A meno che tu non faccia il Politecnico, che a detta di miei amici ti chiamano prima che tu ti sia laureato. Ed è effettivamente vero...
A meno che tu non faccia il Politecnico, che a detta di miei amici ti chiamano prima che tu ti sia laureato. Ed è effettivamente vero...
Sono d'accordo con quello che avete detto, e in particolare non condivido l'idea che andarsene dall'Italia sia una cosa così infattibile e peregrina. Sarà che ovviamente sono coinvolta, ma il numero dei giovani italiani all'estero cresce in maniera esponenziale, e sono sicura che tanti (me inclusa) non lo fanno con le spalle al muro, ma come libera scelta.
Però capisco in parte quello che sciFi sta cercando di dire: l'università è anche un investimento di tempo e denaro (da parte degli studenti) e un business (da parte delle università scelte). Da un lato, le uni cercano di diversificare il più possibile l'offerta e accattivare quanti più studenti possibili in un'ottica di marketing; dall'altro gli studenti arrivano a 19 anni con poca idea del mondo del lavoro e di cosa comporterà la scelta che fanno.
Premessa che io ora sto facendo un dottorato nel mio ambito (più o meno), mi pagano e sono contenta di quello che faccio, se tornassi indietro e potessi consigliare la me stessa di 19 anni le direi esattamente questo: scegli con attenzione cosa vuoi fare, orientati su qualcosa che ti piace e che ti dà soddisfazione, ma non dimenticare che stai anche investendo parecchi soldi, per cui l'università dovrebbe essere soprattutto un modo di formarti come professionista. Diventare una figura professionale specializzata dovrebbe significare trovare lavoro più facilmente, ed a condizioni (anche economiche) migliori.
Confesso molto sinceramente che se avessi fatto questo ragionamento forse non avrei deciso di studiare Mediazione Linguistica, e men che meno di farlo in un'università in cui suddetto corso era uno specchietto per le allodole, non dando alcuna competenza specifica rispetto a quello in Lingue e Letterature (e di questo purtroppo all'epoca non avevo i mezzi per rendermi conto).
Io sono stata determinata, brava ecc. e anche molto fortunata ad avere questa occasione di studio/lavoro che ho adesso, ma penso che il 90% dei laureati nella mia stessa materia siano messi peggio di me.
Sono ancora iscritta alle newsletter di infojobs e monster, e mi arrivano continuamente "vantaggiosissime" offerte di lavoro o stage come traduttore, per lo più basate in Lombardia, pagate 500€ al mese...
Qualche anno di sacrificio vale la pena per la laurea......considera che molti diplomati guadagnano quanto operai, e vorrei capire il senso di diplomarsi se poi devi guadagnare come qualche collega zingaro neanche diplomato, o se ti va bene quei 200 euro in più di lui.....il solo diploma non vale un cazzo da quel che vedo, se vuoi delle prospettive decenti dopo devi per forza laurearti o comunque specializzarti, per la maggior parte dei settori, non tutti, ma tanti
Poi non cagare i telegiornali, se ascolti loro pare che tutti muoiano di fame
Io penso che se uno è una persona intelligente, curiosa, competente e che si impegna gli si possono aprire diverse porte per il suo futuro. Certo, persone che ne approfittano dei neolaureati ce ne sono molte ma se ti sai distinguere e hai le competenze puoi arrivare oltre. Un paese va avanti grazie alla cultura e non vedo quindi il tuo motivo per denigrare l'università. Certo non fa per tutti..ognuno deve trovare la sua strada, ma di certo è un' occasione utile per aprire la tua mente e la tua vita verso nuovi orrizzonti
<br><br>Sul fatto che l'universitá fornisce una buona cultura non ho nulla da dire,Io frequento economia e commercio a Udine e sono contento delle cose che ho imparato,perché mi forniscono una solida base per capire i fenomeni economici.Sul fatto che un Paese va a avanti grazie al capitale umano questo secondo me é vero in parte,perché se prendiamo come riferimento l'Italia,quindi un tessuto economico fatto principalmente di piccole medie imprese,in Italia il capitale umano non ci manca brilliamo nell'ambito della moda,del turismo,del cibo,ecc.. Eppure ci ritroviamo con un bel 13% di disoccupazione e con un livello di salari ridicolo se paragonato p.e. all'eurozona. Questo perché lo stato deve creare le condizioni necessarie affinché il paese possa crescere,nella fattispecie italiana abbattere la spesa pubblica.Ancora sul fatto dell'Università,bisogna considerare che l'istruzione costa soldi,tanti soldi. Avró un ritorno del mio investimento in futuro? Sicuramente la risposta é molto piú incerta rispetto a 20 anni fa perché il mercato del lavoro in Italia non é piú come 20 anni fa e abbiamo un tasso di disoccupazione record dal 1977. Si intuisce che si tratta di un investimento molto più rischioso che 20 anni fa.Io sono molto preoccupato di quello che sto facendo,di aver scelto di continuare a studiare per amore e per passione e a volte mi pento di aver fatto il liceo,anche se peró mi ha insegnato molte cose.In Italia non si sta facendo nulla per affrontare queste problematiche e anche se si stanno facendo queste pseudoriforme abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile del 44% visto che sei di Pordenone e sei anche più grande di me,basta farsi un giro in centro in piazza XX settembre per vedere quanti negozi hanno chiuso negli ultimi 5 anni.Insomma vale la pena spendere decine di migliaia di euro per studiare,pagare l'affitto,tasse universitarie per fare un investimento cosí rischioso?
Parli di cose senza conoscerle fino in fondo (anche se frequenti l'università). All'università ti insegnano a ragionare davvero, a capire veramente..non a dire a memoria quattro stronzate. Non puoi andare in vacanza? Hai detto che fai economia e commercio, la mia stessa facoltà. Ci vuole volontà e impegno per raggiungere l'obiettivo..mentre tu pensi alla vacanzina io ho pensato che in estate ho il tour e devo lavorare sempre girando l'italia suonando nelle piazzepiazze, secondo te non avevo la sessione estiva? Mi sono fatto il culo ed ho finito TUTTI gli esami dell'anno il 22 Giugno tanto che posso fare i concerti tranquillamente e riesco anche a lavorare in radio. L'università non è per tutti, bisogna essere scaltri..s' ha dda sapé campa'. Se vuoi una coaa la ottieni, le chiacchiere stanno a zero
Guarda io vedo tanti miei coetanei laureati senza uno straccio di lavoro,con stipendi miseri,una mia amica dopo essersi laureata in Architettura lavora all'Ikea come commessa,dopo essersi rotti le balle balle per anni,aver rinunciato alle vacanze estive e aver speso una montagna di soldi in libri,tasse e appartamento- - - Aggiornamento - - -<br><br>Ovvio perché laurearsi in Ingegneria é difficile,pochi si iscrivono ad Ingneria e poi é una laurea richiesta dal mercatoInvece ad economia e commercio o Giurisprudenza ci sono 10 volte gli iscritti a ing. Cmq gli stipendi in Italia sono molto bassi,magari 1400 ti sembrano tanti. Vai a vedere quanto prende un operaio in svizzera,Austria,Germania,danimarcaI piú poveri girano con Audi A4
Anche questo è il motivo per c'è disoccupazione. Prima di aver cercato lavoro si guarda la paga. Questa è l'italia che ti piaccia o no. Vuoi lavorare? 1400 in Italia sono già un bel prendere. Non ti sta bene te ne vai e stop. Ti prendi la triennale in italia e la magistrale te la fai al'estero. Ma inizia a passare i tuoi giorni sui libri o i tuoi giorno a casa con mamma e papa...
Continuarsi a lamentarsi e presentare statistiche non ti serve a nulla rimarrai disoccupato.
Ultima modifica di Dade; 4/8/2015 alle 10:51
Dipende da quel che devi fare.
Io ho 26 anni, sto lavorando, sono laureata, non avevo grandi esperienze prima di questa.
Tutti i miei colleghi sono laureati.
E, ovviamente, ho sacrificato cinque anni di vita per laurearmi, sto sacrificando mesi di vacanze per lavorare. Qua niente viene regalato da nessuno. E, per carità, sono la prima a dire che se continuano a proporre stage gratuiti la colpa è nostra che li accettiamo, ma i sacrifici vanno fatti.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.