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  • Spleen

    5 35.71%
  • Rosso

    6 42.86%
  • ...ema nostro.

    3 21.43%
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Visualizzazione risultati da 1 a 10 su 19

Concorso di scrittura creativa 2011: Seconda fase gruppo B

  1. #1
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito Concorso di scrittura creativa 2011: Seconda fase gruppo B

    @Atilim;
    @|.Jolly.Jester.|;
    @Cyrano de Bergerac;

    Spleen


    “E tu, come stai?”
    Trasalì. D’un tratto quelle parole l’avevano come destato da un lungo torpore, gli avevano d’improvviso donato luce agli occhi. La superficie degli oggetti attorno a lui cominciò ad acquistare un nuovo colore, un nuovo significato. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che gli avevano fatto quella domanda e lui aveva riflettuto prima di rispondere, senza soffocarsi in un semplice “Sto bene” privo di fiato e intensità?
    “Non va troppo male, grazie.”
    Trovarsela davanti all’improvviso di certo non era nei suoi piani. Bevve tutto d’un fiato dal bicchiere, e il liquore gli bruciò le budella. Sentire il corpo infuocarsi lo aiutò a rendersi conto che non si trattava di una delle solite allucinazioni che gli provocava l’alcol.
    “Sono tornata in città, e volevo vederti. Non pensavo di passare appena arrivata…”
    Che diavolo stava dicendo? Sembrava non capisse cosa significasse rivederla in quel momento. Il suo spirito lo stava malmenando, la sua coscienza lo derideva.
    “Sono contento che tu ti sia disturbata. Ma è meglio che tu vada ora. Le strade non sono sicure.”
    Si sorprese per quanto fosse banale la scusa con cui la stava mandando via. Per due anni, dall’ultima volta che si erano visti, aveva pensato a questo momento sperando che l’alcol e la sua sanità mentale gli fossero presenti nel corpo allo stesso momento. Doveva capire la situazione in cui si trovava per approntare scelte e risposte sufficientemente corrette da saziare la sua coscienza, ma al contempo il ricordo della sua vigliaccheria doveva sopirsi nel profondo del suo animo senza tornare a lacerargli la pelle da dentro.
    “Non ho un posto dove andare.”
    “Trovati una stanza d’albergo”
    L’immediatezza con cui rispose alla richiesta lo riportò coi piedi a terra, in quel tunnel che il vino da due soldi e la droga non potevano mai intasare per sempre, ma da cui potevano solo tirarlo fuori per i capelli per qualche secondo, permettendogli di respirare. Una volta era lei a tirarlo fuori da quel posto. Poi ce l’aveva scaraventato.
    “Ma…”
    Restò interdetta.
    La sua mente non poteva ricacciare il codardo che aveva generato. Il ricordo di quel bambino, della sala operatoria, del sangue e dei pianti lo inseguiva dentro, rosicchiandogli l’anima da troppo tempo. Non poteva ignorarlo. Poi si alzò, lanciandogli un ultimo sguardo, un ultimo tentativo di farlo tornare l’uomo che aveva dentro. Notò che una lacrima gli cadde nel bicchiere, costeggiandogli il volto. Si allontanò in fretta.



    ROSSO



    Ho apparecchiato la tavola, ti aspetto qui.


    Ho apparecchiato per me e per te, soli, perché nessun altro ci disturbi. Ho lasciato solo due sedie, per noi. Nessun altro si siederà.
    Ho lasciato la luce accesa, perché trovassi la strada.
    Mi sei tornata in mente, la prima volta, la prima volta che ti ho vista volare. Muovevi il corpo come fanno gli aquiloni, la tua coda di vestito ti seguiva, o tu seguivi lei, la musica mi annebbiava gli occhi, non ricordo… Mi hai annebbiato anche tu, ma il cuore. Non hai mai diradato quella nebbia di dubbio, ci ho pensato io, ci penserò io, stasera.


    Ho apparecchiato la tavola per noi, solo per noi.


    Arriverai e sorriderai guardando i miei occhi che aspettavano te e che rideranno vedendoti.
    Quella volta la tua bocca ballava e il tuo vestito sorrideva. Era rosso, il mio colore preferito.
    Non mancherà, stasera.


    Ho preparato la tavola per noi, solo per noi.


    Perché da quando c’è lui, loro, gli altri, non mi guardi più. E io non devo soffrire, io voglio volare. Te l’ho detto quella sera in cui mi hai abbracciato, ballando: ho bisogno di te perché siamo angeli con un’ala sola, possiamo volare solo in due.
    A quella frase da due soldi mi hai allontanato, ma era solo per scherzare, di certo. L’ho capito subito, io, che mi volevi, tu.


    Ho imbandito la tavola per noi, solo per noi.


    Voglio volare con te, te l’ho promesso e tu l’hai promesso a me, lo sai? Voleremo su su su nel cielo, proprio come gli angeli, da angeli. Finalmente uniti, finalmente una cosa sola, finalmente insieme e solo noi due. Due ali bastano, non ne servono altre, capisci. Capisci?
    Stasera voleremo, io e te, come angeli.
    Davvero, come angeli.
    Perché ti voglio bene, e non l’hai capito mai.


    Ho apparecchiato la tavola per me, alla fine.
    E non ci sono angeli in cielo, né in terra.


    Solo un diavolo in più in paradiso, stasera.


    Ho apparecchiato la tavola con tutto me stesso
    e


    l’ho imbandita di rosso.


    Arriverai, ti siederai e mi sorriderai, ti sarai vestita di rosso.
    Come piace a me.


    Sei arrivata, ti sei seduta e mi hai sorriso.

    La sera che ti ho liberato di me.


    Sei vestita di rosso, questa sera che hai allungato le mani sul tavolo e ti sei vestita di me.

    ...ema nostro.

    E così mi ritrovo a sentirmi come si sentono gli aquiloni. Non faccio rumore nemmeno respirando, e non è il vento ma il tempo che mi fluisce addosso e mi scompiglia i capelli. Vedo il fungo di plastica del giardino del mio asilo. Contro di quello presi una botta sul mento che restò viola una settimana. Sorrido. I miei denti irradiano luce come fibre ottiche. Ho molto freddo, ma di tanto in tanto sento una familiare ondata di calore che mi sale dal ventre alle guance. Ouh.. come ora. Mmmh, non mi ricordo cosa sia.


    Ho come l’impressione che, se mi sfilassi le unghie, ne uscirebbero fasci luminosi. Mi sento prepotentemente bella.

    Sei prepotentemente bella.
    Che ci fai qui?
    Io?
    Sì tu. Forse è perché ti ho pensato, ed allora sei comparso.
    Non sono comparso, non mi vedi e non ti vedo. Sento i tuoi pensieri, ma, in fondo, l’ho fatto sempre.
    Presuntuoso. Non mi seguire.
    Non posso evitarlo, dev’essere perché.. eravamo insieme..
    Non mi lasci in pace un istante.
    Quanto pensi durerà quest’istante? Mi sto già rivedendo all’università, non dovrebbe mancare molto.
    Seduto sulla panchina verde scuro?
    Sì, quella accanto al salice.
    Ah..
    Sì, avevo in mano Siddharta, ricordi bene..
    Non te l’ho chiesto.
    L’hai pensato. Mi piace che te ne ricordi.
    Quanto credi durerà?
    Finchè non finiremo i ricordi, forse.
    Allora a me non manca molto. Ne sto perdendo molti.
    Credi finirà di colpo?
    Secondo me sfumerà.
    Sarebbe orribile, mi parrebbe di perderti piano. Secondo me sarà come una caduta improvvisa.
    Non possiamo cadere, non abbiamo sostanza.
    Cosa vedi, tu?
    Vedo un nebbia colorata, fiumi di piume vorticose, un tornado acquarello.
    Sarà l’effetto di una droga. Eri molto.. lanciato.. all’università.
    No, sentivo anche le tue labbra.
    Ohhh..
    Ricordo tutti i nostri baci, e questo ha il sapore di quella sera in cui eravamo sulla veranda ed una scheggia ti è entrata nel piede, e per toglierla hai perso la stella cadente.. cos’era quel “Ohhh”?
    Non lo so, ogni tanto sento questa strana sensazione, non la so descrivere, è come di calore ma non una temperatura..
    Allora la conosco..
    Non essere malizioso, cosa c’è da.. oh accidenti!
    Non sapevo che la morte facesse certi effetti! Non mi sembra così male!
    Dev’essere una sensazione che hanno tutti i morti!
    Io non ce l’ho!
    Bugiardo.. ma..?
    Sì, anch’io sento le tue labbra, ma non ricordo di aver già sentito questo bacio.
    Stiamo tradendo anche ora? Ci stiamo baciando? Ma non abbiamo corpo!
    Ormai loro sono vedovi, a metà lo siamo anche noi.. non andare via. Tanto ormai non è più un probl..

  2. # ADS
     

  3. #2
    Overdose da FdT Jean Grey
    Donna 31 anni da Modena
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    Piaciuto: 3494 volte

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    Rosso mi è piaciuta tantissimo!

  4. #3
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
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    Qui è difficile.

    Non so. Ci devo pensare...

  5. #4
    Lyla
    Ospite

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    Spleen..
    Ha annebbiato tutto il resto..

  6. #5
    Vivo su FdT Meox
    Donna 31 anni da Treviso
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    Sono propensa per Rosso, però devo rileggere bene

  7. #6
    Eurasia
    Ospite

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    Mi sono piaciuti tutti moltissimo, l'ultima in particolare. Complimenti

  8. #7
    Moderatrice Holly
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    rosso...
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  9. #8
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
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    Bellissimi tutti e tre, è stata dura, ma scelgo rosso.

  10. #9
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
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    ...ema nostro.

  11. #10
    pls Paperoga
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    Messaggi: 10,322
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    Grandissimo gruppo, complimenti a tutti!

    è stato difficile ma scelgo ...ema nostro

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