devo fare un saggio breve... come si fa??? rispondete x favore,, grazie in anticipo!!
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devo fare un saggio breve... come si fa??? rispondete x favore,, grazie in anticipo!!
ma su cosa?!
kmq i miei saggi brevi sono dei pikkoli temi/relazioni..ma non so kosa intende la tua prof..!
una mia vekkia prof kiamava saggi brevi le verifike..giusto x farti kapire la differenza da prof a prof!:lol:
Il saggio breve è un testo argomentativo basato sull’intento di "dimostrare" una determinata tesi (un’idea-forza) mentre il tema tradizionale è un testo espositivo, in cui i contenuti non sono necessariamente strutturati per un certo obiettivo, ma semplicemente esposti, secondo un criterio personale e senza alcun riferimento ad un lettore implicito diverso dal docente o da una eventuale commissione. Le principali differenze tra saggio breve e tema tradizionale sono le seguenti:
cambia l’impostazione traccia-contenuto. Non ci troviamo più di fronte ad una traccia a tesi che richiede una riflessione su un dato argomento che ci guida anche nell’esposizione e provvista a priori di una certa mentalità, ma un soggetto da cui è necessario, a seconda della tesi che si vuole dimostrare, "estrarre" la traccia. Ovviamente si tratta di un’operazione preliminare;
perché una dimostrazione sia convincente, è necessario che si appoggi su una serie di prove. Nell’ultimo esame di stato sono state fornite ai candidati delle pezze d’appoggio per ciascun "ambito" (artistico-letterario; socio-economico; storico-politico; tecnico-scientifico). In assenza di tali materiali, o in aggiunta ad essi, le prove devono essere tratte dalle proprie conoscenze o esperienze;
il saggio breve deve seguire una scaletta. Tale scaletta può essere esplicita (per paragrafi, per punti) oppure implicita. Deve comunque essere possibile per chi legge l’elaborato comprendere immediatamente che si tratta di un saggio breve, quali sono i suoi passaggi, quali sono le sue conclusioni. A tale proposito si suggerisce di adottare uno schema di tipo classico in questo genere di trattazione: presentazione della tesi; svolgimento delle argomentazioni con compendio di materiali informativi; conclusioni;
il saggio breve deve rispondere a determinati requisiti. Alcuni di questi sono comuni anche alla tipologia del tema tradizionale: la pertinenza, la coerenza e la conoscenza adeguata dell’argomento. Il requisito peculiare del saggio breve è la funzionalità delle argomentazioni alla dimostrazione della tesi: le prove a cui ci si affida devono essere convincenti e pertinenti; tutto ciò che è superfluo o non funzionale alla tesi da dimostrare è da scartare;
il saggio breve, come dice la sua stessa definizione e come si può intuire dal punto precedente, deve essere breve: se la funzionalità è la peculiarità strutturale del saggio breve, la sintesi ne è quella formale. Nel testo del ministero della Pubblica Istruzione si raccomanda di non superare le quattro mezze pagine di foglio protocollo;
il saggio breve ha un lettore implicito che deve essere qualificato: rivista specialistica, fascicolo scolastico ecc. Dalla destinazione prescelta dipendono il tipo di linguaggio, il genere di prove che si adducono, il taglio dell’elaborato (più o meno "scientifico");
privilegiando la funzione conativa a scapito di quella emotiva il saggio breve deve comunque avere un taglio "impersonale": non è consentito ricorrere a formule come "secondo me" o a frasi ad effetto e ed è sempre bene attenersi ad un tono distaccato
Lo schema espositivo
1. enunciazione: inquadrare molto brevemente i termini del problema; presentare la tesi da dimostrare e le maggiori problematiche connesse.
2. percorso critico-informativo: in questa fase, che materialmente è il nocciolo dello scritto, la struttura deve essere chiara e le prove evidenti coerentemente con quanto premesso nell’enunciazione. Nell’esposizione si può utilizzare lo schema della "reductio ad absurdum"; affiancare due posizioni contrapposte e criticarle punto per punto lasciando emergere il proprio punto di vista; se il momento informativo è prevalente si può anche limitarsi a esporre i vari argomenti in modo "oggettivo" senza prendere apertamente posizione.
3. conclusione: si conferma brevemente la tesi di partenza. Si può usare una forma di congedo più personale ma senza eccedere perché la funzione persuasiva insita nel modello del saggio breve non è quella di vendere qualcosa.
Ma comunque per certe cose perchè non cercate su siti affidabili invece di fidarvi di sconosciuti utenti di un forum? :roll:
allora scusa xk cosa esiste il forum?
cmq grazie delle risposte
Il forum esiste per chiacchierare in allegria con tanti amicicicci :lolll:
Prego signorino.
ma anche x consigli...
ok si ho capito.
bravo
Basta o.t.
In poche parole il saggio breve è un testo dove argomenti la tua tesi in base alla traccia.
Sicuramente la prof ti darà degli articoli, tu li leggi, prendi spunto per la tesi concentrandoti su un aspetto in particolare, e poi (anche citando gli articoli, ma SCRIVI che stai citando) argomenti la tua opinione...
Puoi anche usare gli articoli come antitesi da confutare...
Della serie "Sebbene il signor X nell'articolo su TalDeiTali sostiene che...bla bla...in realtà si potrebbe dire...bla bla bla..."
Te capì?
devi prendere spunto da articoli riguardo l argomento del saggio, e ovviamente coinciliare le tue conoscenze con ciò che leggi in questi articoli...e argomentare esponendo anche le tue idee
Ciao a tutti! :b1:
Ho trovato nel mio libro la spiagazione di come si fa un Saggio Breve, ma è troppo difficile e non capisco niente.
Potete aiutarmi per favore?
Grazie :b14:
Dunque... il saggio breve è un elaborato scritto con cui dovresti dimostrare una tesi.
Impara a farlo bene, perché è la forma di scrittura probabilmente più utile fra tutte quelle che si imparano a scuola.
Il saggio breve può riferirsi a diversi ambiti: artistico-letterario, socio-economico, storico-politico e scientifico-tecnologico, sono, se ben ricordo, i quattro ambiti dell'esame di maturità.
Ti prendo come esempio il saggio di ambito artistico-letterario.
Ci sono due cose importanti da ricordare.
1) il saggio deve avere un titolo
2) il saggio deve avere un destinatario (tu per evitare casini, alla voce destinatario scrivi "fascicolo scolastico di ricerca e di documentazione).
Ogni saggio ha un argomento e una serie di fonti.
Ti prendo come esempio il saggio breve di ambito artistico-letterario dell'anno della mia maturità (io mi sono diplomata nel 2008)
Era un saggio breve sullo straniero.
Ambito artistico-letterario. La traccia chiede di analizzare la percezione del diverso nell'arte e nella letteratura, da Omero nell'Odissea, passando per Manzoni, Baudelaire e Pirandello.
Io trovai la traccia bruttina e non lo feci, e la mia professoressa di lettere che era esterna, quando lo scoprì si arrabbiò, perché disse che era la forma di scrittura per cui ero più portata xD
eccola qui: Universita' e Formazione http://www.corriere.it/Speciali/Cronache/2008/Maturita/articoli/tema_artistico_letterario.pdf
Il funzionamento è in parte simile a quello del tema, ma in questo caso devi elaborare qualcosa scritto in forma oggettiva (non usare la prima persona, e scrivi tutto in forma impersonale) e non puoi usare figure forti o colorite che sono concesse nei temi. E' uno scritto più rigoroso.
La prima cosa che devi fare è leggere le fonti.
Nel caso da me portato hai diverse fonti da diversi periodi storici.
Ora, una volta letto tutto, devi avere chiara la tua idea a riguardo.
Io che ne penso della figura del diverso e dello straniero?
Una volta che chiara la tua tesi in testa, puoi fare uno schemino. Devi usare quelle fonti per argomentare la tua tesi.
Una fonte può essere utilizzata sia in negativo che in positivo. Puoi confermarla, o puoi confutarla.
Ho riletto le prime due fonti del link che ti ho dato, e non per intero xD
Metti caso che vuoi dimostrare, usando quelle due fonti, la sacralità dell'ospite.
Puoi fare un parallelo, grazie a quelle due fonti, fra la concezione greca e la concezione di derivazione biblica, e confermarla argomentando "come si legge nel deuteronomio, infatti" e "come ci confermano anche fonti greche, si prenda come esempio il tale passo dell'Odissea"... e scrivi la tua teoria.
Devi argomentare più o meno tutto così.
Ogni volta che usi una fonte devi mettere la nota a piè pagina.
Metti un numerino e scrivi dove hai letto quella cosa (c'è scritto fra le consegne)
Ricapitolando:
Introduci il problema.
Lo svolgi e lo affronti in maniera oggettiva e con un linguaggio consono e diverso da quello del tema.
Come conclusione espliciti la tesi, iniziando con formule come "da quanto detto in precedenza si evince che..."
Una cosa molto carina da fare, e che in genere ai professori piace, è argomentare tramite interrogative dirette.
Tipo "ma cosa ne pensano effettivamente i Greci della figura dello straniero? Nausicaa non è forse pronta a soccorrere e aiutare Odisseo?"
Se sono stata poco chiara dimmelo, che ci riprovo :D
Prendi il tema, lo argomenti da 'estranea' esponendo eventualmente i pro e contro.
Citi poesie, testi a disposizione, libri e quant'altro ti è stato dato o conosci per conto tuo.
Concludi riassumendo e dando la tua opinione.
Mi raccomando il registro, formale.^^
Quando scrivi un saggio breve devi avere ben chiaro il tuo punto di vista riguardo a quell'argomento e devi usare un lessico con termini specifici, puntuali e precisi. Il saggio che scrivi può contemplare tutti i campi della vita umana. Devi dimostrare la tua tesi attraverso documenti o fatti autorevoli, non basta la tua opinione.
Ti posto lo schema della struttura del saggio che mi ha dato la prof. di italiano:
- Titolo del saggio.
- Massimo 4/5 colonne.
- Destinazione editoriale.
- Può avvalersi di documenti o fonti autorevoli per approfondire l'oggetto di studio.
- Il saggio breve dà un'interpretazione soggettiva estrememente documentata dell'oggetto in analisi.
- E' scritto in prosa e adotta un lingaggio pertinente e specifico.
- E' costruito con paragrafi.
- Porta la firma dello scrivente.
Io sono abituata a scrivere la mia tesi e da lì parto con la sua analisi avvalendomi delle fonti che ho a disposizione.
Spero ti sia di aiuto ^^
Allora,
il Saggio si fa in base delle fonti.
In genere le fonti che ti danno a scuola ruotano tutte attorno ad un determinato filo logico, analizzandolo da divdersi punti di vista.
Tu devi individuare il tema principale e la tesi portata avanti nelle fonti e argomentarla nel Saggio, utilizzando alcune delle fonti stesse.
Devi essere impersonale, ma esprimere comunque i tuoi punti di vista nell'elaborazione del tema.
Devi adottare uno stile consono al destinatario.
Devi dare un titolo riassuntivo.
Non puoi superare un tot di pagine. Ma in realtà non è che sia una cosa vera. Cioè, esistono saggi di 100 pagine, ma è molto difficile creare un discorso organico e uniforme cosi lungo. A scuola il limite è 4 o 5 pagine protocollo.
La cosa piu importante è presentare una tesi e dimostrarla grazie le fonti.
Ma conosci bene l'argomento? Hai un'idea almeno?
Parla della famiglia.. La famiglia di com'era un tempo a com'è cambiata adesso. L'idea più o meno ce l'ho, ma scriverei o 'copierei' le cose scritte dei documenti.
@Banni_93.
No, non devi assolutamente copiare. Devi scrivere la tua idea (la tesi) argomentandola con le fonti...
Esatto! Non dei copiare! E' sbagliatissimo! Tu devi darti una tua tesi per esempio potrebbe essere: "La famiglia di un tempo era basata su principi rigidi mentre con il passare degli anni si è perso un po il suo valore e i suoi principi". Da qui in base alle fonti dirai:
" La famiglia una volta era composta dall'uomo che lavorava, dalla donna che si occupava della casa e dell'allevamento dei figli. Questo lo dice anche "pincopallino": "metti quello che dice". La famiglia di oggi invece è diversa, anche la donna può lavorare e occuparsi della famiglia. I valori che un tempo la famiglia aveva come dice un famoso letterato erano... mentre oggi si da più spazio... come sostiene Caio..."
Questo è solo un esempio poi tu a seconda delle fonti che hai dovrai formulare la tua tesi e le conseguenti argomentazioni che dovranno essere principalmente tue e i documenti ti servono solo per rafforzare le tue tesi e non devono sostituirle!
Ma non devi copiare nel senso vero.
Diciamo che devi interpretare le fonti, trovare quel filo logico che le collega e creare un argomento.
E' piu facile a farsi che a spiegarsi!
Ah forse ci sono riuscita. Ho scritto quello che penso io sulla famiglia parlando in forma impersonale. :)
Grazie :) però adesso mi sorge un ultimo problema.. il titolo.. non so mai che titolo mettere..
Il problema del Saggio breve, come tutti gli elaborato scolastici del resto, è che lo studente scrive in funzione del voto, e non di quello che pensa realmente dell'argomento in questione.