L'organizzazione dell'Europeo 2016 è stata assegnata dall'Uefa alla Francia. Lo ha annunciato il presidente Michel Platini a Ginevra. Il Comitato Esecutivo dell'Uefa, del quale per l'occasione non hanno fatto parte, appunto, Platini (Francia), il primo vicepresidente Senes Erzik (Turchia) e il nostro presidente federale Giancarlo Abete, ha proceduto alla votazione ed ha scelto la Francia, che ha avuto la meglio sull'Italia e la Turchia.
LA GIURIA — Sono stati in tutto 13 i membri chiamati ad esprimersi, coordinati dal secondo vicepresidente Geoffrey Thompson (Inghilterra): Angel Maria Villar Llona (Spagna), Marios N. Lefkaritis (Cipro), Joseph Mifsud (Malta), Allan Hansen (Danimarca), Frantisek Laurinec (Slovacchia), Avraham Luzon (Israele), Gilberto Madail (Portogallo), Mircea Sandu (Romania), Grigoriy Surkis (Ucraina), Michael Van Praag (Olanda), Liutauras Varanavicius (Lituania), Theo Zwanziger (Germania).
ITALIA SUBITO ELIMINATA — La votazione del primo turno che ha eliminato l'Italia (la decisione non era stato però ufficialmente annunciata in tempo reale, ma è stata comunicata dopo l'annuncio dell'assegnazione dell'Europeo) aveva dato i seguenti risultati: Francia 43 voti, Turchia 38, Italia 23. La seconda votazione, quella che ha risolto il ballottaggio e portato all'assegnazione dell'Europeo 2016, ha visto prevalare la Francia sulla Turchia, di misura, 7 voti contro 6.
Fair play — Ieri intanto era stato approvato dall’esecutivo il fair play finanziario che dal 2014-15 cancellerà dalle competizioni i club non "virtuosi", ma che intanto sin dal 2012 metterà in riga i conti delle società valutando costi e ricavi, ma la gestione dei vivai è esclusa dalla voce "costi". Abete lo ha definito con saggezza: "Filosofia di sviluppo". Approvati anche i due arbitri di area sia per la Champions che per gli Europei 2012.
LA CANDIDADATURA ITALIANA NELLE PAROLE DI abete — La cerimonia è partita alle 10.20. "La Figc ha proposto la sua candidatura. Partendo dal logo, passando dal motto 'Vi sentirete a casa vostra" e nel video che vi abbiamo mostrato abbiamo voluto porre al centro l'Europa le 53 federazioni che ne costituiscono l'anima, i giovani che sono il futuro, e i campioni che si sono sentiti in Italia a casa propria". Queste le parole del presidente della Figc Giancarlo Abete nel corso della presentazione del dossier dell'Italia, avvenuta dopo quella della Turchia e prima della Francia. "Il Governo ha dato tutte le garanzie - continua Abete -, il Comitato nazionale Italiano ha sostenuto la candidatura. L'Italia si sottopone al vostro giudizio di dirigenti sportivi. È un investimento importante in stadi, infrastrutture e rispettoso dei sacrifici che tutti i cittadini del mondo stanno facendo in questo momento di crisi economica. Vi aspettiamo con le nostre 12 città candidate, con i nostri 8000 comuni ricchi di storia, 8mila km di coste e le splendide Isole Sardegna e Sicilia che danno forza alla nostra candidatura. Chiediamo che l'Europa ci onori così come abbiamo cercato di onorare sempre il calcio europeo con i 4 titoli mondiali vinti. Garantiamo impegno assoluto, trasparenza, sicurezza massima, ospitalità, tradizione consolidata nell'organizzazione di grandi eventi calcistici. Abbiamo costruito su lavoro e risultati la nostra credibilità. Parliamo con il cuore e con amore per il calcio lo stesso linguaggio".
LA CANDIDATURA FRANCESE DI sarkozy — Con la presenza di Zinedine Zidane e del presidente della repubblica Nicolas Sarkozy, arrivato a Ginevra qualche minuto prima, la Francia è stata dunque l'ultimo candidato all'organizzazione dell'Euro 2016 ad effettuare la propria presentazione prima della decisione dell'esecutivo. Disteso, completo scuro, camicia bianca e cravatta nera, Nicolas Sarkozy ha fatto una breve dichiarazione senza leggere. "Ammiro il lavoro di Italia e Turchia. Non siamo candidati gli uni contro gli altri, ma gli uni vicini agli altri", ha esordito il presidente. "In Francia ci siamo detti che l'organizzazione di un evento come l'Euro 2016 rappresenterebbe una magnifica risposta alla crisi. Mentre il riflesso naturale è di ripiegarsi noi siamo favorevoli all'apertura, verso l'Europa". Il presidente ha concluso: "In Francia vi sono molti dibattiti, opposizioni. Su un solo punto vi è totale unanimità: il calcio e la volontà di accogliere l'Euro 2016". Una dichiarazioni d'intenti che lo ha premiato, poco dopo le 13.
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gia si sapeva. l'esclusione dell'italia era nell'aria. seconda sconfitta consecutiva per l'assegnazione degli europei che fanno notare la scarsità dei nostri "progetti". se gli altri hanno le infrastrutture per fare i grandi eventi in italia si vogliono fare i grandi eventi per creare le infrastrutture...