fra una portata e un'altra passa il tempo equivalente ad un'era geologica. I camerieri, oberati da pile inverosimili di piatti sporchi, sparecchiano e servono con malgarbo, sfidando la gravità, minacciando di farvi franare addosso le loro torri di coperti sudici. Il tavolo comincia a cospargersi di piccoli relitti: cerchietti dei tappi di bottiglia, molliche, elementi organici di natura imprecisata sgusciati via dai piatti. Fissate quella desolazione nel rombo assordante dell'antro.
    La torta è un pezzo di spugna gialla affondata in una gelatina di panna sintetica. Farebbe vomitare un cinghiale, ma la mangiate lo stesso. Il limoncello che viene ad ammazzare il buon gusto del caffé sembra una melassa di acido formico.
    Ci vuole poi un'altra buona oretta in piedi, mentre il vostro stomaco è chiuso per lutto e si scatena l'Ottobre Rosso nel vostro fegato, prima di andarsene. Naturalmente prima bisogna presentare i rispetti ad una quantità di gente antipatica, o di cui non vi importa nulla, fingendo l'affetto che dedichereste a degli amici d'infanzia e formulando promesse di incontri futuri che, fortunatamente, non saranno mai mantenute.
    Finale? Arrivate a casa alle cinque, distrutte nel fisico e nell'animo. Non potrete nemmeno cenare, se non con un brodetto da ospizio dei poveri. Alle nove si va a letto. Le gambe a pezzi non vi lasciano dormire fino a mezzanotte e passa.
    Se siete giovani e forti, in due giorni vi rimetterete dai postumi del matrimonio.

    Lui ti ama, e ti vuole risparmiare questo girone dantesco.
    tu sei di un ottimismo contagioso!!
    che esagerazione mio Dio!!
    nn sempre i matrimoni vanno così eh! io ad alcuni mi sono divertita alla grande... che poi bisogna avere un minimo di voglia di stare allegri altrimenti puoi andare anche in capo al mondo ma starai sempre a fare il bisbetico.

  7. #16
    Assuefatto da FdT
    Donna 43 anni da Ferrara
    Iscrizione: 4/5/2007
    Messaggi: 875
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    Secondo me il problema è semplicemente di tipo economico e legato ai coperti del rinfresco o ristorante. Forse il tuo ragazzo avrà riconosciuto che per l'amico potrebbe essere un problema sostenere il costo dei coperti per ogni fidanzata di amici di turno, da questo punto di vista non mi sento di dargli torto, soprattutto se è stato fatto un regalo unico dal gruppo di amici.
    Non dico che sia giusto o sbagliato, semplicemente soprattutto in queste occasioni la questione economica genera cattivi equivoci e lui stesso avrà avuto timore a parlartene. Ti sei offerta per partecipare al regalo dell'amico? Può sembrare una questione schifosamente materialista, però è abbastanza diffusa.
    Io non mi offenderei, infondo è lì con gli amici e per festeggiare un momento particolare. Organizzati allo stesso modo con un'amica e non pensarci troppo.

    Secondo me non è così, altrimenti non avrebbe esteso l'invito anche a lei.

    Da quando sto con il mio ragazzo ci sono stati 2 matrimoni di suoi amici.
    Il primo amico non lo conoscevo, non mi ha invitata ed è andato solo lui.
    Il secondo amico l'avevo visto una volta (il mio ragazzo era testimone), ha invitato anche me (il mio nome era sulla partecipazione)e il mio ragazzo mi ha portata anche se sapeva che avrei dovuto passare molto tempo da sola (lui era vicino all'altere con gli sposi). Non mi ha imposto di andare ha fatto scegliere me...
    Se tu ci tieni tanto ad andare digli che visto che sei stata invitata vai anche tu...mettilo davanti al fatto compiuto.

  8. #17
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
    Messaggi: 2,441
    Piaciuto: 655 volte

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    Quote Originariamente inviata da °Llonina° Visualizza il messaggio
    tu sei di un ottimismo contagioso!!
    che esagerazione mio Dio!!
    nn sempre i matrimoni vanno così eh! io ad alcuni mi sono divertita alla grande... che poi bisogna avere un minimo di voglia di stare allegri altrimenti puoi andare anche in capo al mondo ma starai sempre a fare il bisbetico.
    Un pò di parodia, per tirar su il morale Però mi darete almeno la soddisfazione di riconoscere che alcune di queste cose, invariabilmente, succedono

  9. #18
    FdT-dipendente Atilim
    Donna 33 anni
    Iscrizione: 16/9/2006
    Messaggi: 1,294
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Esita perché ti vuole bene: nessuno lo vuole ammettere, ma i matrimoni sono delle orrende rotture di zebedei, specie per voi donne.
    Dovete restare ore in piedi sui tacchi, esposte allo sguardo clinico e assassino di plotoncini di altre donne antipatiche che si scambiano commenti acidi a bassa voce sul vostro vestito, il vostro portamento, la vostra pettinatura, la miseria di regali che avete fatto, ecc...
    Poi in chiesa: in piedi, seduti, in piedi, seduti, prega, o meglio, articola fraseggi scomposti per far finta di ricordarti le preghiere, due ore tutte così.
    Poi li vedi così felici, e magari ti rode un pò perché ti viene da pensare che il giorno che ti sposerai te ci sarà qualche rogna, tipo che pioverà. Se piove non vi dà sollievo, perché non avete l'ombrello perché quando siete partiti c'era il sole.
    Poi fuori: un'ora buona a cazzeggiare in attesa che il reggimento racimoli i bagagli e che si parta per il saccheggio del ristorante.
    Il pranzo! Non ne parliamo neppure! Un salone enorme, praticamente una caverna, dove tutti cominciano a parlare ad alta voce e si crea l'effetto discoteca: se tutti parlano ad alta voce, chi vuole parlare deve urlare per sentirsi. Se tutti urlano, perché quelli vicini urlano, allora si deve urlare ancora di più. In breve da un congresso di gente fine, civile e ben vestita, si passa ad una situazione dove non si sa se si è in una caserma boliviana o in un sabba di streghe scozzesi.
    Poi ci si siede a tavola: e sti antipasti che non arrivano, e i grissini fetenti che stanno lì davanti e che per la disperazione cominciate a sgranocchiare, che vi si artigliano ai molari dandovi il latte alle ginocchia.
    La gente intorno a voi intrattiene discorsi di un'idiozia allarmante, quando vi coinvolgono fate un benevolo cenno d'assenso per puro dovere civico. C'è sempre un bambino rompipalle che piange a squarciagola, da qualche parte, come se lo stessero scannando come un porco, invece magari è solo che vuole mangiare questo invece di quest'altro, e voi maneggiate il coltello e per un istante pensate di andare a dargli una buona ragione per piangere.
    Gli affettati sembrano tanto appetitosi, ma poi sanno di latta ossidata. Sperate che i tagliolini possano recarvi la luce, ma questi quando arrivano sono scotti ed insipidi. L'arrosto ha lo stesso gusto e la stessa consistenza fibrosa del cartone pressato. Non restano che le patatine fritte, unte e bisunte ma nel gorgo di depravazione in cui vi hanno cacciato, non importa più nulla, e le cospargete pure di sale e di pepe, anche se sapete che fa malissimo, poco importa, anzi meglio, schiattassi subito ma almeno uscirei di qui! Fra una portata e un'altra passa il tempo equivalente ad un'era geologica. I camerieri, oberati da pile inverosimili di piatti sporchi, sparecchiano e servono con malgarbo, sfidando la gravità, minacciando di farvi franare addosso le loro torri di coperti sudici. Il tavolo comincia a cospargersi di piccoli relitti: cerchietti dei tappi di bottiglia, molliche, elementi organici di natura imprecisata sgusciati via dai piatti. Fissate quella desolazione nel rombo assordante dell'antro.
    La torta è un pezzo di spugna gialla affondata in una gelatina di panna sintetica. Farebbe vomitare un cinghiale, ma la mangiate lo stesso. Il limoncello che viene ad ammazzare il buon gusto del caffé sembra una melassa di acido formico.
    Ci vuole poi un'altra buona oretta in piedi, mentre il vostro stomaco è chiuso per lutto e si scatena l'Ottobre Rosso nel vostro fegato, prima di andarsene. Naturalmente prima bisogna presentare i rispetti ad una quantità di gente antipatica, o di cui non vi importa nulla, fingendo l'affetto che dedichereste a degli amici d'infanzia e formulando promesse di incontri futuri che, fortunatamente, non saranno mai mantenute.
    Finale? Arrivate a casa alle cinque, distrutte nel fisico e nell'animo. Non potrete nemmeno cenare, se non con un brodetto da ospizio dei poveri. Alle nove si va a letto. Le gambe a pezzi non vi lasciano dormire fino a mezzanotte e passa.
    Se siete giovani e forti, in due giorni vi rimetterete dai postumi del matrimonio.

    Lui ti ama, e ti vuole risparmiare questo girone dantesco.

    Questo farebbe passare la voglia di sposarsi a chiunque!
    Tornando seri, visto che ti ha detto che i suoi amici vanno senza compagnia, forse è per quello che non ti vuole con sè. La prende un po' come un'uscita con i suoi amici che, andando senza fidanzate, rendono un po' l'appuntamento "per soli maschi", benchè si tratti di un semplice matrimonio.
    Quindi non credo dovresti farne un dramma o pensare che non ti ama etc, però di sicuro il suo comportamento non mi pare dei migliori e fossi in te glielo farei notare, perchè invece di farti sentire come una palla al piede del tipo "se proprio devi venire, ti tiro dietro" poteva semplicemente dirti che preferiva andarci da solo e spiegarti il perchè.

  10. #19
    Assuefatto da FdT
    Donna 32 anni da Trieste
    Iscrizione: 18/1/2009
    Messaggi: 506
    Piaciuto: 0 volte

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    io penso che dopo due anni non ci sia niente di male a portarti con se...anzi dovrebbe...parlagli e spiegagli che non vuoi obbligarlo a far niente che lui non voglia fare...però se non vuole portarti fatti dare una motivazione

  11. #20
    Matricola FdT
    36 anni
    Iscrizione: 18/4/2010
    Messaggi: 11
    Piaciuto: 0 volte

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    Abbiamo parlato,io ho confessato di esserci rimsta male.E lui mi ha detto che voleva che andavo ma si è messo nei miei panni,spiegandomi che se io dovessi invitarlo al matrimonio i una mia amica,lui si sentirebbe profondamente a disagio e quindi era perplesso.Poi in più i suoi amici andavano soli, e quini non avrei avuto nessuna compagnia femminile.PUrtroppo anche cn questi chiarimenti non posso negare di averla presa un pò male.

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