Originariamente inviata da
Rosemary
Folletta, devi riflettere benissimo per evitare di pentirtene.
Quando si decide un percorso universitario -e io lo so bene- c'è da pensare a una miriade di cose.
Prima di tutto la passione, perché il percorso deve piacerti davvero, non dev'essere né una seconda scelta, né una ruotina di scorta, né un 'faccio questo perché almeno faccio qualcosa', né tanto meno un 'sono morta di fame, ho bisogno di soldi, studio qua così avrò soldi a valanghe', perché c'è il rischio che presto o tardi, specie studiando materie ostiche, ci passi l'entusiasmo iniziale.
Detto questo scatta lo sbocco lavorativo; io sono una di quelle che crede nella laurea come cultura personale, come premio personale, come possibilità di studiare una cosa che adoro. Ma quando si hanno problemi economici -di nuovo, ti capisco, io in teoria sono una borsista- è necessario pensare allo sbocco lavorativo, perché come direbbe mia madre 'Le cose non si fanno per la gloria'. Il tuo è un percorso fattibile? Devi 'guardarti allo specchio' e dirti la verità, perché purtroppo capita di dire 'Dai, magari da qui a che mi laureo cambieranno le cose' oppure 'Dai, magari sfonderò per le mie capacità' ma è bene essere onesti per se stessi e per chi ci mantiene. Al giorno d'oggi ci sono lauree fattibili, lauree abbastanza fattibili e lauree che sono veramente per gloria perché non ti ci sfami, detta papale papale. Te cosa studieresti che non ho ben capito? Per diventare cosa?