La siccità che ha colpito 32 Stati ha bruciato le praterie
e reso proibitivi i costi del fieno e del mangime


CRISI E ANIMALI
I cavalli costano troppo: negli Stati
Uniti è emergenza abbandoni
La siccità che ha colpito 32 Stati ha bruciato le praterie
e reso proibitivi i costi del fieno e del mangime


NEW YORK – Ashland era uno scheletro di 250 chili quando è stata portata all’Illinois Horse Rescue. Il veterinario dice che ha sofferto la fame per quattro mesi. Magra come il Mississippi. Da quando è arrivata è ingrassata di cento kg, ha le costole meno affioranti come i fondali del grande fiume (il 40% dell’acqua degli States ci finisce dentro) che resta navigabile soltanto per il lavoro delle draghe che tolgono sabbia in continuazione. A quella cavallina hanno dato il nome della strada dove l’hanno trovata, Ashland Avenue. Molti sono meno fortunati e non trovano un rifugio dalla morsa della siccità. ABBANDONI - Ericka Caslin, direttrice della Unwanted Horse Coalition con base a Washington, ha detto al New York Times che i cavalli abbandonati dai padroni negli Stati Uniti sono circa 180mila. La siccità che ha colpito 32 Stati ha bruciato le praterie e reso proibitivi i costi del fieno e del mangime (una balla costa dieci dollari, cinque volte il prezzo di 10 anni fa, e sfama un animale per 3 giorni). Le pozze per l’abbeverata si sono asciugati per chilometri e chilometri nel West. La Horse Coalition registra cavalli morti in New Mexico, nelle riserve dei Navajo del Sudovest. In Texas ci sono allevatori che hanno trovato nelle loro mandrie cavalli sconosciuti, probabilmente portati dai proprietari che volevano disfarsene, come neonati alla ruota dei bambini.
IL CIBO - In Missouri Connie Hendrix, che guida la Forget-Me-Not Horse Rescue and Sanctuary a Linn Creek, organizza banchetti per la vendita di gelati e torte davanti alle chiese (e persino tornei di golf) per raccogliere il denaro sufficiente a sfamare i suoi ospiti a quattro zoccoli. In tempi di crisi economica gli animali soffrono come gli umani. Il numero di cani e gatti negli Usa si è abbassato per la prima volta in 15 anni. I cavalli costano. In Irlanda un paio d’anni fa, nel pieno della recessione, centinaia di equini abbandonati vagavano nelle campagne e alla periferie di città come Dublino. Quando alla crisi si unisce la siccità - è accaduto questa estate in America – nelle praterie infuocate non c’è neppure la possibilità di sopravvivere con l’erba dei prati come nella piovosa Irlanda.
LE VENDITE - Tutti contro tutti. Debbie Coburn dirige il Four Corners Equine Rescue in New Mexico. Il fieno si trova ancora, dice al Nyt, se non fosse che arrivano a comprarlo da altri Stati, anche lontani come il Kentucky (il paradiso dei galoppatori). Tra New Mexico e Arizona vivono i Navajo, per cui i mustang sono animali sacri, segno di prosperità e bellezza. Ci sono cavalli lasciati a loro stessi che (se sopravvivono) diventeranno selvatici. E cavalli che dall’Arizona vengono venduti ai macelli oltre confine in Messico. Horses, simbolo del sogno americano. Bisognerebbe proteggerli, come si fa con le sequoie della California e i pinnacoli della Monument Valley. Tony Pecho, presidente dell’Illinois Horse Rescue della Will County (a 70 chilometri a sud di Chicago) riceve quasi una telefonata al giorno che segnala un cavallo che ha bisogno di un rifugio. Non ha più soldi per nuovi arrivi. Ashland è stata fortunata





I cavalli costano troppo: negli Stati Uniti è emergenza abbandoni - Corriere.it

con la crisi tutti pagano ma qualcuno finisce al macello