Tra le cose vecchie quel vestito
lungo dei vent'anni tuoi

Come allora bello coi merletti
non più bianchi per l'età

Donna tu mia madre scopro
per la prima volta
Io a spiarti dalla porta fra le vecchie
cose tue

L'emozione cade nei pensieri
della stanca tua realtà

chiaro quel ricordo si fa strada
tra la fantasia e l'età

Sul tuo viso un sorriso spento
è quel che resta di una vita mai vissuta
sempre attesa troppo ormai.

La tua antica delusione
tra le prime rughe appare già
sciogli i tuoi capelli lunghi, come mai
così bella non ti ho vista mai?

Eri già mia madre troppo presto
e solo per fatalità,

con nemmeno il tempo che ci vuole
ad imparare a far l'amore.

Donna mai ma senza mai rimpianti,
la rinuncia del tuo tempo, la tua unica
ragione sempre io.

Come posso adesso risvegliarti
dal dolore dei ricordi,
dalla nostalgia dei giorni persi ormai.