per essersi trovati iscritti in una facoltà che nemmeno si desiderava, per aver continuato gli studi per pura inerzia, per non dover affrontare l'alternativa de "io mi oppongo", per essersi inchiodati sulla scelta dell'"ormai sono in gioco tanto vale giocare".
siamo qui.
delusi
frustrati
a volte rasenti la depressione
per una facoltà che non da stimoli,
non da soddisfazioni
ci fa sentire umiliati.
stanco dell'ennesimo esame andato male.
stanco dell'ennesima preparazione e le ore, e le notti, passate sui libri per poi ritrovarsi il giorno del compito davanti ad un testo che si e no si comprende.
gli sguardi spaesati di tutti gli altri.
l'ennesimo 530 iscritti, 430 bocciati.
incazzato, frustrato, oppresso, così vicino alla fine e così demotivato da docenti il quale unico modo di esercitare dell'autorità è proporre argomenti mai visti il giorno dell'esame.
ora
o siamo 430 stupidi, o qualcosa dall'alto non va
eppure io devo essere un genio, ricordo quel giorno in cui passammo in 8 su oltre 300 quel dannato esame.
eppure qualcosa non va.
sarò io,
sarà che non ne ho più voglia,
sarà che non voglio essere la delusione dei miei,
sarà che dall'alto si divertono troppo ad infierire su di noi, schifosi, appestati, colpevoli studenti.
stamattina sveglia alle 5.30, presenza in aula alle 8.30, inizio esame alle 10.
alle 10.15 su 268 ero rimasto uno dei 20 che non si era ritirato.
totalmente incapace di riuscire a risolvere un problema, eppure ho passato i giorni e le notti su quei libri.
mi chiedo,
sono proprio così un asino?