Saaalve gente! Quante tempo...
Le domande è questa: che tipo di lavori trova uno laureato in sociologia? Con quanta facilità si trova lavoro in questo campo? C'è qualcuno tra di voi che ha frequentato/frequenta questa facoltà ?
Saaalve gente! Quante tempo...
Le domande è questa: che tipo di lavori trova uno laureato in sociologia? Con quanta facilità si trova lavoro in questo campo? C'è qualcuno tra di voi che ha frequentato/frequenta questa facoltà ?
Oddio, penso sia la materia verso cui ho più avversione XD
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
da quel che so io facendo sociologia potresti essere tra quelli che fanno le ricerche in ambito sociologico..so che non è un grande aiuto, ma non mi sono mai interessata più di tanto perchè qui da noi dicono che è tra le facoltà più inutili...
Al pari, se non meno delle altre facoltà umanistiche, è difficile con una laurea in questa materia trovare lavoro. Ho qualche amica laureata, a 25-26 anni, sono ancora ferme.
Se hai una laurea in fenomenologia della ciolla probabilmente trovi lavoro prima...
Puoi trovare lavoro nel campo degli istituti di ricerca, perchè al di là dell'impronta teorica sui fenomi sociali è un corso di studi che offre degli strumenti pratici (programmi pc, tecniche di rilevazione, etc.). Secondo me è spendibile ma andrebbe associata ad un master o specializzazione.
Anche io credo che il campo della ricerca sia quello che offra di più..
Odiosa.
Insegnante o ricercatore.
io sono al secondo anno,studio sociologia professionale.
Leggi qui,non è una facoltà stupida o inutile come la descrivono molti,e non è per nulla semplice:
Le figure professionali che si delineano al compimento degli studi variano a seconda dell’indirizzo:
A) Indirizzo "Politico-istituzionale":
l’indirizzo fornisce una preparazione che consente la formazione di un profilo professionale che può trovare impiego nei seguenti ruoli:
•quadri politici e sindacali;
•funzionari di uffici-studi e uffici-stampa in Enti pubblici e privati;
•esperti per l'assistenza ai carcerati; - ricercatori e pubblicisti specializzati nel campo degli studi politici, parlamentari, penali, criminologici.
B) Indirizzo "Organizzativo, economico e del lavoro":
l’indirizzo fornisce una preparazione che orienta verso una vasta gamma di sbocchi professionali presso imprese ed enti privati e cooperativi, e presso amministrazioni pubbliche, per profili quali:
•esperti di relazioni industriali-sindacali e addetti alla funzione del personale;
•operatori alla selezione, alla formazione e all'aggiornamento delle risorse umane;
•esperti di agenzie e servizi di orientamento e di collocamento al lavoro;
•tecnici della ricerca-intervento, della progettazione organizzativa e dell'innovazione dei prodotti e dei servizi;
•consulenti o addetti alle relazioni esterne, al marketing e alla pubblicità;
•esperti e ricercatori nel campo della statistica sociale, i sondaggi demoscopici e le ricerche di mercato;
•formatori per organizzazioni sociali, imprese private, enti pubblici e organizzazioni non governative;
•esperti della gestione di strutture operative di rete (produzione, servizi, comunicazione), e del coordinamento di équipes scientifiche;
•quadri delle organizzazioni economico-sociali e delle strutture di volontariato.
C) Indirizzo "Territorio e ambiente":
la preparazione nelle discipline d'indirizzo consente la formazione di un profilo professionale che può trovare impiego nelle amministrazioni pubbliche, Ministeri, Enti locali, USL e nelle associazioni private, cooperative, associazioni di volontariato, nei seguenti ruoli:
•sociologo e ricercatore sociale nella pianificazione del territorio; - ricercatore e coordinatore di interventi socio-sanitari nel territorio;
•sociologo e coordinatore nelle cooperative di servizi;
•sociologo e ricercatore sociale nelle valutazione di rischio ambientale e di impatto ambientale (risk analysis e V.I.A.);
•organizzatore di gruppi e strutture (centri sociali) nelle comunità locali urbane (quartieri) e rurali.
D) Indirizzo "Comunicazioni e mass-media": l'indirizzo aggiunge, alla base teorico-metodologica offerta dalle scienze sociali, un asse formativo mirato che sopporti la "deperibilità" delle competenze comunicative, ma sviluppi anche l'integrazione fra gli aspetti manageriali e quelli più generali di politica culturale. Ne risulta un set di sbocchi professionali articolato ed ampio, sia nella sede peculiare dell'impresa radiotelevisiva o editoriale, che negli ambiti delle amministrazioni pubbliche:
•analisti, intervistatori, ricercatori e direttori di équipes di ricerca nel campo della comunicazione e delle nuove tecnologie;
•analisti, intervistatori e ricercatori nel settore dell'informazione, dei sondaggi, delle tecniche di promozione e della propaganda elettorale;
•tecnici della ricerca sulla comunicazione e della progettazione, organizzazione e innovazione degli apparati comunicativi nel settore pubblico e privato, esperti nella gestione di sistemi operativi di rete;
•operatori nella selezione delle risorse umane e nei processi formativi;
•esperti/operatori di comunicazione interna in ambito industriale e addetti agli house-organ;
•esperti/consulenti nei servizi di formazione e di orientamento;
•consulenti o addetti alle relazioni esterne e alla promozione dell'immagine di Enti pubblici e privati, esperti/consulenti della comunicazione interna e/o esterna nell'ambito della Pubblica Amministrazione;
•addetti/responsabili di uffici stampa e consulenti per la comunicazione in strutture politiche, amministrative, sindacali o associative.