Il calcio nelle moschee
Altro che oratorio: il calcio nelle moschee
Nel giorno in cui il ct della nazionale Marcello Lippi, per giustificare lo scarsissimo livello dei giocatori italiani alle sue dipendenze, ricorda alla nazione che i bambini non giocano più a pallone nelle strade, ci giunge notizia che un teologo saudita, lo sceicco Abdallah Al Najdi, ha scritto il decalogo del perfetto giocatore musulmano. Ecco le regole:
1 - Le parole "fallo", "gol", "penalty" e "offside" sono vietate perché inventate dai non – credenti. Se un giocatore si lascia sfuggire il termine proibito deve essere espulso e rimproverato in pubblico. (Sei un giocatore molto cattivo!)
2 - E' necessario cambiare la forma delle porte togliendo la traversa e lasciando solo i pali. (In questo caso il rigore di Roberto Baggio ai Mondiali 1994 sarebbe valido?)
3 - Il campo non deve essere delimitato da linee bianche. (Per una partita senza confini: la palla va in tribuna e si continua a giocare?)
4 - Le squadre non devono avere 11 giocatori, di più o di meno. Non bisogna dividersi in due squadre e non si deve rispettare la divisione di 45 minuti per tempo. (Eppure i terroristi islamici, per indicare tra di loro l'attentato dell'11 settembre, usarono la parola in codice "partita di calcio".)
5 - Giocare significa accrescere la propri forza in previsione della Jihad. Sono quindi inutili i discorsi di fine partita: "Abbiamo fatto la nostra partita, siamo scesi in campo per giocarci il risultato, etc.". (Sarebbe la fine de "la Domenica Sportiva" e "Controcampo": che bello!)
6 - Proibito guardare le partite. (La morte di SKY, digitale terrestre e RossoAlice: un’altra buona cosa!)
7 - L'arbitro non serve perché chi commette un fallo non viene ammonito o espulso ma viene giudicato secondo la legge islamica (Materazzi, domenica scorsa, sarebbe stato punito con l’impiccagione?)
8 - Se una finale termina con un pareggio, niente supplementari o rigori: si torna tutti a casa (Quindi l'Italia, storicamente sfortunata nella lotteria dei rigori, avrebbe avuto più possibilità? Mah!)
9 - Vietate magliette con i numeri e pantaloncini dai colori vivaci. Gli unici abiti concessi sono i vestiti normali e le tuniche. (Chissà che tunnel con le tuniche!)
10 - E’ vietato abbracciare colui che "infila la palla tra due pali". (Lapalissiano)
Attendo impaziente la risposta di Ruini e Ratzinger con le nuove regole della Chiesa Cattolica in materia calcistica.
Nella foto: una partita di calcio a cui i mussulmani non potranno mai assistere.
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