Dramma nella boxe: è morto Giovanni Parisi
Eurosport - gio, 26 mar 13:01:00 2009
L'ex campione di pugilato ha perso la vita in seguito a un incidente stradale a soli 42 anni
Un camion, un'automobile, uno scontro frontale. Alle 20:40 di mercoledì 25 marzo si consuma una tragedia che rimarrà a lungo nelle menti di tutti gli sportivi italiani, in particolar modo di coloro che sono appassionati di boxe. Giovanni Parisi, infatti, è deceduto in uno schianto pauroso sulla tangenziale di Voghera, sulle sue strade. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, nello scontro con un furgoncino che trasportava materiale elettrico, l'auto di Parisi è uscita fuori strada, finendo in un campo.
L'ex pugile nativo di Vibo Valentia è spirato a soli 42 anni, lasciandoci i dolci ricordi dei suoi titoli mondiali WBO nella categoria leggeri prima e nei superleggeri poi, ma tutto era iniziato dal fantastico oro olimpico di Seoul '88, nei pesi piuma, grazie al grande successo sul rumeno Daniel Dumitrescu. Parisi, che aveva eguagliato Nino Benvenuti vincendo un'Olimpiade e poi diventando campione del mondo in due diverse categorie, non riuscì però a conquistare il terzo mondiale, battuto nel 2000 dal portoricano Carlos Santos nel tentativo di scalata alla corona iridata dei pesi welters WBO.
Nato a Vibo Valentia il 12 febbraio 1967 ma trasferitosi ben presto con i genitori a Voghera, Parisi era noto per il carattere capace di infiammare il pubblico e soprattutto per l'intelligenza pugilistica. Dopo essere stato iridato nei leggeri (1992-93) e nei superleggeri (1996-98), aveva annunciato più volte il ritiro salvo poi tornare, richiamato dalla passione per la boxe. L'ultimo tentativo l'aveva fatto nell'ottobre 2006 quando, a 39 anni, aveva sfidato a Milano il francese Frederic Klose per il titolo europeo dei pesi welters. Ma era stato battuto e convinto a dire basta in maniera definitiva.
Sconvolto dalla notizia Franco Falcinelli, attuale presidente della Federpugilato ed ex ct dell'olimpionico. Era con lui quando vinse la medaglia d'oro a Seul, categoria pesi piuma: "Giovanni è stato uno dei miei più grandi atleti. La sua medaglia dell'88 ha un grandissimo valore, non solo sportivo. Quella fu un'Olimpiade straordinaria, in cui vinse quasi tutti gli incontri prima del limite. Nella finale mise fuori combattimento il romeno Daniel Dumitrescu. In qui Giochi io lo costrinsi a fare la categoria inferiore".
"Avrebbe voluto fare il peso leggero - ricorda ancora Falcinelli - ma secondo me sarebbe stato chiuso da avversari straordinari. Lo convinsi a fare il piuma e lui soffrì tantissimo per raggiungere il peso. Ma ce la fece, con la grandissima forza di volontà che lo accompagnava e la determinazione che gli veniva dal voler dedicare una medaglia alla madre scomparsa da qualche mese. Si impose sacrifici enormi, con un regime alimentare e di allenamenti rigidissimo. Mi resta il ricordo della sua professionalità esemplare, si sottopose ad un lavoro durissimo".
Anche a noi piace ricordarlo così: sul ring, con i guantoni in pugno e le statistiche dalla sua parte. 41 match vinti su 47 (29 per ko) e un soprannome indimenticabile, "Flash", figlio della velocità dei suoi colpi che arrivavano da non si sa dove.(fonte Eurosport)
Ci ha lasciati un campione dentro e fuori dal ring,si è sempre battuto a favore del pugilato troppo spesso criticato e messo alla gogna,si è battuto sempre per la dignità di noi pugili,che rischiamo ogni giorno quando saliamo sul ring e non veniamo mai riconosciuti,si è sempre sacrificato per quello che amava fare con sangue e sudore come solo i veri pugili sanno fare...Addio Flash stendili tutti lì sopra,qui le battaglie che t hanno causato dolore e sofferenza non verranno dimenticate