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Originariamente inviata da
lakeofire
Cioè ma tu dove vivi? :roll: Come fai a dire che siamo un paese ad altissima densità di vento???? :|
15m/s tradotto vuol dire
gradovelocità (km/h)tipo di vento(nodi)condizioni ambientalivelocità (m/s)
750-61vento forte28-33interi alberi agitati, difficoltà a camminare contro vento; il mare è grosso, la schiuma comincia ad essere sfilacciata in scie.13.9-17.1
(e mi sembra una velocità minima).
Mi spieghi dov'è che fai fatica a camminare controvento in Italia?
Se non per quei 3 giorni in cui fa brutto?
Solo a Trieste penso...quando soffia la bora...e a Venezia che si sente.
Magari mettiamo su una centrale eolica in piazza San Marco :D
Densità=quantità di vento per lunghezza o dimensione.
Siamo un paese ad alta densità di vento, essendo una nazione con un'altissima densità di coste marittime. La sua posizione geografica è emblematica, essendo al centro del mediterraneo e ho gia postato i venti che la interessano precedentemente.
Ho gia spiegato che non è necessario un vento troppo potente, perchè provocherebbe danni alla turbina, mentre un vento che spira anche gia solo a 5 m/s fa girare le pale e produce energia.
Gli impianti gia installati aumentano in modo lineare l'energia elettrica prodotta.
Energia eolica in costante crescita in Italia: +52,8% ad aprile 2006 rispetto al 2005 e +61,8% nei primi 4 mesi del 2006 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l'apporto che il vento fornisce al sistema registrando ancora una volta il record di incremento tra le varie fonti.
Lo rileva l'Anev (Associazione nazionale energia del vento) commentando gli ultimi dati diffusi da Terna sui consumi energetici nazionali. ''Un maggior ricorso alle fonti rinnovabili di energia consentirebbe di affrancarci dalla schiavitù delle importazioni che, è bene ricordarlo, non riguardano solo l'energia elettrica ma anche la grande maggioranza dei combustibili utilizzati per generarla'', afferma in una nota il Presidente dell'Anev, Oreste Vigorito. ''Il nostro Paese - sottolinea Vigorito - ha stabilito come obiettivo nazionale quello di produrre almeno il 25% del consumo di energia usando le Fonti Rinnovabili, non farlo costerebbe ben più delle sole penalità economiche che l'Europa ci assegnerebbe.
I costi in termini di salute, ambiente e la strategica uscita da una dipendenza energetica pressochè totale, sono - aggiunge il presidente dell'Anev - dei benefici assai più rilevanti e degni di uno sforzo ulteriore per far sì che vengano realizzati'. L'associazione del vento sottolinea quindi che l'incremento di potenza elettrica eolica viene realizzata proprio dove la domanda elettrica continua ad aumentare. ''Una coincidenza fortunata - dice l'Anev - che ci permette inoltre di avvicinare domanda e offerta contribuendo anche ad un aumento della sicurezza della Rete di Trasmissione Nazionale''
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Allora da come l'ho capita io leggendo e rileggiendo il concetto è questo:
- noi le centrali le abbiamo, basta solo rimetterle in funzione
- i soldi risparmiati, visto ke nn saremmo + debitori di altri paesi, andranno a finanziare la ricerca sull'energia pulita (idrogeno&co.)
- la pericolosità delle centrali nn centra 1 fico secco visto che le abbiamo al confine con la Francia
Ho dtt tutto in modo sintetico?
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Originariamente inviata da
lower
Allora da come l'ho capita io leggendo e rileggiendo il concetto è questo:
- noi le centrali le abbiamo, basta solo rimetterle in funzione
- i soldi risparmiati, visto ke nn saremmo + debitori di altri paesi, andranno a finanziare la ricerca sull'energia pulita (idrogeno&co.)
- la pericolosità delle centrali nn centra 1 fico secco visto che le abbiamo al confine con la Francia
Ho dtt tutto in modo sintetico?
secondo me le cose non stanno proprio così, e spiego brevemente il mio punto di vista (non solo mio).
- Noi italiani, per vari anni, abbiamo pagato, nella bolletta elettrica, una tassa per finanziare la ricerca di fonti rinnovabili di energia, (i famosi CIP 6), migliorare le prestazioni del solare, l'eolico, etc... Ora, hai presente quanti MILIARDI DI €URO si è intascato lo stato, senza aver speso un centesimo in queste ricerche? Ci ha fregati, ed ha fregato anche te! Quindi smettila di illuderti, non andranno mai soldi alla ricerca sulle fonti rinnovabili. Anzi, la ricerca, in Italia, non si farà mai!
- Non è questione di pericolosità... ma di convenienza.
Aspetta tra 10 anni... quando le centrali saranno funzionanti... ormai il nucleare sarà sorpassato. La Francia, la Germania, l'America.. hanno già deciso da molto di smettere col nucleare. Utilizzano le loro centrali finchè vanno, ma non ne creeranno più, puntano sulle rinnovabili. Questo non ti fa pensare?
Inoltre, c'è chi dice che l'uranio comincia già a scarseggiare.... scienziati con tanto di premio nobel dicono che non è così conveniente il nucleare, ha dei costi elevati!
Ormai è tardi, ormai bisogna puntare al futuro!
[ho sintetizzato anche io, il mio pensiero laico]
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pienamente d'accordo sulle parole d cui sopra... in quanto ho sentito anche io le stesse cose...
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Secondo me, come per tutte le cose, bisognerebbe trovare un punto d'equilibrio..
Chiaramente ormai è tardi per puntare tutto sulla fissione nucleare; cionondimeno, qualche centrale potrebbe contribuire a diversificare le fonti, renderci meno dipendenti dall'estero e meno soggetti ai cambi d'umore del mercato petrolifero.
Puntare sulle energie alternative è giusto, anzi è un imperativo; non bisogna fare però l'errore di pensare che possano bastare quelle (ognuna ha i suoi pro e i suoi contro), e anche gli altri paesi che si prendono come esempi (germania, francia, ecc) hanno in funzione decine di centrali nucleari che forniranno il loro contributo ancora per decenni, dando quindi a quei paesi il tempo di organizzarsi diversamente.
Noi invece questo jolly non ce l'abbiamo, siamo già con l'acqua alla gola e d'estate siamo già da alcuni anni a rischio blackout (qualche condizionatore in più e bum! tutti al buio).
Servono soluzioni veloci e concrete, non siamo purtroppo nelle condizioni di poter fare programmi magari a 10-20 anni per lo sviluppo delle energie alternative.
Anche gli obiettivi di raggiungere il 25% di energia prodotta con sistemi rinnovabili è lodevole, ma....nel frattempo? E il restante 75%?
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Originariamente inviata da
Wittman
Servono soluzioni veloci e concrete, non siamo purtroppo nelle condizioni di poter fare programmi magari a 10-20 anni per lo sviluppo delle energie alternative.
quello è il tempo necessario per avviare una centrale nucleare. Quindi la condizione è la stessa.
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ma la gente che ci governa è scema forte. l'uranio è come il petrolio, non c'è n'è chissà quanto (ci sono giacimenti in australia-nuova zelanda e qualcosa in cina e sud america), e di sicuro molto molto meno del petrolio che i suoi 200 anni è durato/li dura.
e se tutti iniziano a far centrali nucleari (lasciando perdere il rischio di radiazioni ecc..) ovviamente c'è maggiore domanda di uranio; sale la domanda, diminuisce l'uranio, sale il costo e ci ritroviamo punto e a capo come ora con il petrolio.
per non parlare delle scorie...
se ora invece di investire nel nucleare si investe nel solare e ogni abitazione ha il suo bel impiantino fotovoltaico sul tetto si rende la singola abitazione autosufficiente, non si inquina (no caldaie, niente gas metano/gasolio, diminuiscono le centrali elettriche presenti) e si ha una fonte energetica che durerà finchè durerà il sole.
ovviamente per le grosse industrie (tipo acciaierie) le centrali elettriche servono ma se togliamo tutte quelle superflue che alimentano le nostre case avremo un bel risparmio e anche l'ambiente ne gioverà.
ops, risparmio... qui c'è sempre qualcuno che ci vuole lucrare su... beh dai, non si farà mai niente in questo caso
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Originariamente inviata da
obo
ops, risparmio... qui c'è sempre qualcuno che ci vuole lucrare su... beh dai, non si farà mai niente in questo caso
Bravo, hai centrato il cuore del problema ;)
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Articolo interessante
Ho pubblicato un articolo interessante nel mio blog riguardo questa discussione:)
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Originariamente inviata da
danielep
Ho pubblicato un articolo interessante nel mio blog riguardo questa discussione:)
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