(dal blog corriere della sera)
Finalmente ho capito. Dopo anni di dibattiti, articoli, convegni sul futuro dei media e “bla, bla, bla”, improvvisamente tutto è più chiaro. Sono entrato nel bagno di mia figlia attirato dalla musica e da fuoriditesta. La porta era aperta. Lei stava sotto la doccia. Sul lavandino c’era il suo MacBook, collegato wi-fi, che sparava a tutto volume un video-clip da YouTube.
E’ stato illuminate. Ora, uno si aspetta che in bagno si legga il giornale, un libro, una rivista. Al limite che si ascolti la radio facendosi la barba o truccandosi. Nei dibattiti sul futuro dell’informazione ho sempre sentito dire che nessuno si porterebbe un computer al cesso. Ecco, siamo tutti smentiti. A 15 anni con il computer si va anche in bagno. Capisco la Bbc che ha deciso di digitalizzare tutti i programmi televisivi per dare modo ai propri utenti di vedere quello che vogliono, dove e quando vogliono.
La generazione “in bagno con il pc” non credo si staccherà, anche in futuro, dal binomio computer-telefonino. Comunque vada a finire, questa vicenda ha un aspetto positivo: il vecchio stereo “Luxman”, reperto anni 70 ormai introvabile e prezioso per ascoltare la musica rock, non viene più maltrattato da mesi. Old media, good media: per fortuna.
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e voi come vi state attrezzando?