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§¤PREISER¤§
Senza motivazione profonda e convinzione è difficile continuare a studiare. Se pensi che ciò che studi ti piace veramente e se lo fai per cultura e piacere personale, allora devi mettere da parte la consapevolezza che il tuo futuro lavorativo sarà un'incognita. Poniti un obiettivo e una volta che te lo sei posto, raggiungilo con convinzione. So anch'io che ci sono esami insormontabili verso i quali si ha un blocco psicologico e molte volte la causa è data dalla mancanza di motivazioni o dallo scoglionamento indotto dalla didattica.
Puoi anche cambiare facoltà, fare passaggi di corso e tutto il resto. Puoi anche andare a lavorare, non conosco la tua preparazione scolastica, però devi mettere in conto che è ovvio che una facoltà come la tua non ti da le prospettive di una facoltà come ingegneria. Questo dovevi darlo per scontato fin da subito e quindi devi accettarlo. Accetta poi il fatto che la burocrazia (nuovo/vecchio ordinamento, corsi ancora da definire, etc..) è un mattone per tutti, lo è stato per esempio per me ad ingegneria perché ero a cavallo del passaggio tra il vecchio e il nuovo e per tutta una serie di motivi analoghi ai tuoi ho mollato per passare ad un'altra facoltà, Scienze Statistiche. Ora mi trovo bene ma, come dice Eurasia, studiare senza avere problemi è utopia per molti.
Quindi il mio consiglio è di farti forza, non sei messa male, sei nella media; con due esami indietro e una grossa incognita su a) cosa farò nella vita b) che esami scelgo. E non pensare che la scelta del curriculum sia così "professionalizzante". Alla fine sono stronzate, il punto è che devi laurearti. Un esame dato è un esame in meno, che sia di robotica o filosofia non ha molta importanza, conta che arrivi alla fine del tuo percorso con un titolo e che hai appreso certe nozioni. Poi spetta a te rimasticarle e tutto il resto, ma non aspettarti che l'università ti accomodi su un letto di bambagia perché purtroppo in italia non è così. Devi farti forza, ma so che non è facile perché ci sono passato anch'io e ogni tanto ci ricado dentro, come adesso che sono ancora indeciso se iscrivermi al quarto anno o andare a lavorare ma la consegna della tesi è slittata a novembre quando avrei dovuto laurearmi a settembre e ho tutti gli esami dati. Capisci che i problemi li hai e li avrai sempre, ma sono 3 (o 5) anni della tua vita che paragonati a tutto il resto servono a porti in una posizione lavorativa migliore. E se non è lavorativa, almeno lo è da un punto di vista culturale: sarai una persona migliore.