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Ultima modifica di Emotionless~; 4/7/2009 alle 17:29
Beh molte persone non sono pronte ad avere un figlio a 30 anni, figurati a 20
Non mi preoccuperei se fossi in te, davvero. Avrà solo riflettuto che verrebbe schiacciato da qualcosa di più grosso di lui, tutto qui.
Forse perché pensa che a questa età non è abbastanza maturo da crescere un bambino, da dargli tutto quello di cui ha bisogno...
Non di certo vuol dire che non ti ama come lo ami tu..stai calma
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Ultima modifica di Emotionless~; 4/7/2009 alle 17:29
Se prendi la pillola è perchè il figlio ORA non lo vuoi. Punto. Il dire "se viene lo accetto" è fatalismo, tu non vuoi che venga perchè se lo volessi quegli ormoni non li prenderesti.
Così come ti cauteli tu, si cautela lui.
Non vedo alcuna differenza.
Inoltre aggiungo che se tu sbagliassi a prendere la pillola un giorno perchè lui dovrebbe pagarne le conseguenze? Ti cauteli tu, si cautela lui e vivete tranquilli la vostra storia.
Fossi in te non mi farei venire queste paranoie, affatto.
quoto anche io ...
secondo me a te ha dato fastidio non il concetto in se di quello che ha detto (anche perchè come c'è scritto sopra di cauteli anche tu perchè non lo vuoi), ma ti ha dato fastidio la franchezza con la quale lo ha detto.
mi spiego, se lui avesse detto la stessa cosa in modo diverso non ti saresti preoccupata... ad esempio, se lui ti avesse risposto come hai scritto tu nell'ultimo intervento, molto probabilmente non avresti dato peso al discorso come invece ne dai ora..
io la penso così... quindi non fasciarti la testa, lui per dire questo ha gli stessi motivi tuoi, ha un modo diverso di dirtelo perchè è un uomo e non mette in previsione un'ipotetica gravidanza come invece fai tu , che sei donna, e ti cominci a farti alcune """paranoie""" dovute al fatto che nella tua mente potrebbe capitare... invece per lui, ADESSO NON capiterà.
Avere un figlio a 20 anni ha il vantaggio (non indifferente) che quando lui/lei ne avrá a sua volta 20, tu sarai, comunque, una giovane quarantenne!
Crescerete, praticamente, insieme, é quasi come avere una sorella maggiore.
Ti parlo per esperienza personale: mia mamma aveva poco piú di 18 anni quando mi ha messo al mondo ed ora, che stá andando per i 70, la considero sempre giovanissima (...ciao mamma!), mentre mio cugino (1 anno piú giovane di me) si é ritrovato con una madre che ne aveva piú o meno 35 e, non só perché, ma mi ricordo che "vedevo" sempre mia zia come una vecchia "babbiona", che, da buona "befana", proibiva sempre tutto a mio cugino...
Ma torniamo a Te.
Non ci dici (o forse gli altri qui lo sanno?) quanti anni ha il tuo ragazzo.
Se é tuo coetaneo, le cose sono un pó differenti (per lui); non é questione di -"mi ami, ...ma quanto mi ami?"-, ma un senso innato di "irresponsabilitá maschile", che affiora proprio quando ...si ama. Si potrebbe scrivere un libro.
Se da parte femminile, il figlio viene visto come il "frutto dell´amore", la possibilitá di moltiplicare le persone da amare, la certezza del (nel) futuro, insomma, il proseguire logico della vita, ...da parte maschile (dall´altra parte dello specchio), scatta la "gelosia" di non essere piú l´ unico amato ed automaticamente, essersi ipotecati il futuro (la classica "palla al piede").
La donna non conosce il materialismo maschile, si evolve e si adatta alla situazione, é un pó fatalista e questo la porta, purtroppo, ad essere spesso ...ingenua ed incline al facile perdono. Sá adattarsi a vivere e soffrire da sola, in silenzio, ma comunicherebbe il suo lamento al mondo intero. Se potesse.
L´uomo, a 20 anni, ha ben altri obiettivi e certezze davanti (...che nemmeno lui conosce), un figlio, in questa fase della vita, non trova una collocazione logica, lo farebbe sentire "vecchio", gli cadrebbe, insomma, come dici Tu, il mondo addosso. Stá studiando o ha appena finito, davanti gli si proietta, finalmente, il mondo lavorativo e la possibilitá di guadagnare, di soddisfare qualche capriccio (macchina e/o moto), ha degli amici ai quali rendere conto del suo essere "maschio", poiché vive e gioisce nel branco (lo stadio ne é un´esempio). La sofferenza pesa per il maschio, é una sorta di iettatura, ma lamentarsene é da ..."femminuccie", perció bisogna fare di tutto per evitare gli "incidenti di percorso".
Ma l´uomo cresce anche lui (per fortuna, dirai).
Appena ha raggiunto i traguardi veramente piú importanti, scatta la fase "sentimentale" e qui cominciano a trovare collocamento pannolini, biberon, cavalli a dondolo e naturalmente ...la mogliettina, la "fatina" che pensa a tutto (...una seconda mamma, perció).
Questa é, purtroppo, anche la fase che determina nell´uomo "l´inizio della fine", insomma, comincia a fare ruggine, rincoglionire e torna, qualche ventennio piú tardi, a (ri)diventare bambino. Ma lui (e i suoi amici) preferiscono etichettarla, piú furbamente, come: "midlife crisis".
E questo porta gli uomini (ahimé) a trapassare a miglior vita prima rispetto alle donne. Insomma, é un´ultimo gesto d´amore nei confronti del gentil-sesso (dalla serie:..."goditi pure la pensione!")
Ma questa é un´altra storia...
Scusa se Ti ho "confuso" le idee... (ma, ebbene sí...l´ho fatto apposta!)
Ciao!
Io sono del parere che prima di pensare di avere figli bisogna avere una buona stabilità economica.!. è facile crescere i propri figli pesando sul groppone dei propri genitori...
A 20 anni, almeno al mondo d'oggi, è praticamente improbabile poter crescere un figlio senza nessuna stabilità economica alle spalle.!.
Anche io per il momento non voglio figli prima di tutto perchè ancora non mi sento in grado di crescere una creatura... in seconda posizione il fatto che ancora non ho una mia stabilità economica... e chiedere anche questo ai miei genitori mi sembra troppo dato che mi "mantengono" per gli studi!
Secondo me volere un figlio a tutti i costi quando mancano le referenze per poterlo crescere è puro egoismo! ...
Poi, ognuno è libero di pensarla a proprio modo!