Omosessualità ed Evoluzione

[Red Viper]

Da recenti studi sembrerebbe che l'omosessualità maschile sia un tratto ereditabile geneticamente: si tratterebbe di un carattere il cui gene responsabile è situato sul cromosoma X, e che ereditato dal figlio maschio di una donna portatrice ne determinerebbe l'omosessualità. In tal caso però sorge un importante quesito riguardante il vantaggio riproduttivo di questo tratto: poiché una coppia gay non potrà riprodursi questo gene non può venir trasmesso se non dalle donne portatrici, venendo ben presto eliminato dal patrimonio genetico; perché dunque si sarebbe conservato? I diversi studi portano all'ipotesi che questo stesso gene che nell'uomo determina l'omosessualità aumenti invece notevolmente la fecondità nelle donne, creando quindi per esse un enorme vantaggio riproduttivo (essendo più feconde danno luce a un maggior numero di figli trasmettendo così il loro patrimonio genetico in quantità maggiori rispetto alle donne non portatrici), che compenserebbe la mancata trasmissione per linea maschile (in quanto i figli maschi portatori non si riprodurranno). Se questa scoperta fosse vera porterebbe a diverse implicazioni etiche e sociali, a seconda di chi la manipola: potrebbe indurre a una maggiore tolleranza dell'omosessualità, in quanto fattore ereditato geneticamente così come posono esserlo il colore degli occhi o della pelle, oppure potrebbe portare ad una nuova forma di "razzismo genetico", ad una nuova eugenetica. Cosa ne pensate?



Vi lascio il link dell'articolo comparso su Le Scienze e il link dell'articolo vero e proprio (in inglese):

La conservazione evolutiva dell'omosessualità - Le Scienze

PLOS ONE: Sexually Antagonistic Selection in Human Male Homosexuality

[alfio61]

Nonostante questi dati e questi studi che hai citato io sono sempre convinto che in certe cose non sia questione di cromosoma o di genetica. Dipende da come cresce una persona, che influenze o traumi ha nella propria infanzia, da quali persone frequenta oppure più semplicemente dipende da un'inclinazione particolare nel provare attrazione verso le persone del proprio sesso.
Credo che con questo tipo di notizie, siano esse vere o false, si rischia di andare incontro ad un razzismo genetico per usare un tuo termine.

[Jean Grey]

Abbiamo parlato di quest argomento nel corso di Psicologia evoluzionistica. A quanto pare sembra che l'omosessualità non sia in conflitto con la teoria di Darwin come invece si riteneva.
Vi allego l'articolo di Camperio Ciani che tra l'altro ci ha fatto studiare il mio prof. XD

DARWIN E IL PARADOSSO DEI GENI OMOSEX | andrea camperio ciani - Academia.edu

[Red Viper]

Nonostante questi dati e questi studi che hai citato io sono sempre convinto che in certe cose non sia questione di cromosoma o di genetica. Dipende da come cresce una persona, che influenze o traumi ha nella propria infanzia, da quali persone frequenta oppure più semplicemente dipende da un'inclinazione particolare nel provare attrazione verso le persone del proprio sesso.
Credo che con questo tipo di notizie, siano esse vere o false, si rischia di andare incontro ad un razzismo genetico per usare un tuo termine.

Beh la genetica non è pura questione di cromosomi, è fondamentale l'interazione tra i geni e l'ambiente. L'espressività dei geni dipende molto da come i singoli geni si influenzino tra loro e da quale sia il ruolo dell'ambiente, per cui non esistono caratteri puramente genetici, ma questi si distribuiscono in un continuum che va dalla quasi totale ereditabilità mendeliana a un'espressività che dipende invece quasi totalmente dall'ambiante. Tra questi ultimi ad esempio c'è la determinazione del sesso dei nascituri nelle tartarughe: a seconda della temperatura d'incubazione nassceranno maschi o femmine, nonostante il genoma sia identico per entrambi i sessi (mentre per i mammiferi i cromosomi sessuali di maschi e femmine sono diversi). Quindi beh, sì, dire che un carattere, come l'omosessualità, è geneticamente determinato non toglie importanza all'ambiente in cui l'individuo si sviluppa e cresce. Però non mi trovo d'accordo sul fatto che l'omosessualità possa dipendere dalle persone che si frequentano o dall'educazione che si riceve, ritengo che questi fattori siano determinanti solo per la visione che poi il bambino, una volta cresciuto, avrà dell'omosessualità.

@Jean Grey Camperio è il mio prof ne ha parlato giusto lui al corso di Evoluzionistica!

[alfio61]

Beh la genetica non è pura questione di cromosomi, è fondamentale l'interazione tra i geni e l'ambiente. L'espressività dei geni dipende molto da come i singoli geni si influenzino tra loro e da quale sia il ruolo dell'ambiente, per cui non esistono caratteri puramente genetici, ma questi si distribuiscono in un continuum che va dalla quasi totale ereditabilità mendeliana a un'espressività che dipende invece quasi totalmente dall'ambiante. Tra questi ultimi ad esempio c'è la determinazione del sesso dei nascituri nelle tartarughe: a seconda della temperatura d'incubazione nassceranno maschi o femmine, nonostante il genoma sia identico per entrambi i sessi (mentre per i mammiferi i cromosomi sessuali di maschi e femmine sono diversi). Quindi beh, sì, dire che un carattere, come l'omosessualità, è geneticamente determinato non toglie importanza all'ambiente in cui l'individuo si sviluppa e cresce. Però non mi trovo d'accordo sul fatto che l'omosessualità possa dipendere dalle persone che si frequentano o dall'educazione che si riceve, ritengo che questi fattori siano determinanti solo per la visione che poi il bambino, una volta cresciuto, avrà dell'omosessualità.

@Jean Grey Camperio è il mio prof ne ha parlato giusto lui al corso di Evoluzionistica!

Vabbé io parlo da ignorante in questione di genetica, ovviamente eh! Parlavo come parere estremamente soggetivo

[Jean Grey]

@Jean Grey Camperio è il mio prof ne ha parlato giusto lui al corso di Evoluzionistica!

*_* Wow!!!
Ma quanto è bella evoluzionistica?! Sarebbe sbagliato ridurre tutto a quello, ma sarebbe da stupidi non riconoscere quante cose spiega nella maniera giusta..

[Half shadow]

Sono dell'idea che non ci sia bisogno di tollerare l'omosessualità in base a ciò. Che non si tratta di perversione si sapeva già da un bel pò, solo che se fosse vero sarebbe un orribile crudeltà da parte della natura, rendere più fertili le donne portatrici "del gene omosessuale" così da far nascere più uomini che non potranno riprodursi... Sembra davvero un controsenso... Anche se non mi convince, so di famiglie in cui solo uno dei tanti fratelli si è rivelato omosessuale, non penso che gli altri fratelli abbiano semplicemente rifiutato la loro natura omosessuale, lo trovo parecchio difficile, quanto pensi che sia affidabile questa teoria?

[Red Viper]

Sono dell'idea che non ci sia bisogno di tollerare l'omosessualità in base a ciò. Che non si tratta di perversione si sapeva già da un bel pò, solo che se fosse vero sarebbe un orribile crudeltà da parte della natura, rendere più fertili le donne portatrici "del gene omosessuale" così da far nascere più uomini che non potranno riprodursi... Sembra davvero un controsenso... Anche se non mi convince, so di famiglie in cui solo uno dei tanti fratelli si è rivelato omosessuale, non penso che gli altri fratelli abbiano semplicemente rifiutato la loro natura omosessuale, lo trovo parecchio difficile, quanto pensi che sia affidabile questa teoria?

@Half shadow Certo, ma una delle motivazioni che sento di più da parte di omofobi è che l'omosessualità è contro natura, mentre se fosse dovuta a fattori genetici potrebbe venir considerata finalmente una cosa naturale. Per quanto riguarda lo "scherzo di natura", ne esistono così tanti che a elencarli no finiremmo più. Giusto per farti un esempio, la coda del pavone è estremamente ingombrante, rendendolo un obiettivo più semplice per i predatori; eppure questo carattere si è sviluppato e mantenuto nel tempo, poiché porta agli animali che lo possedevano un notevole vantaggio riproduttivo che ne compensa la corta aspettativa di vita: vivi poco, ma ti riproduci tanto. Così secondo questa ipotesi non si è sviluppato questo carattere a vantaggio delle donne e con lo scopo di portare svantaggio riproduttivo per gli uomini, ma si è sviluppato nonostante porti a uno svantaggio riproduttivo per gli uomini, diciamo come "effetto collaterale". Siccome però il vantaggio femminile è nettamente maggiore dello svantaggio maschile (molto semplicemente: una donna portatrice genera una prole talmente numerosa da compensare la mancata generazione di prole da parte dei figli maschi) questo gene si è trasmesso nelle varie generazioni. Infine, per quanto rigarda il tuo ultimo punto: non necessariamente tutti i fratelli maschi, di stessa madre, sono portatori dello stesso gene X. Per ogni cellula sono presenti due cromosomi omologhi per ogni tipo, uno proveniente dal padre e uno dalla madre, e ciò vale anche per i cromosomi sessuali; questo vuol dire che una madre portatrice, mettiamo eterozigote (quindi con il gene presente solo su uno dei due cromosomi omologhi), genera degli ovuli metà dei quali avranno l'allele "mutato" e l'altra metà l'allele "normale". Se il figlio eredita l'allele "mutato", allora è omosessuale, se eredita l'allele "normale", allora è eterosessuale. Non rifiutano la loro natura semplicemente perché il gene responsabile dell'omosessualità maschile non è presente nel loro patrimonio genetico, ma lo è in quello del fratello. Spero di essere stata chiara, non sono cose facilissime da spiegare

[Dade]

Non ho capito bene, quindi potrebbe essere una sorta di "malattia"?

[Half shadow]

@Half shadow Certo, ma una delle motivazioni che sento di più da parte di omofobi è che l'omosessualità è contro natura, mentre se fosse dovuta a fattori genetici potrebbe venir considerata finalmente una cosa naturale. Per quanto riguarda lo "scherzo di natura", ne esistono così tanti che a elencarli no finiremmo più. Giusto per farti un esempio, la coda del pavone è estremamente ingombrante, rendendolo un obiettivo più semplice per i predatori; eppure questo carattere si è sviluppato e mantenuto nel tempo, poiché porta agli animali che lo possedevano un notevole vantaggio riproduttivo che ne compensa la corta aspettativa di vita: vivi poco, ma ti riproduci tanto. Così secondo questa ipotesi non si è sviluppato questo carattere a vantaggio delle donne e con lo scopo di portare svantaggio riproduttivo per gli uomini, ma si è sviluppato nonostante porti a uno svantaggio riproduttivo per gli uomini, diciamo come "effetto collaterale". Siccome però il vantaggio femminile è nettamente maggiore dello svantaggio maschile (molto semplicemente: una donna portatrice genera una prole talmente numerosa da compensare la mancata generazione di prole da parte dei figli maschi) questo gene si è trasmesso nelle varie generazioni. Infine, per quanto rigarda il tuo ultimo punto: non necessariamente tutti i fratelli maschi, di stessa madre, sono portatori dello stesso gene X. Per ogni cellula sono presenti due cromosomi omologhi per ogni tipo, uno proveniente dal padre e uno dalla madre, e ciò vale anche per i cromosomi sessuali; questo vuol dire che una madre portatrice, mettiamo eterozigote (quindi con il gene presente solo su uno dei due cromosomi omologhi), genera degli ovuli metà dei quali avranno l'allele "mutato" e l'altra metà l'allele "normale". Se il figlio eredita l'allele "mutato", allora è omosessuale, se eredita l'allele "normale", allora è eterosessuale. Non rifiutano la loro natura semplicemente perché il gene responsabile dell'omosessualità maschile non è presente nel loro patrimonio genetico, ma lo è in quello del fratello. Spero di essere stata chiara, non sono cose facilissime da spiegare

Ti sto seguendo. È che non l'avevo considerato quando ti ho risposto la prima volta, anche perché non sono esperto di genetica.