Da sempre i sovrani, con grande attenzione ascoltano in primis la popolazione. Un giorno un reggente, nel suo governato, si pose un problema assai preoccupato.
“Lo dice La Voce, ed è quindi giusto, che non v'è più un Dio, da tempi d'Augusto”
La Voce riscosse intra i dicasteri, e tutti i ministri si fecero seri:
“Mannaggia a quel Santo e a quel Sacramento! non v'è più religione! io resto sgomento!”
Si aprirono dunque le consultazioni per sceglier virtuosi, tra i sudditi buoni; tra questi un Eroe si sarebbe cavato, che 'l Regno avrebbe riempito, del suo etico afflato, e avrebbe permesso, con atto tale, la tanto agognata palingenesi morale.
È questa una storia che parla, per vero, di cazzi e di fregne, ma in tono severo.
È questa una storia che ispira emozioni, ma che non censura culi e cojoni.
Si astenga ordunque, chi stimi sozzura, quella che dell'uomo è la natural natura.
La parola al Gran Cerimoniere; stronzo di certo ma dall'ottime maniere.
Gioisci, o popolo, che ora si mostra
il tuo Signore
Che in tutto il creato è forse il migliore
e non stimo sbagliato aggiungere anche
che probabilmente
tra tutti ha la nerchia, più tosta e prestante
Appare dunque il Re:
Io sono il Re! Voi siete il Popolo!
Via amo e vi offro il mio carnoso rotolo!
Risponde poi il popolo:
Noi siamo il popolo, tu sei il Sovrano
da donarti abbiam solo il buco dell'ano!
Sperando che sia dono gradito
ti assicuriam d'averlo pulito.
Giunsero per prime, raccomandate da un marchese, un gruppo di giovanette, la cui virtù era palese
Noi siamo le vergini dai candidi manti
rotte di dietro ma sane davanti
Donne a modino, di buone maniere
riguardose per l'onore ma non per lo sfintere
Non abbiam disdegnato amorose azioni
che non implicassero lacerazioni
Nell'arte sovrana del fare pompini
Battiamo le ***** di tutti i rioni.
Noi al Re chiediamo, non senza arrossire
che ci riconosca il nostro valore.
Che ci si riconosca la grande fatica
di aver conservato intonsa la fica
Che ci riconosca il gran sacrificio
del far sol co'l cul si gran meretricio
Pe'l nostro futuro un'unica speme
che Dio ci mantenga intatto l'imene!
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