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Quelle emigrazioni irresistibili

  1. #1
    ti confondo e ti piace Ligaro
    Uomo 38 anni da Torino
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    Predefinito Quelle emigrazioni irresistibili

    Spulciando tra vecchie riviste ho ritrovato un editoriale di Alessandro Secciani che aveva catturato la mia attenzione.
    L'ho ricopiato per discuterne assieme.

    è molto interessante, realistico e ricco di buon senso. La storia ha un sacco di cose da insegnarci, noi abbiamo un sacco di cose da imparare.
    ---------------------------------------------------------------
    Quelle emigrazioni irresistibili
    Editoriale della rivista di storia contemporanea MILLENOVECENTO (Novembre 2004)
    A cura di Alessandro Secciani





    È possibile bloccare un movimento migratorio imponente? È realizzabile, con soli metodi legali e polizieschi interrompere un flusso migratorio di grandi dimensioni da un continente all’altro? Questa illusione viene coltivata da molti e talora ha dato luogo nel mondo occidentale a leggi più o meno draconiane contro gli immigrati, clandestini o regolari che fossero. Sia ben chiaro: non mi sto riferendo tanto alla Bossi-Fini, che comunque è l’ultimo tentativo in ordine di tempo in questo senso, ma a fatti molto più lontani. Già i romani, per esempio, che erano decisamente tolleranti nei confronti delle popolazioni che avevano assoggettato cercarono di bloccare l’immigrazione di interi popoli verso il centro dell’impero: contro gli ebrei furono emanati nel corso del primo secolo dell’impero dei veri e propri editti che ne impedivano l’arrivo a Roma. Ma, come si è potuto constatare, l’applicazione risultò problematica. Per non parlare di quelle che noi chiamiamo invasioni barbariche e i popoli germanici definiscono migrazioni di popoli, che furono fermate militarmente, anche se alla fine persino l’impero romano dovette accettare la sconfitta e ne risultò travolto. Non molto meglio sono andate le leggi per limitare l’immigrazione, in un’epoca molto più recente, degli Stati Uniti, che pur essendo un Paese di immigranti a un certo punto dovette prendere atto che non c’era più posto per tutti. Ciò non ha impedito a chicanos e altri ispanici, ad asiatici di tutto il continente e anche a parecchi europei delle aree più disagiate di trovare negli Usa il loro piccolo paradiso personale. Sia pure in misura minore, anche la decolonizzazione ha dato il via in Europa a un’immigrazione dai paesi ex colonizzati che non è stata fermata in nessuna maniera: nonostante la Francia avesse escluso, nel 1963, dopo la guerra d’Algeria, di prendere sul suo territorio gli algerini che si erano compromessi con l’occupazione o che comunque non volevano vivere nel loro pese, oggi in Francia vive oltre un milione di algerini, che evidentemente si sono fatti un baffo degli editti di De Gaulle e dei successivi governi. Per non parlare della Cina, dove da molti anni è proibita non solamente l’emigrazione esterna, ma anche quella interna. Un cinese non può decidere autonomamente di andare a vivere in un’altra parte del paese dove ritiene di poter stare meglio. A decidere ciò è stato un governo cui non mancano certo né la decisione, né i mezzi di coercizione. Il risultato è oggi che nelle città cinesi più ricche ci sono letteralmente milioni di immigrati irregolari, disposti a tutto pur di vivere dove desiderano loro. A questo punto la storia sembra darci l’ennesimo insegnamento inutile: è del tutto vano cercare di opporsi a questi flussi che appaiono irresistibili. L’unica speranza eventualmente è poterli regolare, cercare di indirizzarli al meglio, ma non fermare. Del resto, come sta avvenendo oggi, quando in un luogo il costo del lavoro è uguale a 100 e in un altro luogo il costo dello stesso lavoro è 10, è un fatto quasi osmotico: le fabbriche vanno verso il costo del lavoro più basso e i lavoratori si buttano verso stipendi più alti. È una sorta di fenomeno fisico che finora nessuno è mai riuscito a fermare, anche disponendo di mezzi ingenti, e francamente mi sembra piuttosto improbabile che ci riesca adesso. Ma, come si diceva, si tratta dell’ennesima lezione inutile della storia: non si è ancora visto un gruppo dirigente cambiare il suo comportamento, cambiare linea politica dopo un attento esame della storia. Ogni gruppo politico, democratico o meno che sia, pensa di essere un nuovo costruttore della storia e che ciò che è successo regolarmente fino a quel momento possa essere cambiato. Se poi si ha anche il vantaggio di ignorare completamente la storia e tutte le sue complessità, ci si evita un sacco di dubbi e di problemi prima di emanare leggi assolutamente inutili.

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  3. #2
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    Si ma caro filosofo, molte persone emigrano per trovare un flusso di lavoro, il fatto è che il lavoro non sempre c'è, e soprattutto non c'è per loro, prima che questa frase venga fraintesa mi spiego, non ci sono molti posti dove è possibile farli lavorare, i lavori manuali non son + tantissimi, e assumere una persona che non parli nemmeno un po' la tua lingua è inutile negarlo, risulta molto problematico, immigrando illegalmente, lavori in nero, dove sta la novità? La novità sta nel fatto che non paghi le tasse allo stato, che poi non è sta gran novità, entrando illegalmente senza sapere la lingua si rischia alla fine di risultare molto spaesati e allora magari di finire in una di quelle organizzazioni nella quale tutti parlano la tua lingua, unico problema, son criminali, la maggior parte delle persone che entrano illegalmente porta cmq droga o altro, cosa che non giova ai noi giovani, cercarli tuttavia di farli entrare normalmente e di regolarizzarli non è semplice e rischiamo delle vere e proprie invasioni (scusate ma neanche a me piace molto questo vocabolo), e di abbassare notevolmente il prezzo del lavoro anche ai cittadini italiani, i quali non riuscirebbero a vivere bene come prima (e qui si richiude l'anello..) e sarebbero costretti a spostarsi di nuovo, magari creando di nuovo un'altro scossone all'economia che sarebbe sempre in continua altalena, le migrazioni son sempre stato un forte sviluppo della storia, ma anche nella maggior parte dei casi, un regresso dal punto di vista economico dello stato (lo stato produce di più ma i guadagni delle tasse non seguono il grafico), facendo in modo anche i giovani cresciuti nel paese ospitante perda alla fine la propria identità nazionale (vedi Francia, il problema della Francia è molto + grande ma non divaghiamo..) Le leggi, OVUNQUE, servono ( Dove finisce la legge, finisce la Libertà) Anche nel campo della immigrazione clandestina, dove ci sono svariate possibilità:

    1 Riprendere l'attività della X squadriglia Mas (anche se efficaci, son rischiose)

    2 Sparare a vista sul primo gommone ( ma se non sbaglio c'è qualcosa nell'etica umana che lo impedisca)

    3 Prenderli TUTTI e rispedirli al mittente ( ma se aspettiamo i ritmi delle poste.. )

    4 Risolvere il problema alla radice..

    Non è possibile prenderci cura di tutti i disgraziati del mondo, insomma anche noi abbiamo i nostri ca//i a cui pensare..

  4. #3
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    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.

  5. #4
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    Quote Originariamente inviata da DKNY
    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.
    Perchè certe volte ti sposerei!? :smt050

    P.S. Portami con te alle canarie ti prego
    :smt087

  6. #5
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    Quote Originariamente inviata da DKNY
    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.
    Che donna!
    Quoto tutto!

  7. #6
    Sempre più FdT
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    Quote Originariamente inviata da DKNY
    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.

    sono commosso.....quoto tutto! (ti avverto DKNY, siccome ti ho quotato filosofo ti darà contro )

  8. #7
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Quote Originariamente inviata da DKNY
    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.
    Brava DKNY, bravissima!

  9. #8
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Bergamo
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    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.
    Brava

  10. #9
    Sempre più FdT
    Donna 38 anni
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    Quote Originariamente inviata da DKNY
    Vero, le migrazioni son fenomeni poco controlabili che si susseguono da millenni, sono un cane he si morde la coda e con i processi di globalizzazione che sono in atto nel mono stanno raggiungendo dimensioni spropositate.

    Non credo sia possibile fermare un flusso, ma credo sia possibile controllare gli ingressi, gli italiani quando andavano negli states non ci andavano a nuoto, c'erano transatlantici che li portavano e quanto gli states hanno deciso che c'era troppa gente le navi non sono + partite, ancora oggi x andare a lavorare negli states è necessaio ke il lavoro che vai a fare non sia fattibile da un americano.

    Vuoi venire a vivere e lavorare qua?Nessun problema, ogni anno tot permessi d'ingresso e 3 mesi in cui sei assistito da personale specializzato x adattarti e trovare lavoro, lo trovi? Bravissimo,rimani, ti adatti ai costumi della società in cui vivi e puoi portare moglie e figli. Non lo trovi, ti riporto a casa. Chi arriva senza il permesso torna a casa subito, idem x chi commette qualunque tipo di reato (droga, prostituzione,furti,...)nessun carcere in italia, paghi una multa e gli anni di carcere te li vai a fare a casa tua a casa.
    quoto tutto quanto!!

  11. #10
    Assuefatto da FdT
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    Quote Originariamente inviata da Guru's Way
    Si ma caro filosofo, molte persone emigrano per trovare un flusso di lavoro, il fatto è che il lavoro non sempre c'è, e soprattutto non c'è per loro, prima che questa frase venga fraintesa mi spiego, non ci sono molti posti dove è possibile farli lavorare, i lavori manuali non son + tantissimi, e assumere una persona che non parli nemmeno un po' la tua lingua è inutile negarlo, risulta molto problematico, immigrando illegalmente, lavori in nero, dove sta la novità? La novità sta nel fatto che non paghi le tasse allo stato, che poi non è sta gran novità, entrando illegalmente senza sapere la lingua si rischia alla fine di risultare molto spaesati e allora magari di finire in una di quelle organizzazioni nella quale tutti parlano la tua lingua, unico problema, son criminali, la maggior parte delle persone che entrano illegalmente porta cmq droga o altro, cosa che non giova ai noi giovani, cercarli tuttavia di farli entrare normalmente e di regolarizzarli non è semplice e rischiamo delle vere e proprie invasioni (scusate ma neanche a me piace molto questo vocabolo), e di abbassare notevolmente il prezzo del lavoro anche ai cittadini italiani, i quali non riuscirebbero a vivere bene come prima (e qui si richiude l'anello..) e sarebbero costretti a spostarsi di nuovo, magari creando di nuovo un'altro scossone all'economia che sarebbe sempre in continua altalena, le migrazioni son sempre stato un forte sviluppo della storia, ma anche nella maggior parte dei casi, un regresso dal punto di vista economico dello stato (lo stato produce di più ma i guadagni delle tasse non seguono il grafico), facendo in modo anche i giovani cresciuti nel paese ospitante perda alla fine la propria identità nazionale (vedi Francia, il problema della Francia è molto + grande ma non divaghiamo..) Le leggi, OVUNQUE, servono ( Dove finisce la legge, finisce la Libertà) Anche nel campo della immigrazione clandestina, dove ci sono svariate possibilità:

    1 Riprendere l'attività della X squadriglia Mas (anche se efficaci, son rischiose)

    2 Sparare a vista sul primo gommone ( ma se non sbaglio c'è qualcosa nell'etica umana che lo impedisca)

    3 Prenderli TUTTI e rispedirli al mittente ( ma se aspettiamo i ritmi delle poste.. )

    4 Risolvere il problema alla radice..

    Non è possibile prenderci cura di tutti i disgraziati del mondo, insomma anche noi abbiamo i nostri ca//i a cui pensare..
    e cosi te saresti solo diffidente? ma per piacere...

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