Non sono così esperta in materia di tumori, ma immagino che quella di contenimento preveda una somministrazione di chemioterapici a basso dosaggio, in modo da impedire la crescita delle metastasi
Non sono così esperta in materia di tumori, ma immagino che quella di contenimento preveda una somministrazione di chemioterapici a basso dosaggio, in modo da impedire la crescita delle metastasi
Ricordo che il ragazzo della sorella di un mio amico aveva avuto il tumore (non so dove) e si era operato.
Anche se sono passati anni so che lui ogni 6 mesi faceva dei controlli.
Anche mio padre aveva un tumore al colon con metastasi al fegato. Purtroppo in questo caso il più delle volte la malattia diventa cronica, come il diabete, e dovrà imparare a conviverci tenendola costantemente sotto controllo.
La terapia di contenimento è come dice Jamila, serve per tenere la situazione stabile.. in genere sono delle compresse che hanno effetti negativi blandi sulla persona in sé, poi dipende sempre dall'organismo come reagisce.
Per la parte "tecnica" ti posso dire che se gli hanno messo il Port deve stare attento ai movimenti bruschi perchè spesso si possono rompere e alcuni pezzi creare problemi se si avvicinano al cuore. Se invece gli hanno messo il Pic al braccio deve tenerlo assolutamente sempre sotto controllo. Non deve mai bagnarlo durante la doccia e farlo pulire ogni settimana dall'infermiere che gliel'ha messo. Se vede aloni rossi, anche piccoli, fallo controllare immediatamente perchè può portare a infezione.
A proposito, ormai tuo padre ha il sistema immunitario di un neonato quindi per qualsiasi cosa deve stare attento e controllarsi sempre. Anche se si punge con una rosa o si taglia con un oggetto sporco deve tenere la ferita sotto controllo e notare se ci sono problemi di febbre o altro.
Per quanto riguarda sul come devi comportarti con lui, ti consiglio solo di stargli vicino senza fargli continuamente presente questa sua condizione. Per lui sarà già dura non poter fare la vita che svolgeva prima, ha bisogno di un forte sostegno.
Ah, cerca di fargli fare una dieta che non faccia sovraccaricare troppo il fegato. Evita alcol, fritture, condimenti pesanti e troppa carne.
Grazie del tuo commento. Si gli hanno messo il port, e come hai scritto tu, gli da fastidio quando si muove, però hanno detto che è migliore rispetto al pik. A fine febbraio dovrà fare la tac per vedere come si sta evolvendo il male. Fino a questo momento la terapia sta producendo molti effetti positivi, infatti le metastasi si sono ridotte di circa il 50%. Sono molti attenti a somministrare le terapie perché mio padre, purtroppo è anche diabetico e cardiopatico. Io spero che anche se non possa guarire completamente, che si possa portare avanti il più possibile magari 5, 7 o 10 anni. Io spero sempre nella completa guarigione e prego ogni giorno affinché si risolva tutto per il meglio.
Cosa sono port e pik?
Sono dei piccoli serbatoi che vengono messi sotto la cute per agevolare la somministrazione delle terapie, infatti se venissero iniettate direttamente per vena sarebbero molto più fastidiose. Il Pic viene inserito solitamente nel braccio, invece il Port viene inserito nel petto vicino al cuore.
Il pik non è un serbatoio, ma un catetere venoso.. e lo mettono non perchè in vena sarebbe fastidioso (le sostanze comunque circolano nelle vene perchè a quelle sono collegate gli apparecchi), ma perchè a lungo andare le chemio portano ad una grande fragilità delle vene e sarebbe difficoltoso prenderla ogni volta per fare la terapia.
Comunque se si sono ridotte del 50% è una buona notizia, vedrai che di questo passo andrà sempre meglio soprattutto perchè più si riducono più il fegato è meno sotto sforzo quindi anche l'organismo reagisce meglio.
Le terapie che sintomi gli portano?
So che sono situazioni difficili, io ci sono passata con mia padre e una mia zia. Una finita bene e una finita male. Cerca di vivere ogni momento con serenità e ottimismo per quanto possibile e cerca di non far pesare al malato la sua malattia.
hino, potrei farti un lungo elenco di persone a me care colpite da tumore, tra cui, come nel tuo caso, mio padre.
Io stesso ho avuto un tumore della pelle 6 anni fa, credo di essermela cavata, lo spero...
Si può anche guarire, non devi disperare, anzi mi sembra da quel che scrivi che tuo padre ha ottime possibilità di venirne a capo!
Considera che la vita non è felicità allo stato puro, e che certe situazioni anche se ci piacerebbe non doverle mai affrontare, forse alla fine le danno un po' di sale in più. Per esempio sono certo che il rapporto tra te e tuo padre sia cambiato e in meglio con la malattia, quanto meno si sia fatto meno superficiale. Almeno nel mio caso è stato così. Va a finire che un anno di vita con la sofferenza di mezzo possa valerne 10 o 20 di quelli che ti vedi tutti i giorni nella leggerezza più assoluta.
Per il resto è tutta una stronzata, fra 100 anni non ci saremo più noi, né i nostri cari, né qualcuno che possa ricordarsi che siamo passati da queste parti.