A Gothic Romance (Red Roses For The Devil's Whore)

Evening minuetto in a castle by the sea
A jewel more radiant than the moon
Lowered Her mask to me
The sublimest creature the Gods, full of fire
Would marvel at making their Queen
Infusing the air with Her fragrant desire
And my heart reeled with grave poetry....

From grace I fell in love with Her
Scent and feline lure
And jade woodland eyes that ushered in the impurest
"Erotic, laden fantasies amid this warm Autumn night
She lulled me away from the rich masquerade
And together we clung in the bloodletting moonlight"
Pearled luna, what spell didst thou cast on me?
Her icy kiss fervoured my neck
Like whispering waves 'pon Acheron's(1) beach
In a whirl of sweet voices and statues
That phantomed the dying trees
This debauched seductress in black, took me....

In a pale azured dawn like Ligeia(2) reborn
I tore free of my sleep - sepulchre
On the sea misted lawn where stone figures, forlorn
Lamented the spectre of Her
Bewildered and weak, yet with passion replete
I hungered for past overtures
The curse of unrest and her ardent caress
Came much more than my soul could endure....

I, at once endeavoured to see Her again
Stirring from midnight's inertia
Knowing not even her name
On a thin precipice over carnal abyss
I danced like a blind acolyte
Drunk on red wine, her dead lips on mine
Suffused with the perfume of night

For hours I scoured the surrounding grounds
In vain that we might meet
When storm clouds broke, ashened, fatigued
I sought refuge in a cemetery

Sleep, usher dreams
Taint to nightmares from a sunless nether

Mistress of the dark
I now know what thou art

Screams haunt my sleep
Dragged from nightmares thou hast wed together

Lamia(3) and Lemures(4)
Spawned thee leche
To snare my flesh

Portrait of the Dead Countess

Deep stained pain that I had dreamt
Flaunted demise, life's punishment
Leaving little strength to seal this wretched tomb....

But poised nectar within my stirs
Up feverous desire and morbid purpose to search
Through cobwebbed drapery to where she swoons
Goddess of the graveyard, of the tempest and moon
In flawless fatal beauty her very visage compels
Glimpses of a heaven where ghost companies fell
To mourning the loss of god in blackest velvet
Enrobed in their downfall like a swift silhouette

"Fleeting, enshadowed
Thou art privy to my sin
Secrets dead, wouldst thou inflict
The cruel daylights upon my skin?
Dost thou not want to worship me
With crimson sacrifice
So my cunt may twitch against thy kiss
And weep with new-found life?"

Red roses for the Devil's whore....

Dark angels taste my tears
And whisper haunting requiems
Softly to mine ear
Need-fires have lured abominations here....

Nocturnal pulse
My veins spill forth their waters
Rent by lips I cherish most

Awash on her perfidious shores
Where drowning umbra o'er the stars
Ebon's graves where lovers whore
Like seraphim(5) and Nahemah(6)

"Nahemah(6) "

Pluck out mine eyes, hasten, attest
Blind reason against thee, Enchantress
For I must know, art thou not death?
My heart echoes bloodless and incensed....

Doth temptation prowl night in vulvic revelry
Did not the Queen of Heaven come as Devil to me?
On that fatal Hallow's Eve when we fled company
As the music swept around us in the crisp, fated leaves
UNder horned Diana where her bloodline was sewn
In a graveyard of Angels rent in cool marbled stone
I am grieving the loss of life in sombre velvet
Enrobed in Death's shadow like a swifter
silhouette....

TRAD:

Una Storia d’Amore Gotica (Rose Rosse Per La Pu****a del Diavolo)

Minuetto serale in un castello lungo il mare
Un gioiello più raggiante della luna
Abbassarono la sua maschera per me
La più sublime creature, Dio pieno di ardore,
Avrebbe voluto meravigliosamente farne la loro Regina
Infondendo l’aria con il suo profumo di desiderio
E il mio cuore vacillò con una solenne poesia….



Per grazia io mi sono innamorato di Lei
Profumo e fascino felino
E occhi di giada di un verde boschivo che mi hanno accompagnato nelle più impure,
“cariche, fantasie erotiche durante questa calda notte di Autunno
Lei mi ha tranquillizzato dalla sfarzosa messinscena
E assieme ci siamo strinti al mortale chiarore della luna”
Luna perlata, quale sorta di incantesimo mi hai gettato?
I suoi baci freddi fecero ardere il mio collo
Come le onde sussurranti sulla riva dell’Acheronte(1),
In un vortice di voci soavi e statue,
che rendevano simili a fantasmi gli alberi,
questa dissoluta seduttrice in nero, mi prese….

All’alba di un pallido azzurro come Ligia(2) rinata
Io mi liberai dal mio sogno sepolcrale
Sul mare, dove vi è il prato coperto di nebbia con le rocce simili a figure, disperato
Si lamentava il suo spettro
Sconcertato e debole, ma ancora pieno di passione.
Io ero affamato dei passati approcci,
La maledizione dell’inquietudine e la sua ardente carezza
Mi giungevano in un modo tale che la mia anima, non avrebbe potuto resistere…

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall’eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l’abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

Per ore mi aggirai per le terre circostanti
Invano che noi ci saremmo potuti incontrare
Quando dalle nuvole di tempesta scese la pioggia, pallido ed esausto
Cercai rifugio in un cimitero.

Dormo, i sogni che mi accompagnano
Si alterano in incubi provenienti da un sole assente e basso

Signora del buio
Ora so chi sei

Le urla infestano il mio sonno
Trascinati dagli incubi che tu hai unito assieme in matrimonio

Lamia(3) e Lemures(4)
Hanno generato la tua brama di desiderio
Di intrappolare la mia carne

Ritratto della Contessa Morta

Profondo e macchiato dolore che Io ho sognato,
mi sono vantato della morte, punizione della vita
che mi ha lasciato un po’ di forza per sigillare questa misera tomba…

Ma l’equilibrato nettare dentro il quale le mie sensazioni
Aumentano il desiderio febbrile e il proposito morboso di continuare a cercare
Attraverso drappeggi coperti di ragnatela nei quali lei perde i sensi
Dea del cimitero, della tempesta e della luna
In una perfetta e fatale bellezza il suo viso suscita
Vaghe idee di un paradiso dove, gruppi di fantasmi, caddero
A causa del profondo dolore per la perdita del dio, il quale nella loro caduta, fu coperto
nel più nero velluto come una rapida sagoma

“Fugacemente, ricoperto dall’ombra
tu stai dentro il segreto del mio peccato,
dei segreti ormai morti; vorresti tu infliggere
la crudele luce del giorno sulla mia pelle?
Non vuoi adorarmi
Con sacrifici cremisi
Così che la mia vulva possa contrarsi per il tuo bacio
E bagnarsi con un nuova ritrovata vita?”

Rose rosse per la puttana del Diavolo….

Gli angeli dell’oscurità provano le mie lacrime
E sussurrano ossessionanti requiems
Dolcemente alle mie orecchie.
Il fuoco del bisogno ha attirato gli odi qui….

Palpitazioni notturne
Le mie vene spargono fuori la loro acqua
Squarciate dalle labbra che io ho tanto a cuore

Inondato sulle sue perfide rive
Dove annega l’ombra sopra le stelle
Tombe di ebano dove le puttane si amano
Come serafini(5) e Nahemah(6)

“Nahemah(6)

Ho tolto fuori i miei occhi, rapido, per testimoniare
La cieca ragione contro di te, o Incantatrice
Perché io devo sapere, non sei tu la morte?
Il mio cuore risuonò esangue e furioso

Durante la tentazione che si aggirò la notte nella sfrenatezza della vulva
La Regina del Paradiso non è forse venuta da me come un Diavolo?
In questa fatale Vigilia da santificare quando noi avremmo abbandonato la compagnia
Quando la musica ci avrà circondati, destinati congedi
Sotto Diana provvista di corna dove la sua linea di sangue è stata cucita.
In un cimitero di Angeli che stanno in fredde pietre marmoree
Io sono addolorato per la perdita della vita in un tetro velluto
Coperto nell’ombra della Morte come una rapida
Sagoma….


NOTE:
(1) Acheronte: È uno dei fiumi infernali che devono attraversare le anime per giungere nell’Impero dei Morti. Caronte è incaricato di trasportarle da una riva all’altra. Questo fiume è quasi stagnante: le sue rive, dove si accalcano le anime in attesa di essere caricate dal nocchiere, sono ingombre di canne e cariche di melma.
(2) Ligia: Il nome di una delle tre sirene(assieme a Partenope e Leucosia); le sirene sono demoni marini che con il fascino della loro musica attiravano i marinai che ammaliati lasciavano fracassare le loro navi contro le scogliere e allora le sirene divoravano gli imprudenti.
(3)Lamia: Nella mitologia greca la Lamia più famosa era un mostro femminile che rapiva i bambini. In questo contesto forse è meglio identificarla con uno dei geni femminili chiamati “Lamie” che si attaccavano ai giovani succhiando il loro sangue.
(4) Lemures: Sono nella mitologia romana i fantasmi dei morti che vagano sulla terra affliggendo l’umanità con malattie guaribili solo con dei sacrifici. Per scongiurare questi fantasmi durante la festa dei Lemuria(il 9 maggio), il pater familias(il padre di famiglia) con un lungo rito faceva si che i Lemuri scomparissero per un anno.
(5)Serafini: [dall’ebraico: seraphim “gli ardenti”] nell’angelologia biblica – cristiana sono gli angeli di fuoco che girano attorno al trono di Dio e appartengono al più alto coro della prima gerarchia.
(6) Nahemah: Nella tradizione cabalistica dovrebbe rappresentare la madre degli adulteri formando assieme a Lilit i due aspetti della sessualità umana (quest’ultima infatti rappresenta la madre dell’aborto e della degenerazione sessuale)