Forza Urlo. Non abbatterti!
Imho un minimo di disturbi ossessivo compulsivi ce li abbiamo tutti. Tempo addietro mi misi a osservare con attenzione il comportamento dei miei colleghi in un grande luogo di lavoro. Per esempio le manie di molti che avevano paura di sporcarsi, come si comportavano per afferrare una maniglia oppure al bagno, i rituali nel lavarsi le mani, nell'approccio con la manopola del rubinetto. Feci anche molte interviste (con soggetti con cui ero in confidenza) su come si comportavano quando chiusi nel WC dovevano andare di corpo, ho un campionario di rituali per fare una cagata ... Oppure a mensa, la scelta delle posate etc. Scrissi anche un romanzetto dove il protagonista, che era un personaggio di fantasia, raccoglieva l'insieme delle ossessioni osservate.
Certo il problema nasce quando tali manie non si riesce più a controllarle, a conviverci.
Penso che ci sia differenza tra un rituale e un disturbo ossessivo compulsivo
Io ho il rituale "prendi un pezzo di carta e mettilo nel vater, siediti e via" ma diventa compulsivo se lo faccio a ripetizione per 4 volte di fila, o se non sono sicura di averlo fatto bene e continuo a oltranza, non so se mi sono spiegata. Non per fare la CONOSCITORA XD, ma vidi un programma e sono disturbi appunto ossessivi, controllare le cose mille volte e via dicendo.
Concordo con quello che dici. La dinamica però credo che sia la stessa; la differenza sta nello stabilire una soglia, superata la quale si passa da rituale a ossessione.
Se ho capito bene, ma non sono certo un esperto, al massimo lo posso diventare come paziente, ho toccata una maniglia che mi fa schifo, attuo la contromisura di insaponarmi e schiacquarmi le mani per due volte anziché una sola volta come faccio di solito. Questo che all'inizio è un'antidoto al mio probelma potrebbe diventare lui per primo il problema se lo ripeto perennemente nel tempo. Per esempio dopo la doppia insaponata di mani mi pongo il problema di serrare il rubinetto e se lo facessi con le mani appena lavate si risporcherebbero e dovrei ricominciare da capo... allora aggiungo un ulteriore rituale, utilizzo un foglio di carta per le mani per serrarlo. E così via...
Ovviamente il meccanismo si autoalimenta solo e perché alla base c'è uno stato mentale problematico, nel mio primo intervento ipotizzavo che la scaturigine di questa patologia possa essere un forte stato d'ansia e il desiderio di tenere tutto sotto controllo. Ma sono solo supposizioni mie basate su qualcosa che ho letto, ci vorrebbe un esperto...
Penso che tu abbia ragione sulla soglia. Io controllo alcune volte prima di andare a letto e se tutto pare a posto ora riesco a spruzzare lo spray solo una volta, con lo psicanalista dopo un tira e molla di alcune settimane abbiamo trovato un accordo. Ora stiamo affrontando l'idea degli acari che sono microscopici e quindi ancora più subdoli e carogne e non si vedono con la pila.
Posso risponderti in due modi, quello da persona che ha passato un periodo ossessivo-compulsivo da manuale, e quello da persona che, anche se non approfonditamente, ha affrontato l'argomento negli studi universitari.
Da ex (sempre che si possa dire che non ne soffro più) ossessiva-compulsiva, devo dire che non volevo minimamente ammettere di avere un problema e andare da uno psicologo. I miei mi ci hanno portata a forza ma con l'unico risultato che sono stata zitta e non ci sono più tornata se non per tutt'altro tipo di terapia e anni dopo. Me lo sono risolto bene o male da sola, ma sono riuscita a farlo con un enorme sforzo dopo essermi resa conto che mi stava rovinando la vita, e grazie al supporto di persone che mi erano vicine; soprattutto, il mio disturbo aveva tutt'altra causa rispetto alla norma, era il derivato di una serie di altre problematiche interne e quindi strettamente connesso al miglioramento di queste. Pur essendomela "risolta" da sola, ci ho messo anni e avrei potuto probabilmente evitarmi quel tormento se fossi riuscita ad ammettere a me stessa che avevo bisogno di aiuto, consapevolezza che la tua amica, da quel che capisco, già ha, e credimi è un ottimo passo. Comunque come ti hanno suggerito in molti, c'è la possibilità di una consulenza e una terapia breve che sono fatti apposta per fornire il servizio a chi economicamente non può permettersi di andare in uno studio privato
Da persona che ha affrontato l'argomento in sede universitaria posso dirti che sì, spesso è scatenato da qualche evento particolare, ma c'è solitamente una predisposizione a svilupparlo. Comunque da quel che so, ma prendilo con le pinze perché ogni persona è diversa e reagisce meglio a diversi tipi di terapia, un grosso aiuto lo può dare la scuola cognitivo-comportamentale, rispetto a una scuola psicoanalitica (ma ripeto, prendila con le pinze), anche se il top sarebbe combinare le due.
PS. il rituale è una caratteristica fondamentale del comportamento ossessivo-compulsivo, principalmente di quello ossessivo, ma la sottile differenza tra rituale patologico e non, direi che sta in questo: se il rituale diventa necessario e il non metterlo in atto crea una forte ansia che debilita la persona e interferisce seriamente con la sua vita, allora è patologico; se invece il non metterlo in atto non causa particolari ansie debilitanti, tutto nella norma! Cioè, se ho l'abitudine di controllare di aver spento il gas prima di uscire, ma la volta che lo dimentico non mi ossessiona l'idea che mi esploda la casa, allora è un comportamento sano. Se invece anche una volta uscita mi chiedo se ho controllato il gas, e questo pensiero occupa la mia mente tutta la giornata, magari fino a spingermi a tornare a controllare il gas anche se mi trovo dall'altra parte della città, allora c'è un problema. Ho estremizzato per rendere meglio l'idea
EDIT: ho notato che urlo ha detto di essere andata da un neurologo per farsi prescrivere i farmaci. Nel suo caso ha funzionato, ma mi permetto di dire che la figura più adeguata ad accompagnare la psicoterapia sarebbe uno psichiatra, in quanto specialista complementare dello psicoterapeuta (lo psichiatra ha studiato appositamente come trattare a livello farmacologico i disturbi psicologici-psichiatrici come è il disturbo ossessivo-compulsivo), mentre il neurologo ha una funzione diversa poiché si occupa di danni organici del sistema nervoso centrale (aka cervello e spina dorsale), non dei problemi psichiatrici.
Ultima modifica di Red Viper; 4/6/2018 alle 19:29
@Red Viper in cosa consisteva il tuo disturbo?
Era una compulsione di pulizia, ogni volta che tornavo da fuori casa o toccavo qualcosa che mi disturbava andavo a lavarmi le mani, 10 volte. Poi sono riuscita a diminuire a 3, ma è stato uno sforzo immenso. Da lì è stato relativamente più facile smettere, ma ho dovuto prima combattere col "pensiero magico" e l'ossessione che mi spingevano alla compulsione (cioè quel pensiero che dettava le regole su cosa fosse da considerare disturbante e cosa no)
@Red Viper, contenta che hai risolto.
Hai studiato solo le abitudini ossessivo compulsive o anche le fobie in genere?
Vorrei risolvere il problema di mio figlio con i bottoni, ma quando l'ho portato dalla psicologa (per tutt'altro motivo), ho provato a parlarne per chiedere aiuto, ma questa non aveva idea dell'esistenza di tale fobia e non l'ho vista minimamente preoccupata di risolverla. Abbiamo compreso perchè lui ha questa paura, la probabile causa almeno, però a me non sembra una cosa buona che se la porti avanti a vita..