Era da quasi 50 anni che tra le strade di Napoli non sfrecciava un bolide della Formula Uno. Dopo la traccia lasciata nella storia della F1 dal Circuito di Posillipo, i napoletani hanno nuovamente ascoltato il rombo dei supermotori, questa volta sul lungomare di via Caracciolo.
Napoli come Montecarlo. L'occasione è stata l'unica tappa italiana del «Red Bull F1 Show Run». In migliaia hanno atteso l'accensione dei motori assiepati lungo l'anomalo circuito di Napoli. Protagonisti in pista l’australiano Mark Webber – pilota della scuderia Red Bull Racing di F1 – fresco del secondo posto al Gran Premio della Malesia e vincitore nel 2009 di due prove del mondiale, e Sebastien Buemi, 21enne svizzero di origini italiane pilota della Scuderia faentina Toro Rosso – al volante di una sfrecciante macchina Nascar. Altro ospite Chris Pfeiffer, tedesco, quattro volte campione del Mondo di Stunt Riding che ha incantato gli spettatori con le sue esibizioni su un potente due ruote.
Bolidi tra due ali di folla. Il semaforo verde è scattato alle 15.30. Prima del via un minuto di silenzio in segno di lutto per il crollo di una palazzina a Napoli che ha causato un morto. Poi spazio allo show. Il primo a saggiare l'asfalto di Napoli è stato Chris Pfeiffer in sella alla sua potente moto Bmw. Impennate, derapate e acrobazie hanno lasciato senza respiro grandi e piccini che affollavano il lungomare.
Webber e Buemi, campioni in pista. Poi spazio alla Nascar, categoria di auto da corsa famosa per le serie di gare che si disputano dal 1948 sul territorio degli Stati Uniti, del Canada e del Messico, guidata per l'occasione dalla promessa della Formula 1 Sebastien Buemi. Poi al suono «rauco» e «basso» della Toyota è seguito quello «rompi-timpani» della Red Bull F1. Un motore Renault spinto al massimo da Webber. Accelerate da brivido e copertoni fumanti per chiudere lo spettacolo.
Cala il sipario sulla F1 di Napoli. La pioggia non ha rovinato la festa, così il colpo d'occhio nel vedere vetture supersportive sfrecciare sul Lungomare è stato davvero unico. Centinaia di videofonini per immortalare il momento, i suoni, le emozioni. Napoli è tornata ad essere, anche se per solo due ore, cornice del «grande Circus» della Formula Uno.
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