When the sun has wept upon the waveless lake
And the mists steal in with ease
Covened wolves are their eerie dissonant napes
In adoration of the moon and thee
"They call as I to thee...."
And I will come, as if in dream
My languid, dark and lustrous Malaresian Queen
Of vengeful, ancient breed
Gilded with the pelts of many enemies
Erishkigal(1), raven-haired
Thy seduction haunts the castle in erotic despair
I can taste thy scent by candlelight
Legs of porcelain traced and laced to their lair
Appease the beast on spattered sheets
Dyed unearthly red as sobriety weeps
Nocternity....
She shall come for me
A black velvet painting sprung to elegant life
Like a poignant Madonna perverted to night
And I have ridden from the westerning light
To expend my lust
Tear away the funereal dress
Know that I will escape from my death
Surrendered to the splendour of her sharpened caress
Lo! The pale moonlight
Weaves a poetic spell of vital death and decline
Of mist and moth and the hunger inside
Kisses took to fever and the fever, demise
"Through twilight, darkness and moonrise
My scarlet tears will run
As stolen blood and whispered love
Of fantasies undone"
Countess swathed in ebony
And snow-white balletic grace
Rouge-filmed lips procure the wish
For lust and her disgrace
Dusk and her embrace
We shall flit through the shadows
Like a dream of (were)wolves in the snow
Under deadly nightshade
Still warmed with the kill's afterglow
Beneath the stars thy flesh bedevils me
(Beneath the stars taste the death in me)
Bequeath to me thy fiery kiss
To sever thin mortality
Elizabeth
My heart is thine
Thy fragrant words Warm within like wine....
"Let me come to thee"
With eyes like Asphodel(2)
Moon-glancing, loose desires free
To writhe under my spell"
Ereshkigal(1), raven-haired
Thy seduction haunts the castle in erotic despair
I know thy scent by candlelight
Immortal flesh I yearn to share
Appease the beast on spattered sheets
Dyed malefic red as sobriety weeps
Nocternity
She shall come for me....
Unfurl thy limbs breathless succubus(3)
How the full embosomed fog
Imparts the night to us....
TRAD:
Il Crepuscolo e il Suo Abbraccio
Quando il sole ha versato l’ultima lacrima sul lago senza onde
E le nebbie con facilità lentamente si diffondono
I lupi riuniti in gruppo con le loro inquietanti e dissonanti nuche stanno
In adorazione della luna e di te
“Loro ti chiamano come faccio io….”
E io verrò, come se in sogno
La mia languida, oscura e splendente Regina Malaresian
Di una vendicativa e antica stirpe,
Ornata con pelli di molti nemici
Erishkigal(1), dai capelli corvini,
la tua seduzione infesta il castello in una disperazione erotica
Al lume di una candela posso sentire il tuo odore
Le gambe di porcellana si avviarono e giunsero verso il loro covo
placa la bestia su lenzuola macchiate
Tinte di un rosso soprannaturale proprio quando la sobrietà piange
Eternità notturna
Lei verrà per me
Un dipinto di velluto nero si incamminò verso la vita elegante
Come una commovente Madonna pervertita dalla notte
E ho cavalcato dalla luce del tramonto
Per soddisfare la mia lussuria
Strappare il vestito del funerale
Sapere che fuggirò dalla mia morte
Arrendendomi allo splendore della sua intensa carezza
Oh guarda! La pallida luce lunare
Tesse un poetico incantesimo di indispensabile morte e declino
di nebbia di falene e di fame all’interno
I baci portarono alla febbre e la febbre,alla morte
“Attraverso il crepuscolo, l’oscurità e il sorgere della luna
le mie lacrime scarlatte scenderanno
come sangue che cola e l’amore sussurrato
di fantasie non compiute”
Contessa avvolta nell’ebano
E nella grazia del balletto bianca come la neve
Le labbra velate di rosso procurano il desiderio
Per la lussuria e per la sua vergogna
Il crepuscolo e il suo abbraccio
Volteggeremo attraverso le ombre
Come un sogno di lupi (mannari) nella neve
Sotto la mortale ombra della notte
Ancora riscaldati con il ricordo piacevole dell’uccisione
Al di sotto delle stelle la tua carne mi stordisce
(Al di sotto delle stelle assaporo in me la morte)
mi concedi il tuo bacio ardente
per separarmi dalla pallida mortalità
Elizabeth
Il mio cuore è tuo
Le tue parole profumate riscaldano dentro come il vino..
“Lasciami arrivare da te”
Con gli occhi come Asphodel(2)
La luna scintillante, sfrenati desideri liberi
di contorcersi sotto il mio incantesimo
Erishkigal(1), dai capelli corvini,
la tua seduzione infesta il castello in una disperazione erotica
Al lume di una candela posso sentire il tuo odore
Bramo condividere la carne immortale
placa la bestia su lenzuola macchiate
Tinti con un rosso malefico proprio quando la sobrietà piange
Notte eterna
Lei verrà per me
Distendi i tuoi arti succubo(3) senza vita
Come l’opprimente nebbia fitta
Ci conferisce la notte…
NOTE:
(1)Ereshkigal: divinità dei Sumeri, il nome significa “Signora del Grande Luogo” divinità della morte e del mondo sotterraneo
(2)Asphodel:demone considerato il geografo dell’inferno
(3)Succubo:[dal latino: succubare “giacere sotto”] secondo le leggende medievali è un demone donna che entra nei sogni degli uomini per consumare dei rapporti sessuali e succhiare via l’energia per sopravvivere lasciando l’uomo in fin di vita o morto. In questo caso l’appellativo succubo è riferito ad Ereshkigal.