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Wolverine
Quest'anno s'è rifatto, direi :nice:
Non direi. Guarda il bilancio tra entate per le cessioni e uscite per gli acquisti.
Lui non va mai in passivo e così non si va da nessuna parte. Ti può dire bene che trovi il pollo che caccia 20 milioni per kolarov, ma non tutti gli anni...
Senza contare il fattore monte-ingaggi. L'anno scorso per non spendere a uffa l'ingaggio limitatissimo di Ballardini stava mandando la squadra in B . Pensa quanto tempo potrà restare un calciatore che pure Lotito ha avuto la fortuna di pescare a basso costo, come può essere un Zarate o Hernanes. Appena gli fa l'occhiolino un club poco poco più disponibile ad allentare i cordoni della borsa, quelli ti salutano e se ne vanno...
Se scappa un Chivu dalla Roma all'Inter per passare da 3 a 4 milioni netti l'anno, pensa un Zarate che prenderà 500 milioni...
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Da un articolo apparso ieri dul corriere dello sport si apprende che il fondo Aabar non è più interessato alla Roma.
:(:(:(:(:(:(:(:(
Sembra che il gruppo arabo, in qualità di azionista di unicredit, attualmente proprietaria della società di calcio, si sia finora mostrato interessata soltato per far alzare il prezzo.
Resterebbero in corsa Angelucci, con l'alternativa più remota di un fantomatico gruppo statunitense.
Angelucci comprerebbe la Roma con i soldi truffati alla sanità.
Roma.Truffa alla sanità,Angelucci ai domiciliari
Praticamente 'sto Angelucci fa parte della grande famiglia di mafiosi italiani, prenderebbe la Roma con l'avallo del suo capopartito già proprietario del Milan, di cui la Roma diventerebbe presumibilmente un satellite.
Un film già visto quando Ciarrapico divenne proprietario della Roma, basta togliere DC e mettere PdL, la storia si ripete.
L'ultima fievole speranza è questo gruppo statunitense: ma esisterà davvero o è un'altra invenzione per speculare in borsa con l'avallo della CONSOB?
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Non penso che da quel punto di vista Angelucci risponda granchè a Berlusconi...a quanto ho letto su quello stesso articolo, alcuni dei suoi più stretti collaboratori sono ex deputati del PCI, senza contare che è editore sì di Libero ma anche de Il Riformista :D Quindi penso che dal punto di vista imprenditoriale goda di parecchia autonomia rispetto ai vertici del PdL di cui pure fa parte :D
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Originariamente inviata da
Wolverine
Non penso che da quel punto di vista Angelucci risponda granchè a Berlusconi...a quanto ho letto su quello stesso articolo, alcuni dei suoi più stretti collaboratori sono ex deputati del PCI, senza contare che è editore sì di Libero ma anche de Il Riformista :D Quindi penso che dal punto di vista imprenditoriale goda di parecchia autonomia rispetto ai vertici del PdL di cui pure fa parte :D
Speriamo, nella disonestà e tutto sommato scarsa disponibilità economica del personaggio, che almeno sia come dici tu e goda di una certa indipendenza.
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Bè, sulla SCARSA disponibilità non saprei...ok, non sarà Mansour, non sarà Moratti, non sarà Berlusconi, non sarà Agnelli, ma Angelucci non è mica una briciola, eh :D
E poi tanto, col fair-play finanziario, comunque non si potranno fare GRANDI movimenti di denaro dal proprietario alla squadra, quindi la disponibilità del proprietario diventerà alquanto relativa...
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Si accende un lumicino di speranza:
I titoli As Roma hanno chiuso le contrattazioni a Piazza Affari in rialzo del 4,59% a 1,14 euro, sugli acquisti scattati dopo le indiscrezioni di stampa di un'offerta americana in pole position per rilevare il club giallorosso. Questo quanto riferito dall'ANSA.
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La Repubblica - La Roma agli americani: stavolta siamo vicinissimi e l'affare si dovrebbe chiudere a febbraio, subito dopo la chiusura del mercato- bis. Una volta c'era George Soros che fu fatto fuggire (chissà da chi...): poi sono arrivati arabi, Tacopina, Fioranelli. Di tutto. Di più. Adesso la cordata Usa, che si è affidata al noto studio legale 'Tonucci&Partners', conta su 4- 5 soci di sicura affidabilità e dalle idee chiare. Tanto chiare che l'offerta degli americani è considerata in (netta) pole position dall'Unicredit rispetto a quella di Giampaolo Angelucci (86 milioni, per ora) e del fondo arabo Aabar. [...] Secondo alcuni rumours, Johnson, insieme ai proprietari della squadra di football Ny Giants, Steve Tisch e John Mara, avrebbero fatto un´offerta vincolante a Unicredit per il 67% del club giallorosso. Smentito: anche se non è escluso che uno dei tre possa entrare presto nella cordata. Così come si fa il nome di uno dei partners della New England Sport Ventures che ha appena acquistato il Liverpool (per 335 milioni di euro) e di John J.Fisher, figlio di Donald, fondatore dei famosi marchi Gap e Banana Republic. Ma nessuno dei soci avrebbe un ruolo preminente. Alcuni di loro sono già stati a Roma, e hanno avuto molti incontri. Il piano, come detto, è di chiudere a febbraio.
A fine gennaio verrà fatta l'offerta vincolante: si aspetta la chiusura del mercato-bis, perché i soci americani si augurano che la società riesca a ridurre notevolmente il costo del lavoro, ora troppo alto, trovando una sistemazione a 4-5 giocatori. [...] A guida della società metteranno un amministratore delegato italiano, che conosca il mondo del calcio.
Daniele Pradè e Bruno Conti, che hanno il contratto, resteranno. Così come è probabile che venga fatta un´offerta a Gian Paolo Montali, mentre circola anche il nome di Franco Baldini (ds ai tempi dello scudetto giallorosso). E l'allenatore? E' presto per decidere, la stagione è ancora lunga: e la Roma, ricordiamolo, è in corsa ancora su tre fronti (campionato, Champions e Coppa Italia). Gli americani si augurano anche di poter costruire un nuovo impianto: ma la priorità è la squadra, da rendere ancora più competitiva. Lo stadio può attendere.
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Vabbè, visto come stanno le cose, mi accontenterei anche di questi poveracci statunitensi che per mettere insieme i soldi devono fare cordata in tre o quattro. :?
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Oggi i vertici Unicredit e l'advisor Rothschild sono a New York per un incontro con una cordata di investitori statunitensi, il maggiore dei quali potrebbe essere un tale sig. Fisher.
'Sto Fisher mi sa che è un altro morto di fame come Angelucci... Praticamente si occupa di abbigliamento (Gap, Banana Republic) :roll:
Poveri noi, speriamo bene! :?
AS ROMA, DOMANI INCONTRO A NEW YORK PER LA VENDITA*-*Leggo
Altre fonti (Il quotidiano "Il romanista") sono più pessimiste; secondo la loro versione Unicredit si sarebbe mossa fino a New York per "convincere" la cordata degli americani, i quali sarebbero titubanti a causa della poca fiducia che nutrono nel sistema italiota e nella poca fantasia di dovercisi confrontare. In particolar modo sono spaventati dal sistema fiscale e ancor di più dalla burocrazia che non permetterebbe la realizzazione di un nuovo stadio di proprietà in tempi brevi.
Per questo tale cordata avrebbe abbassato di molto l'offerta, che non dovrebbe essere quindi molto dissimile da quegli 86 milioni offerti dal gruppo Angelucci.
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C'è da dire che il fatto che la società doveva essere venduta per fine 2010 e che ancora non si è fatto niente, lascia presagire che in pratica nessuno la vuole... :lol:
Speriamo di non fare la fine del Bologna! :?
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Dopo l'incontro di ieri a New York col potenziale acquirente statunitense della A.S.Roma, i due uomini più importanti dei vertici di Unicredit resteranno a Ney York anche oggi, per un secondo incontro (che dovrebbe iniziare tra breve, alle 9.00 a.m. ora locale).
Questa notizia lascia spazio a molte considerazioni.
Innanzitutto che c'è l'anomalia che è il venditore a essersi recato dal venditore, mentre di solito accade il contrario.
Poi che se i vertici di una delle banche più importanti del mondo si muovono e ci restano due giorni, vuol dire che stiamo a un livello ben oltre la semplice trattativa, probabilmente ci scapperà l'accordo.
Un'altra considerazione, l'acquirente (una cordata di 16 imprenditori capeggiati da un italo-americano di origini abruzzesi, tale Di benedetto) sta negoziando con unicredit anche l'uso della banca come cliente: praticamente chiede alla banca i soldi per finanziare l'acquisto della società che è della banca stessa... :lol:
Come dire che vado dal salumaio a comprare un etto di mortadella e gli chiedo in prestito i soldi necessari per pagarlo, e con quelli lo pago... :roll:
A ogni modo riporto un articolo di una rivista economica:
Da MF Dow Jones: "Si chiama Thomas R. Di Benedetto, americano, 61 anni, di Boston. È lui che si è innamorato della As Roma qualche mese fa e ha deciso di mettersi a capo di un gruppo di «amici milionari» per portare a casa quel deal che nel 2008 era sfuggito a George Soros. Sotto una New York imbiancata dalla neve e ai piani altissimi di un grattacielo che si affaccia su Park Avenue, potrebbe essersi scritta una delle pagine più importanti per il destino della As Roma". Di Benedetto è sposato ed ha cinque figli: vive tra Miami e Boston ed è presidente del Boston International Group dal 1983, presidente del Junction Investors, chairman del board di Jefferson Watermann, ha trascorso quasi tutta la sua vita a sviluppare progetti di altissimo livello legati allo sport e al business sportivo. Secondo Mf Dow Jone Unicredit e Thomas R. Di Benedetto, con i rispettivi advisor e rappresentanti legali, si ritroveranno questa mattina alle 9 (ora americana) per raggiungere un'intesa di massima sul passaggio di proprietà del club giallorosso.
C'è anche il comunicato stampa di IP:
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. - COMUNICATO STAMPA
Con riferimento alle indiscrezioni di stampa apparse in data odierna in merito al processo di cessione del pacchetto di controllo della A.S. Roma, Compagnia Italpetroli precisa che la riunione oggetto di tali indiscrezioni si inquadra nei contatti e incontri tecnici in corso con tutti i potenziali acquirenti selezionati per la partecipazione a questa fase del processo.
Nell'ambito di tale processo, alcuni dei potenziali acquirenti hanno richiesto un contatto diretto con Unicredit, per valutare il possibile ruolo di quest'ultima a supporto finanziario dell'operazione.
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La trattativa pare a buon punto, quindi :o
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Wolverine
La trattativa pare a buon punto, quindi :o
Visti i precedenti (Nafta Movska, Soros, L'anonimo dell'anno scorso) meglio aspettare l'ufficialità eventuale...
A ogni modo ci sono due correnti di pensiero:
1) Quelli che danno questa cordata come vicinissima all'affare
2) Quelli che denigrano e dicono che Unicredit si sia spostata col suo vice A.D. solo per indurre Angelucci ad alzare il prezzo della sua misera offerta, perché non ci sono altri compratori.
Personalmente non credo che i pezzi grossi di Unicredit si sposterebbero tipo pacchi postali senza una concreta possibilità di chiudere l'affare; mi stupisce persino che si siano spostati loro: se io vendo casa e metto un annuncio su un giornale, non è che vado a casa di chi mi chiama a descrivere l'affare, gli dico di venire loro se hanno voglia...
Il fatto che ci sia sempre parte della stampa che mette davanti Angelucci, mi fa pensare che ci sia una manovra anche politica e comunque mafiosa, comandata da Angelucci stesso, tesa a mettere i bastoni fra le ruote della trattativa con questo abruzzo-americano Di Benedetto o chi per lui.
Ho molto timore di Angelucci, per questo non darei per fatto il gatto finché non l'ho nel sacco.
Ho anche molti dubbi che questo Di Benedetto sia un morto di fame. Pensa che fa una cordata con altri "presunti" milionari, addirittura 16 e chiede collaborazione a Unicredit per finanziare l'affare; io dico: ma se ha tanti soldi, perché non li caccia lui?
Per la cronaca pare che sia il terzo partecipante della new England Sports Ventures, il gruppo sportivo finanziario che possiede il Liverpool e i Baseball's Boston Red Sox; ma è solo il terzo, avrà si e no qualche punto percentuale...
Mah... :roll:
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Sembra che i vertici Unicredit abbiano posticipato di un altro giorno il ritorno a Roma e che anche oggi si discuterà dell'accordo.
Intanto è stato firmato un "Memorandum d'intesa"... :roll:
A ogni modo si rispetterà la data del 31 gennaio per la presentazione di tutte le offerte vincolanti, vedremo se questo Di Benedetto farà la sua e se sono ancora in corsa anche Angelucci e Fondo Aabar oppure no.
Sembra che questo Di Benedetto sia una persona discretissima, facendo una ricerca con google immagini non si trova nemmeno una foto di costui!
Il dubbio è sempre lo stesso: che sia un morto di fame. Certo che il Fondo Aabar avrebbe destato tutte altre fantasie...
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Questo Di Benedetto è di orogini abruzzesi, proprietario in America di una squadra di baseball.
Cmq Unicredit dovrebbe rimanere socio di minoranza al 25% da quello che ho sentito
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Originariamente inviata da
learch
Questo Di Benedetto è di orogini abruzzesi, proprietario in America di una squadra di baseball.
Cmq Unicredit dovrebbe rimanere socio di minoranza al 25% da quello che ho sentito
Da un punto di vista sportivo non ho nulla da eccepire, sembra che abbia un'esperienza manageriale di società sportive ultratrentennale.
Quello che mi lascia titubante è che se cerchi in rete informazioni sulle sue condizioni patrimoniali, viene fuori un elenco lungo un chilometro di società che gestisce, di presidenze di qua e di là, ma qualche numero del tipo: ha un patrimonio di x.000 milioni di dollari non esiste e questo mi induce a temere che non abbia grandissimi mezzi.
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Dal Messaggero scopro finalmente qualche cifra inerente al patrimonio, riguarda il secondo cosio della cordata pronto a firmare: Michael A. Ruane, immobiliarista con un portfolio di circa 8 miliardi di dollari.
Non mi rendo conto: secondo voi 8 miliardi di dollari di portafoglio sono sufficienti per sostenere una squadra di calcio di serie A? :roll:
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Non è sufficiente dire "squadra di calcio di serie A"...perchè in Serie A vai da Inter e Milan fino a Chievo e Cesena :lol::lol:
Penso che per una squadra tipo la Roma possa essere sufficiente, e poi col fair play finanziario i mezzi dei singoli presidenti conteranno meno di quanto possano contare adesso :045:
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Un'ottima notizia.
Si riaccende una speranza relativamente al fondo Aabar.
Sembrava che l'interessamento di tale fondo fosse solo funzionale a un aumento di quotazione della società roma, essendo Aabar secondo azionista di Unicredit stessa, anche se ciò avrebbe configurato un reato.
invece il fondo Aabar ha presentato un'offerta vincolante:
Roma, in corsa anche il fondo arabo Pronto a investire 140-150 milioni*-*Il Messaggero
Adesso si aspetta l'offerta della cordata statunitense di Di Benedetto e quella di Angelucci.
Speriamo che siano inferiori a quella araba... :P
A una radio privata che tratta esclusivamente della A.S.Roma han detto che si vocifera un'offerta anche di un quarto interessato... Se è vero, chi sarà? :roll:
Gli statunitensi hanno competenze di sport, ma non ci mettono un centieuro di loro.
Gli arabi non ci capiscono una mazza di società sportive, ma ci hanno i dollari che gli escono dalle orecchie...
Che cosa è meglio sperare?
Una cosa è certa: intanto mi sto concentrando a sperare che Angelucci se ne stia buono a casa sua... con tutti i problemini che hanno in politica certe personcine che in passato ci hanno messo i bastoni fra le ruote, qualche speranza che lo spettro Angelucci non nuocia c'è...
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Corsa a cinque per comprare la Roma
Dal fondo arabo pronti 150 milioni
Alle tre offerte già note di Aabar, degli americani guidati
da DiBenedetto e di Angelucci se ne nono aggiunte altre due
ROMA - Corsa a cinque per comprare la Roma. Nel giorno in cui scadeva il termine per presentare le offerte vincolanti per l'acquisto del club, sono spuntate infatti due nuove proposte. Oltre a quelle già note del fondo arabo Aabar, di Angeluci e della cordata americana guidata da DiBenedetto, sono arrivate infatti
anche una quarta offerta dalla Francia, che tuttavia è stata bollata da fonti finanziarie «ininfluente», e un'altra da un fondo misto composto da capitali Usa e mediorientali.
Aabar, secondo quanto riferiscono fonti finanziarie, ha precisato che la proposta d'acquisto verrà fatta attraverso una società lussemburghese che si chiama Claraz Sa. Aabar, già azionista di UniCredit, avrebbe presentato una proposta che valorizza l'As Roma intorno ai 140-150 milioni di euro a cui si va ad aggiungere un discreto aumento di capitale.
Oltre a loro ci sono poi gli americani guidati dal Thomas Richard Di Bendetto, uno dei partner della società proprietaria della squadra di baseball americana Boston Red Sox, assisititi dalla banca Usa, Piper Jeffrey, PricewaterhouseCoopers e lo studio Tonucci. Nella cordata oltre a DiBenedetto ci sono il presidente della compagnia assicurativa Succession Capital Alliance, Julian Movsesian, l'immobiliarista Michael A. Ruane (Ta Associates Realty), Arthur J. Falcone dell'omonimo gruppo real estate e Richard D'Amore. Il loro piano
prevede oltre ai 120-130 milioni per l'acquisto della squadra, anche la presenza di UniCredit nell'azionariato della Roma con una partecipazione intorno al 30-40 per cento e un piano di finanziamento nell'ordine di circa 50 milioni.
Segue poi Angelucci che secondo indiscrezioni metterebbe sul piatto circa 90 milioni per l'acquisto del club più altre risorse (intorno ai 100 milioni) per sostenere il club nei prossimi tre anni. Infine, gli outsider francesi, di cui al momento non si conosce il nome, e l'altro investitore targato Usa-Medioriente.
La banca d'affari Rothschild, in qualità di advisor, girerà ora le proposte ad Unicredit e alla famiglia Sensi per valutarle e poi decidere con chi avviare una trattativa esclusiva. Ma in molti già pensano che
la partita si giocherà tra americani e arabi.
In una nota, «su richiesta della Consob», Italpetroli ha poi precisato che in data odierna, nell'ambito del processo di cessione della partecipazione di controllo in AS Roma S.p.A. sono state ricevute e sono in corso di ricezione le offerte vincolanti. Tali offerte saranno nei prossimi giorni oggetto di esame da parte di Italpetroli assistita dai propri advisor». «L'esame delle offerte vincolanti avverrà sulla base di criteri non solo quantitativi ma anche qualitativi. Allo stato, anche nel rispetto degli obblighi di riservatezza assunti nei confronti dei potenziali acquirenti, non si ritiene di fornire informazioni in ordine al numero delle offerte ricevute ed all'identità dei soggetti offerenti», prosegue il comunicato. «Ulteriori informazioni saranno rese note solo all'esito della sopra menzionata attività di verifica», conclude la nota
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=136821&sez=HOME_SPORT
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Io faccio il tifo per il fondo Aabar, che ci hanno i soldi veri. :D
Gli statunitensi mi sembra che vogliano lavorare coi soldi della banca, non mi convincono molto nonostante che siano competenti; il timore è che la banca possa essere invogliata proprio dal fatto che continuerebbe a prestar loro denaro: questo potrebbe valere l'accettazione di 20 milioni di euro in meno come offerta di acquisto? :roll:
All'ipotesi Angelucci non voglio pensarci... :?
Gli altri due pretendenti mi sa che sono fuori prima di cominciare...
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Angelucci ti è proprio simpatico, l'abbiamo capito :lol::lol::lol:
In effetti in apparenza l'offerta araba e quella americana (o forse è meglio dire italo-americana visti i cognomi di alcuni di quelli coinvolti :lol:) sembrano le migliori...personalmente spero che accettino quella americana, non basta solo il portafogli per fare una squadra realmente competitiva...Real Madrid, Manchester City e la stessa Inter di diversi anni fa lo confermano...
Certo però che pensare che una delle due squadre della CAPITALE D'ITALIA passi in mani straniere...bah...
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Wolverine
Certo però che pensare che una delle due squadre della CAPITALE D'ITALIA passi in mani straniere...bah...
L'esaltazione del calcio italiano DOC da parte di un'interista non me l'aspettavo! :lol:
In realtà non hai torto, anche se dobbiamo ammettere che qualche straniero, se professionale e serio, nel nostro calcio così come in tanti altri ambiti, potrebbe essere d'aiuto a risanare la nostra mentalità pseudomafiosa.
Io da romanista, col fondo Aabar (poi magari vengo smentito) sogno una specie di Paperon De Paperoni che metta Gerrard a fianco a De Rossi e compri Rooney per il dopo Totti. Però, al di là del sogno del tifoso, noi tutti amanti del calcio avremmo da guadagnare dall'ingresso di società organizzate come potrebbe essere la cordata statunitense, che potrebbero insegnarci molto su come si sfrutta al meglio la potenzialità economica del calcio, la sua organizzazione a 360°, che potrebbero introettersi e dir la loro a livello di Lega calcio, figc, etc.
Pongo solo un quesito: quanti comprano ai propri figli una maglia da calcio originale a 80 euro e quanti quelle taroccate a 10 o 15? Basterebbe questo dato a farci rendere conto di quanto il calcio sia malamente organizzato e sfruttato.
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Io non ho maglie di nessun giocatore, non ho mai avuto quest'abitudine, nè originali nè taroccate...sta di fatto però che non puoi pretendere di tenere i prezzi delle originali attorno ai 50-60-70 euro e pretendere che un sacco di gente le compri...è una cosa "criminale"...grazie al ***** che poi uno compra quelle taroccate, cosa pretenderebbero? :D
Quanto al calcio italiano...intanto la nostra società è italianissima :183: E mi riferivo a quello :D in campo ci può essere anche una rilevante percentuale di stranieri (e vale per qualunque squadra), ma quello che più mi interessa è che rimanga italiana la società :045:
Cosa che a quanto pare per la Roma non sarà più così...ed è un peccato perchè non è una squadra qualunque ma è per l'appunto una delle due della capitale...teoricamente la sua italianità dovrebbe essere difesa quasi ad ogni costo...
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Wolverine
Io non ho maglie di nessun giocatore, non ho mai avuto quest'abitudine, nè originali nè taroccate...sta di fatto però che non puoi pretendere di tenere i prezzi delle originali attorno ai 50-60-70 euro e pretendere che un sacco di gente le compri...è una cosa "criminale"...grazie al ***** che poi uno compra quelle taroccate, cosa pretenderebbero? :D
Quanto al calcio italiano...intanto la nostra società è italianissima :183: E mi riferivo a quello :D in campo ci può essere anche una rilevante percentuale di stranieri (e vale per qualunque squadra), ma quello che più mi interessa è che rimanga italiana la società :045:
Cosa che a quanto pare per la Roma non sarà più così...ed è un peccato perchè non è una squadra qualunque ma è per l'appunto una delle due della capitale...teoricamente la sua italianità dovrebbe essere difesa quasi ad ogni costo...
L'italianità della Roma va difesa a ogni costo: ma di questo "costo", il conto chi lo paga? Fin'ora l'hanno pagato esclusivamente i tifosi romanisti. La Roma ha avuto due occasioni ghiottissime per cambiare proprietà e diventare ricchissima: prima ha tentato di comprarla la Nafta Mosca, poi Soros che è praticamente il più importante personaggio di tutti gli u.s.a.
Ebbene in entrambi i casi sono entrate in gioco delle forze politiche italiane che hanno fatto in modo che l'affare non andasse in porto. Il problema è che l'intento è stato meno nobile di quello che hai in mente tu, l'italianità significava innanzitutto non turbare gli equilibri politici del governo del calcio italiano. Così la Roma è rimasta ai Sensi in cambio di promesse concrete, che gli hanno permesso di mettere delle "pezze" alla loro situazione debitoria, facendo addirittura pressioni sulle banche.
Questo però da un punto di vista pratico ha comportato che la Roma rimanesse una squadra di secondo piano, sia da un punto di vista tecnico, non potendo avere le possibilità di mercato di Juve, Inter e Milan; inoltre da un punto di vista di potere nel calcio, diventando la Roma dubordinata a tali poteri, principalmente del Milan, il cui padrone è anche il capo del governo.
La grossa speranza che ha ora la Roma di uscire da questa situazione è proprio la crisi di governo e il fatto che chi finora ci ha intralciato in un conveniente cambio di proprietà ha problemi suoi da risolvere che lo distolgono dagli affari nostri.
Quindi ti dico che a me di diventare "arabo" non me ne frega niente. Ma magari succedesse! Il problema è che lo spettro dell'italianità Angelucciana è sempre presente...
Certo che se il sistema calcio italiano fosse più pulito, auspicherei anch'io certo una maggiore italianità; ti dico di più, c'è un personaggio romano ricchissimo (perdonami ma ho un'amnesia e mi sfugge il nome) che potrebbe veramente farci sognare, ma che si è tenuto sempre distante proprio perché non ha la minima idea di impegolarsi in tale sistema.
Quindi 'sti caxxi! Vorrà dire che il nuovo stadio lo orienteremo verso la Mecca!
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Questo personaggio di cui non ricordi il nome è Benedetto XVI? :o
:lol::lol:
No va bè, in realtà capisco quello che intendi, e probabilmente mettendomi nei tuoi panni e riflettendoci meglio, la penserei allo stesso modo. Forse la vedo come la vedo perchè sono "esterno" (e porto sui coglioni gli arabi :182:).
Per come la vedo io, comunque, al di là di valutazioni "ideologiche", meglio gli americani...forse qualche soldino in meno ma sempre più di quanti ne avete ora, ed in più una cultura organizzativa-sportiva che gli arabi non riescono manco a sognarsi la notte.
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Wolverine
Questo personaggio di cui non ricordi il nome è Benedetto XVI? :o
:lol::lol:
No va bè, in realtà capisco quello che intendi, e probabilmente mettendomi nei tuoi panni e riflettendoci meglio, la penserei allo stesso modo. Forse la vedo come la vedo perchè sono "esterno" (e porto sui coglioni gli arabi :182:).
Per come la vedo io, comunque, al di là di valutazioni "ideologiche", meglio gli americani...forse qualche soldino in meno ma sempre più di quanti ne avete ora, ed in più una cultura organizzativa-sportiva che gli arabi non riescono manco a sognarsi la notte.
Benedetto XVI non avrebbe alcun interesse a far grande la Roma, considerando che questa vince uno scudetto a ogni morte di papa... :lol:
Io sono molto combattuto; in effetti la mentalità organizzativa del gruppo u.s.a. è molto allettante. La Roma credo che se fosse ben gestita potrebbe diventare davvero una miniera d'oro per chi la possiede. Il rischio è quello di fare la fine di certe squadre inglesi, dove gli investimenti sono stati fatti tutti sulle spalle delle società stesse, le quali si trovano adesso indebitate di centinaia e centinaia di milioni. Magari ti si para davanti un lustro o due di celebrità, ma al risveglio la paghi cara. A meno che non si crei una struttura organizzativa in grado di autofinanziarsi; ma autofinanziarsi davvero, non come adesso che l'autofinanziamento significa che se partecipi alla champion's hai i soldi per pagari gli stipendi, altrimenti devi vendere un giocatore. Autofinanziarsi nel senso di vendere un marchio Roma che renda a prescindere dall'imprevisto risultato calcistico negativo (ovviamente purché non sia reiterato).
Con gli arabi invece ci sarebbe soltanto il paperone che spende e spande e non è detto che ottenga qualcosa? Io credo comunque che siano finiti i tempi che essi avevano l'anello al naso. L'importante è che sappiano scegliere dei dirigenti all'altezza e dargli carta bianca. Si parla spesso per esempio di un ritorno di Baldini.
Comunque c'è poco da lambiccarsi il cervello, tanto non decido né io né altri tifosi. Sarà quel che sarà...
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Una società-proprietà forte ed organizzata, PRESENTE, è importante, e lo si è sempre dimostrato...vedi Bologna, vedi Manchester United con i Glazer, vedi Real Madrid fin dagli scorsi anni...
Ecco perchè dico che gli americani potrebbero essere la scelta migliore piuttosto che uno che si limita a metterci il portafogli e nulla più e prende una squadra di calcio giusto perchè il giro del mondo col suo elicottero d'oro non lo diverte più...
Quanto alla tua obiezione dell'indebitamento...ormai con il fair play finanziario non sarà più possibile, ed è per questo che sarà ANCORA PIU' IMPORTANTE la cultura gestionale ed organizzativa in campo sportivo...e non è certo fra i lapidatori, che potrai trovarla :045:
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Mercoledì, 02 febbraio 2011 ore 11.04.28
AABAR, smentita l´offerta per l´As Roma. Unicredit al lavoro: in corso verifiche
Aabar ha smentito ufficialmente l'interesse per l'As Roma. L'agenzia bloomberg ha riportato la notizia che Aabar Investments PJSC, la compagnia di Abu Dhabi, controllata dal governo, ha negato di esser coinvolta nel processo di acquisizione della Roma e di aver formalizzato un'offerta per la società giallorossa.
A dirlo è stato Mohammed Al-Husseiny, l'amministratore delegato di Aabar, che in una dichiarazione via e-mail ha chiarito: "Sono in grado di confermare che i recenti colloqui e speculazioni su Aabar interessato ad acquistare l'AS Roma sono infondate. Aabar non ha presentato un'offerta di acquisto per la Roma e non intende farlo in futuro".
A piazza Cordusio sono in corso le verifiche del caso al fine di far chiarezza su una notizia che al momento non trova né conferme né smentite.
:(:?:(:?:(:?:(:?
Lo spettro di Angelucci si fa sempre più minaccioso!
:174::174::174::174::174:
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Ti sarà venuto un coccolone :lol::lol:
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Wolverine
Ti sarà venuto un coccolone :lol::lol:
Ammetto che una speranza c'era e continua a esserci, però non è che ci creda più di molto, ad Aabar così come agli americani; sono troppo navigato in storie del recente passato romanista per non sapere come andrà a finire questa.
A proposito di americani, un tifoso ieri faceva notare come i vertici di Unicredit siano stati 3 giorni a New York, il 51esimo piano del palazzo tal de' tali, Di benedetto, Ruane, etc. etc... eppure non si è vista una foto su un giornale!!
Effettivamente 'sta cosa è molto strana, possibile che non ci sia stato un reporter ad aspettarli al loro arrivo la mattina, o quando uscivano dall'albergo o quando ci rientravano, per scattargli una foto?
Intanto sui telegiornali RAI danno continuamente notizie della cessione della Roma, parlando sempre ed esclusivamente di Angelucci...
Secondo me ce la stanno preparando... :roll:
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Corrieredellasera.it - La scelta è fatta. Dall´incontro in teleconferenza tra Unicredit, Banca Rothschild e il Cda di Roma 2000 (Rosella Sensi, Attilio Zimatore, Antonio Muto) è arrivato il nome di chi potrà trattare ´in esclusiva´ per l´acquisto della As Roma: è il gruppo bostoniano che fa riferimento a Thomas DiBenedetto. Manca ancora il comunicato ufficiale, atteso a breve, ma non ci dovrebbero essere più sorprese. Questo non significa che la Roma è stata venduta, ma che partiranno ulteriori approfondimenti per chiudere, possibilmente, in tempi brevi.
PROGETTO DI GRANDE RESPIRO - L´ultimo ´giallo´ era legato alla smentita ufficiale fatta dal fondo sovrano Aabar di aver mai fatto un´offerta vincolante per la Roma. Nel pomeriggio, a Bruxelles, l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, aveva aperto una porta importante: «Se dobbiamo rimanere per un periodo azionisti di minoranza, possiamo anche farlo. L´importante è avere un investitore serio». Era una delle richieste del gruppo americano, che ha presentato un progetto di grande respiro per lo sviluppo sia della parte sportiva che di quella commerciale della As Roma.
E' un'ottima notizia, una volta appreso che il fondo Aabar era fuori, questa era l'opzione migliore; lo spettro Angelucci si allontana, anche se ancora tutto è possibile. Infatti, come dice l'articolo stesso (ah, la stessa notizia è riportata da molte fonti e la prima a darla è stato l'attendibilissimo MF dow Jones, che non ha usato condizionali, ma verbi indicativi), inizia una seconda fase di trattativa più approfondita e, abituati come siamo in casa Roma, da sette anni, a veder svanire cose ormai date per fatte, meglo andarci coi piedi di piombo!
Dopo le ore 20.00 dovrebbe arrivare un comunicato ufficiale che non può essere emesso prima di due ore dalla chiusura della borsa.
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Buon per voi! :D
E male per l'Inter purtroppo, dato che la Roma così tornerà ancora più solida e competitiva :183:
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Originariamente inviata da
Wolverine
Buon per voi! :D
E male per l'Inter purtroppo, dato che la Roma così tornerà ancora più solida e competitiva :183:
Con la premessa che è solo iniziata una trattativa per l'acquisizione della Roma, ma non c'è ancora nulla di concreto.
Io mi auguro che sia "buon" per tutti, nel senso che questi statunitensi portino un modo nuovo e più corretto di gestire il calcio in Italia. Se porteranno delle novità concorrenziali, a queste dovranno gioco forza adeguarcisi tutti. Semmai spero che non succeda il contrario, cioè che i nuovi si "adeguino" ai mezzucci pre-esistenti!
Poi è ovvio che da romanista spero in una Roma non "più solida e competitiva", ma "FINALMENTE solida e competitiva", come non è mai stata.