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Quanto costa mantenere un gatto?

  1. #11
    Astrifiammante Shiver
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 1/5/2013
    Messaggi: 58
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    si, stupidamente ho scritto la domanda riferendomi al mese quando il problema a cui pensavo sono le spese extra!
    Sul tipo di pasti non c'è problema, io non cucino proprio e mangio male e di rado, quindi non c'è pericolo ne che gli dia scarti ne che cucini per lui (quando l'ho letto mi è venuto il panico da pigra xD)
    la paura che mi sta frenando è che se si ammalasse e io non avessi la possibilità economica per curarlo andrei nel panico e volevo un po' capire il costo totale del tutto prima di "illuderlo" e basta di aver trovato casa..



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  3. #12
    FdT svezzato Liquirizia0
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 27/1/2013
    Messaggi: 263
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    Quote Originariamente inviata da Something Strange Visualizza il messaggio


    Beh, scusami, ma se sono così è perché tu li hai abituati così XD
    Per dire, la mia gatta quando apro una brioche ne deve avere per forza un pezzo, se no rompe le palle... ma lo fa perché da quando era piccola l'ho abituata così; mentre alla gatta di mia nonna potevi anche lasciare tutti i dolci che volevi sotto il naso, e non te li calcolava nemmeno, perché i miei nonni certi cibi non glieli hanno mai dati.

    Detto questo, io non sono d'accordo col dare gli scarti al gatto (anche se ogni tanto un pezzo di carne o di brioche glielo do u.u), perché ci sono determinati cibi che sono "tossici" per lui o che il suo apparato digerente non è adatto a digerire.
    Tipo so che pasta e riso non vanno bene (o comunque gliene va dato poco e stracotto), perché sono ricchi di amidi e i gatti fan fatica a digerirli. Neanche gli insaccati vanno bene, perché i cibi salati gli danneggiano i reni... etc.
    Io non ho abituato nessuno, si sono abituati perchè quando sono entrati in casa c'era ancora la mia vecchia gatta che mangiava solo scatolette e quindi hanno preso l'abitudine da soli. Perciò in un certo senso è stato non voluto e una volta che si abituano è difficile farli disabituare.
    Ad ogni modo i miei in passato hanno sempre avuto gatti e le scatolette negli anni 50/60 non le comprava nessuno eppure i gatti erano particolarmente longevi.
    Perciò non so sinceramente cosa pensare, probabilmente hai ragione tu.

    Edito:

    L'ALIMENTAZIONE DEL GATTO ADULTO

    Per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del vostro gatto, potete scegliere tra un cibo fatto in casa e gli alimenti di produzione industriale venduti nei negozi.
    Un cibo casalingo è un pasto che preparate voi stessi con ingredienti come riso, la carne, gli ortaggi... Così facendo, potete controllare di persona la qualità della composizione, ma ci sono inconvenienti, quali il costo, il lavoro di preparazione, e, cosa più grave, il rischio di squilibri nutrizionali, nel caso in cui la razione da voi preparata non contenga quantità sufficienti di tutti i principi nutritivi di cui il vostro gatto ha bisogno. Le fonti di proteine non sono unicamente le carni ma, se ben tollerati, si possono anche usare in alternativa uova, formaggio o pesce. Il fegato può essere usato, ma solo in piccole quantità, per il fatto che può provocare diarrea, oltre a una ipervitaminosi A con conseguenze gravissime.
    La carne (muscolo) può costituire gran parte della razione giornaliera, ma da sola non basta a soddisfare i fabbisogni, perciò è utile integrare la dieta con altri alimenti contenenti sopratutto grassi e, in minor misura, zuccheri e fibra.
    Il latte può essere somministrato dopo lo svezzamento e costituisce un ottimo alimento, ma in certi soggetti può provocare diarrea per la diminuita produzione di lattasi, un enzima che permette la digestione del lattosio.
    Lo yogurt, come altri latticini, può essere utilizzato come fonte di proteine in alternativa o in aggiunta alla carne. I dolci in generale andrebbero evitati, in modo assoluto nei gatti diabetici ed in genere negli animali in sovrappeso. Il gelato, se non provoca diarrea, può essere concesso a piccole dosi.
    Sono da evitare le ossa e le lische di pesce, poiché vi è il pericolo che possano scheggiarsi e causare gravi danni a esofago, stomaco e intestino.
    I conservanti usati negli alimenti per umani possono essere dannosi. Non dategli i vostri cibi confezionati. Proibiti anche cioccolato, dolci, cibi speziati e molto salati, formaggi stagionati e legumi.


    Altro errore commesso è l’aggiunta di integratori vitaminici e minerali: le intossicazioni da vitamina D e A, a causa delle integrazioni superflue con oli di pesce, sono più diffuse della loro carenza e possono portare a squilibri nel metabolismo minerale nel suo complesso. Perciò, se il gatto è in buona salute e viene nutrito con una dieta equilibrata, non necessita di alcuna integrazione minerale o vitaminica, a meno che non sia il vostro veterinario a prescriverla.

    Gli alimenti di produzione industriale hanno il vantaggio di essere più economici e di contenere tutti i principi nutrizionali di cui un gatto ha bisogno.
    Vengono preparati con cura, utilizzando gli ingredienti migliori e rispettando le regole sanitarie simili a quelle dell'alimentazione umana.
    Questi alimenti sono molto apprezzati dai gatti. Si raccomanda di nutrire il vostro gatto rispettando le razioni giornaliere indicate su ogni confezione.
    I cibi umidi (sia bocconcini che paté ) sono molto gustosi ed essendo simili al prodotto fresco, stimolano l'appetito dell'animale. Sono alimenti caratterizzati da un'alta digeribilità.
    Sono alimenti veloci da preparare e si servono facilmente dalla scatoletta. Una volta aperta la confezione, è consigliabile tenerlo in frigorifero, poiché il cibo umido si deteriora facilmente.
    I paté, che hanno l'aspetto di carne pressata, va direttamente sminuzzato utilizzando un coltello o una forchetta nella scodella della pappa.
    I bocconcini non hanno bisogno di essere sminuzzati: basta versarli direttamente nella della pappa.
    Si raccomanda, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola del gatto, per evitare che il cibo residuo deteriorandosi possa sviluppare microrganismi pericolosi.
    I cibi umidi non hanno bisogno di essere integrati con altri generi di alimenti. Sono, infatti formulati in modo da garantire all'animale una dieta bilanciata.
    Gli alimenti secchi (crocchette) ha il vantaggio di non andare a male nella ciotola, si adatta dunque perfettamente al comportamento dei gatti, i quali amano fare più pasti nel corso della giornata. Infine le crocchette, se esposte all'aria, emanano un odore meno forte.
    Si è sentito spesso dire che le crocchette non vanno bene per i gatti, perché potrebbero avere problemi urinari, come la cistite e i calcoli. Questo è falso: un alimento secco formulato correttamente è tanto efficace nella prevenzione dei problemi urinari quanto un alimento umido.
    Se cambiate il tipo di alimentazione, è bene farlo in modo graduale, in modo da evitare che il vostro micio faccia feci molli o diarrea, vi raccomando di miscelare in quantità crescente l'alimento nuovo con quello vecchio, per giungere infine alla sostituzione completa non prima di due settimane.

  4. #13
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
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    Liquirizia, c'è differenza tra cucinare per il gatto e dare al gatto quello che cuciniamo per noi.

  5. #14
    FdT svezzato Liquirizia0
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 27/1/2013
    Messaggi: 263
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    Ma io non so cosa mangiate voi. Però io robe tanto condite o strane non ne mangio. Però figurati che un tempo i miei pulivano i pesci e davano le teste ai gatti che se le mangiavano con gusto. Ora 'ste qui non mangiano nemmeno la parte normale del pesce, figurarsi la testa.
    Comunque ho editato perchè non ricordo chi ha detto che il gatto certi alimenti non può mangiarli mentre lì dice che invece può. Ovviamente in piccole dosi, anche io se mangiassi pasta tutti i giorni mattino e sera starei male. Come per noi esseri umani credo valga anche per gli animali.
    Tipo io sono riuscita a far mangiare il cocco alla mia gatta. Ma non è che d'estate quando compro il cocco glielo dò tutti i giorni. E' stata un'eccezione. Così come il pandoro o lo yogurt o il gelato (giuro che li ha mangiati!)

  6. #15
    Astrifiammante Shiver
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 1/5/2013
    Messaggi: 58
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    Bah penso che il punto è che hanno uno stomaco diverso dal nostro e quindi non credo sia facile essere in grado di fornirgli un'alimentazione adeguata, perchè noi conosciamo bene solo la nostra. immagino che il giorno in cui avessi del cibo in più potrei documentarmi per valutare se per lui è nocivo o meno e decidere se darglielo, ma nn posso fargli da dietologo.
    Il cibo in scatola per gatti ha un aspetto disgustoso e preferirei davvero dargli qualcos'altro, ma d'altronde c'è sicuramente dietro uno studio e delle leggi sanitarie, quindi tanto vale andare sul sicuro...

  7. #16
    FdT svezzato Liquirizia0
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 27/1/2013
    Messaggi: 263
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    Il problema delle scatolette non è la dieta che è bilanciata sicuramente.
    Ma sono "nocivi" quanto merendine e/o cose confezionate perchè contengono un'infinità di conservanti e sostanze che nel gatto creano dipendenza. Tutto lì.

  8. #17
    ;
    Donna 34 anni da Piacenza
    Iscrizione: 7/1/2006
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    Quote Originariamente inviata da Liquirizia0 Visualizza il messaggio
    Io non ho abituato nessuno, si sono abituati perchè quando sono entrati in casa c'era ancora la mia vecchia gatta che mangiava solo scatolette e quindi hanno preso l'abitudine da soli. Perciò in un certo senso è stato non voluto e una volta che si abituano è difficile farli disabituare.
    Ad ogni modo i miei in passato hanno sempre avuto gatti e le scatolette negli anni 50/60 non le comprava nessuno eppure i gatti erano particolarmente longevi.
    Perciò non so sinceramente cosa pensare, probabilmente hai ragione tu.
    Vabè, è ovvio che "tu li hai abituati" l'ho detto in base a quello che ho letto... e comunque rimango della stessa idea, perché avresti comunque potuto dargli ciò che ti pareva anche se l'altra gatta mangiava scatolette...

    Sinceramente penso sia abbastanza inutile aggrapparsi sempre al passato, le cose in quegli anni funzionavano diversamente sia per noi esseri umani, che per gli animali e non è una novità... ma ci sono parecchi fattori che hanno cambiato lo stile di vita.
    E poi non so se effettivamente erano davvero più longevi, so solo che il gatto di mia nonna ha vissuto 20 anni e ha sempre mangiato scatolette e croccantini... così come gatti di persone che conosco (che magari non sono arrivati ai 20 anni, ma magari 13/14/15 sì... e non è mica poco)... quindi...

    Quote Originariamente inviata da Liquirizia0 Visualizza il messaggio
    Ma io non so cosa mangiate voi. Però io robe tanto condite o strane non ne mangio. Però figurati che un tempo i miei pulivano i pesci e davano le teste ai gatti che se le mangiavano con gusto. Ora 'ste qui non mangiano nemmeno la parte normale del pesce, figurarsi la testa.
    Comunque ho editato perchè non ricordo chi ha detto che il gatto certi alimenti non può mangiarli mentre lì dice che invece può. Ovviamente in piccole dosi, anche io se mangiassi pasta tutti i giorni mattino e sera starei male. Come per noi esseri umani credo valga anche per gli animali.
    Tipo io sono riuscita a far mangiare il cocco alla mia gatta. Ma non è che d'estate quando compro il cocco glielo dò tutti i giorni. E' stata un'eccezione. Così come il pandoro o lo yogurt o il gelato (giuro che li ha mangiati!)
    Mangi la pasta col sugo?! Probabilmente sì, e per preparare il sugo usi (ipotizzo) olio e cipolla. Bene, la cipolla è nociva per il metabolismo dei gatti.
    L'albume dell'uovo contiene un'enzima che riduce l'assorbimento di una vitamina del gruppo B.
    Il latte (e i suoi derivati -quindi anche lo yogurt e i formaggi vari-) molti gatti lo digeriscono male oppure sono intolleranti.
    I grassi possono favorire la pancreatite.
    Carne e pesce vanno comunque cotti.

    Il fatto che mangi determinati cibi con gusto, non vuol dire che facciano bene. Semplicemente i cibi ricchi di grassi gli fanno molta gola, perché loro in realtà gli zuccheri non li riconoscono e quindi i sapori dolci non li sentono.


    Quote Originariamente inviata da Liquirizia0 Visualizza il messaggio
    Il problema delle scatolette non è la dieta che è bilanciata sicuramente.
    Ma sono "nocivi" quanto merendine e/o cose confezionate perchè contengono un'infinità di conservanti e sostanze che nel gatto creano dipendenza. Tutto lì.
    Per quanto riguarda scatolette e croccantini... ci sono marche e marche. Ovviamente uno deve stare attento a quello che acquista e documentarsi prima.
    Io francamente mi fido molto di più a dare alla mia micia una scatoletta, che a darle/farle cibo normale. Anche "solo" perché contengono tutto ciò che serve alla loro "dieta", e se dovessi stare a preparargliene stando attenta a dosare bene proteine/carboidrati/vitamine/etc. finirei per impazzire.







    Quote Originariamente inviata da Shiver Visualizza il messaggio
    la paura che mi sta frenando è che se si ammalasse e io non avessi la possibilità economica per curarlo andrei nel panico e volevo un po' capire il costo totale del tutto prima di "illuderlo" e basta di aver trovato casa..

    Io su questo non ti so dire molto, perché la mia gatta in 7 anni ha visto il veterinario solo tre volte: una appena me la hanno portata, le altre due per la sterilizzazione (intervento e quando le hanno tolto i punti).
    In linea di massima penso che costi decisamente meno di un cane, in quanto il gatto fa una vita più sedentaria e incontra quindi meno rischi e pericoli.
    L'unico prezzo effettivo che posso dirti è quello della sterilizzazione (che poi varia a seconda del veterinario) che ho pagato sui 180€
    Ultima modifica di Something Strange; 18/5/2013 alle 23:04
    A bird doesn't sing because it has an answer, it sings because it has a song.

  9. #18
    FdT svezzato Liquirizia0
    Donna 32 anni
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    Si certo che ci sono marche e marche. Infatti le marche più economiche di solito sono le peggiori. E quindi per alimentare bene il gatto bisognerebbe comprarne di quelle ad hoc che costano anche abbastanza (per dirti, da me che tutto costa di più solo perchè siamo a Genova o perchè è un posto turistico, le bustine di tipo mi pare si chiami almo nature, piccole di una porzione di pranzo costano circa 95cent. Moltiplica questo costo per tutte le volte che mangiano, per due gatti (nel mio caso). E' ovvio che l'alimentazione possa venire anche a incidere parecchio.
    E mangiare mangiano tutti i giorni. Il veterinario invece è una spesa extra che se non è un gatto sfigato vede pure pochissimo (come hai detto tu per il tuo). La mia nera l'ha visto 2 volte, una per la sterilizzazione e una per l'ascesso nel collo. Eppure è una gatta che sta fuori di casa parecchio, d'estate sparisce anche per 2 giorni.

  10. #19
    Astrifiammante Shiver
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 1/5/2013
    Messaggi: 58
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    mah non so... ho avuto due gatti e quella a cui mi sono affezionata da morire ne ha viste di tutti i colori poveretta. fortunatamente ha avuto come padrona mia nonna che le è stata parecchio dietro in ogni cura, ma è veramente costata molto quella piccola tigre. però ne è valsa la pena, ha avuto una bella vita longeva.

    beh io mi metto ufficialmente a cercare un gattino che mi avete convinto, tanto se ho dubbi so a chi rivolgermi e già non è male

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